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Risparmio: a settembre corre ancora la raccolta delle reti
Settembre sugli scudi per i consulenti finanziari: la raccolta netta è schizzata del 76,3 per cento su base mensile e del 6,5 per cento annuo a un totale di 2,8 miliardi di euro. Ancora resilienti i fondi azionari, nel risparmio amministrato privilegiati i titoli di Stato.
Raccolta a gonfie vele per la rete dei consulenti finanziari abilitati all’attività fuori porta: in settembre, secondo i dati diffusi da Assoreti, le sottoscrizioni nette sono aumentate a 2,8 miliardi di euro dagli 1,59 miliardi di agosto, in rialzo del 76,3% mensile e del 6,5% annuo. La dinamica di crescita registrata dai flussi è ancora più evidente se la si considera con le incertezze che si respirano sui mercati e, soprattutto, con il rallentamento economico in atto che pone non pochi dubbi sulla redditività delle famiglie. Più della metà dei volumi della raccolta (51%) coinvolge gli strumenti finanziari amministrati sui quali confluiscono 1,4 miliardi. Il bilancio mensile è positivo anche per i prodotti del risparmio gestito (615 milioni) e per la liquidità posizionata su conti correnti e depositi (745 milioni).
Il numero dei clienti vicino alla soglia dei cinque milioni
Il saldo maturato dall’inizio dell’anno presenta una raccolta netta pari a 33,2 miliardi di euro e, pur rappresentando il secondo migliore risultato di sempre realizzato nei primi nove mesi, accusa una contrazione del 18,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. Una performance supportata dalla costante crescita registrata dal numero dei clienti, attestatisi in settembre a 4,92 milioni, vale a dire in aumento del 2,42% (+116mila) rispetto allo scorso anno e +14mila unità rispetto al mese precedente.
Conferma dell’investimento in strumenti finanziari
Il segretario generale dell’associazione, Marco Tofanelli, ha espresso soddisfazione per questi risultati che confermano l’attitudine degli italiani all’investimento dei risparmi in strumenti finanziari. In un contesto congiunturale caratterizzato dalla forte instabilità dei mercati, ha aggiunto, la ricerca di soluzioni di investimento nell’ambito dei prodotti amministrati rappresenta certamente un’alternativa adeguata nell’intento di proteggere, nel breve periodo, il portafoglio dei clienti.
Risparmio gestito, ancora resilienti i fondi azionari
In settembre circa l’87% della raccolta realizzata sul comparto coinvolge le gestioni patrimoniali individuali: il bilancio mensile, pari a +533 milioni, è legato esclusivamente ai flussi netti di investimento sulle gestioni mobiliari (639 milioni) che compensano le uscite nette sulle gestioni in fondi (-106 milioni). Per contro, la distribuzione diretta di fondi comuni aperti si traduce in un saldo negativo di 326 milioni. Il deflusso coinvolge tutte le categorie di investimento eccetto i fondi azionari, sui quali la raccolta netta è positiva per 371 milioni. Il bilancio mensile dei fondi chiusi mobiliari è, invece, positivo per 227 milioni. I versamenti netti sulle polizze assicurative e prodotti previdenziali ammontano a 181 milioni e gli investimenti in unit linked (229 milioni) e polizze multiramo (43 milioni) compensano i deflussi dalle polizze vita tradizionali (-163 milioni).
Nel risparmio amministrato privilegiati i titoli di Stato
Di riflesso alla performance realizzata in settembre, sottolinea Assoreti, il contributo mensile al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, assume valore negativo per 127 milioni di euro, rappresentando il 4,8% delle uscite totali registrate dall’intera industria dei fondi (-2,6 miliardi). Da inizio anno, quindi, l’apporto delle reti si attesta a 10,4 miliardi e rappresenta l’89,9% della raccolta netta realizzata dal sistema fondi (11,6 miliardi). Per quanto riguarda il risparmio amministrato, le scelte di investimento privilegiano i titoli di Stato (1,1 miliardi), i certificate (253 milioni) e gli strumenti del mercato monetario (277 milioni). Nel complesso, il bilancio è negativo per i titoli azionari (-466 milioni).