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Prometeia: continua il momento favorevole dei fondi
Gli italiani continuano a puntare sui fondi: dopo il brillante inizio d’anno, la raccolta netta è cresciuta anche in maggio e giugno. Lo prevede Prometeia, che si attende un nuovo spunto dei bilanciati e ancora la fuga dai flessibili, mentre l’incognita inflazione condizionerà bond e monetari.
L’industria del risparmio gestito continua ad attraversare un momento positivo, a dispetto della crisi generata dalla pandemia. Gli investitori italiani, tra l’altro, in questa prima parte dell’anno – nonostante le incertezze manifestate dai mercati – hanno continuato a preferire gli strumenti più redditizi anche se più rischiosi.
È quanto emerge dall’analisi di Prometeia, le cui stime sull’andamento della raccolta dei fondi comuni collocati presso le famiglie italiane rivelano per aprile flussi netti pari a 4,8 miliardi di euro, in linea con quanto anticipato dai suoi modelli. Tuttavia, la fotografia restituisce un’immagine diversa dalle attese per intensità nella raccolta delle varie asset class.
I dati di mercato segnalano, infatti, una raccolta maggiore del previsto per quanto riguarda le componenti a maggior rendimento atteso, quali i prodotti azionari (2,2 miliardi di euro) e i bilanciati (2,5 miliardi di euro), che i modelli di Prometeia anticipavano invece su livelli più bassi in virtù di mercati finanziari meno brillanti e, nello specifico per l’Italia, a seguito di alcune tensioni interne alla maggioranza di Governo.
A questo proposito, in particolare, ricordiamo l’acceso confronto tra i partiti che ha accompagnato il varo del Recovery Plan. Su volumi più elevati si è comunque rivelata, in aprile, anche la raccolta dei prodotti monetari (0,6 miliardi di euro).
Le aspettative di inflazione stabili frenano l’obbligazionario
Al contrario, più bassa del previsto è stata la raccolta relativa ai prodotti obbligazionari (0,6 miliardi), che il modello della società di ricerca anticipava in accelerazione alla luce dei tassi di interesse reali più bassi. E invece, spiegano gli esperti, la raccolta su questo fronte è stata penalizzata dalle aspettative di inflazione che, dopo il trend rialzista osservato negli ultimi mesi, sono rimaste stabili. Ancora un segno negativo per la raccolta dei prodotti flessibili (-1,1 miliardi di euro), quasi interamente riconducibile alle SGR di matrice bancaria. A tutto aprile la raccolta netta del 2021 ha già superato 23 miliardi di euro, praticamente quanto raccolto in tutto il 2020.
A maggio atteso un nuovo spunto dei bilanciati
Le previsioni di Prometeia per il secondo trimestre segnalano un lieve rallentamento per l’industria del risparmio, dopo che ha chiuso il primo trimestre con dato molto positivo (18,4 miliardi di euro), ovvero il migliore risultato trimestrale dal 2017. Nel dettaglio, il dato di aprile e le previsioni relative ai mesi di maggio e giugno evidenziano anche una composizione leggermente diversa rispetto a quanto visto. A maggio, per esempio, la raccolta netta (positiva su tutte le asset class) potrebbe concentrarsi ancora sulle componenti a maggior rendimento atteso, con una preferenza per le componenti bilanciate rispetto a quelle azionarie che hanno guidato la ripresa post-crisi Covid-19.
L’incognita inflazione condizionerà bond e monetari
Positiva, ma su livelli più bassi rispetto al passato, la raccolta attesa sui prodotti obbligazionari e monetari a causa soprattutto dei timori – che comunque permangono – circa l’evoluzione dell’inflazione che sta dando segnali di ripresa in molti Paesi che hanno provveduto ad allentare le restrizioni legate alla pandemia. Dietro le rinnovate tensioni, secondo l’analisi, ci sono i maggiori consumi e i rincari registrati dalle materie prime. C’è invece ancora una prospettiva negativa, deflussi netti, per i fondi flessibili per effetto – sottolineano in Prometeia - della ristrutturazione dell’offerta su questa componente.