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Risparmio: novembre positivo per la raccolta delle reti
Gli investitori sempre più attivi con i consulenti delle reti che, in novembre, hanno registrato flussi netti per 3,8 miliardi: il 19,3 per cento annuo in più. Il loro interesse si è concentrato ancora una volta sulle gestioni di portafoglio e, in particolare, sui prodotti assicurativi.
Nella parte finale del 2021 l’attività delle reti di consulenza si conferma ancora brillante rispetto a quanto visto nell’anno condizionato dall’esplosione della pandemia e, di riflesso, da un aumento della propensione al risparmio da parte delle famiglie. Arrivano, infatti, ancora segnali positivi per quanto riguarda le sottoscrizioni, i risultati consolidati dagli investimenti sui mercati e dalla crescita del numero dei clienti. A novembre, rende noto Assoreti, è proseguito, infatti, il processo di crescita tendenziale dei volumi: la raccolta netta è pari a 3,8 miliardi di euro, in crescita del 19,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (anche se in calo, del 33,6%, su base mensile).
Privilegiate ancora le gestioni di portafoglio
Le scelte degli investitori, secondo la nota, hanno privilegiato fortemente la componente gestita del portafoglio: il 96,9% dei flussi confluisce sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi/previdenziali, per un ammontare complessivo di 3,72 miliardi di euro, in aumento del 14,9% rispetto al 2020 e dell’11,6% rispetto al mese di ottobre. Il buon momento del mercato del risparmio trova riscontro anche nei volumi di raccolta realizzati sugli strumenti finanziari amministrati, che in novembre invertono la rotta rispetto a ottobre, mentre su conti correnti e depositi si rileva il deflusso di liquidità per 746 milioni (dopo il boom registrato nel mese precedente).
+34,1% a 50 miliardi la raccolta da gennaio
Da inizio anno la raccolta realizzata dagli associati supera la soglia dei 50 miliardi di euro (+34,1% annuo) ed è trainata dagli investimenti netti realizzati sui prodotti del risparmio gestito per un ammontare, già record, di 37,5 miliardi (+104,2%). Questa dinamica, nel dettaglio, ha beneficiato tra gennaio e novembre soprattutto dell’apporto dei prodotti unit linked (+134,3% a 9,26 miliardi di euro), multiramo (+107,3% a 6,04 miliardi) e dei prodotti assicurativi e previdenziali (+79,2% a 16,37 miliardi). Strumenti che sono cresciuti probabilmente a scapito dei prodotti vita tradizionali, che accusano, invece, un vistoso arretramento (-94,3% a 84,6 milioni) rispetto ai primi undici mesi del 2020.
Risparmio gestito, dominano i prodotti assicurativi/previdenziali
A novembre la crescita del risparmio gestito è trainata dai prodotti assicurativi/previdenziali e dalle gestioni patrimoniali individuali. I flussi netti sulla prima componente ammontano a circa 1,7 miliardi (+24,5% annuo e +10,6% mensile). Il 90,7% delle risorse è confluito in unit linked (851 milioni) e prodotti multiramo (647 milioni). Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 962 milioni (rispettivamente +110,2% e +68,5%), dove si conferma il maggiore orientamento degli investitori in gestioni patrimoniali in fondi (784 milioni). La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento segna una raccolta netta per 1,1 miliardi (-23,9% e -13% mensile).
Tornano in positivo i fondi italiani
Gli investimenti continuano a privilegiare gli Oicr aperti esteri, con flussi netti per 779 milioni di euro, ma nel mese di novembre torna positivo anche il bilancio dei fondi di diritto italiano, con una raccolta netta pari a 239 milioni (-3 milioni in ottobre): per entrambe le tipologie si segnala la decisa concentrazione sull’investimento nella componente azionaria. Il contributo mensile delle reti al sistema degli Oicr aperti tocca 3,3 miliardi (96% del totale). L’apporto da gennaio sale così a 35 miliardi, pari al 59,3% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (59 miliardi). Il saldo del risparmio amministrato è positivo per 863 milioni di euro (-687 milioni in ottobre).
I clienti aumentano a 4,84 milioni, +4,7% in un anno
In particolare, secondo la nota, la raccolta è positiva sulle azioni (448 milioni) e sui titoli di Stato (264 milioni) per effetto della finestra di collocamento di Btp Futura, e sugli exchange traded product (138 milioni). Alla base della crescita registrata dall’industria del risparmio, corroborata dalla regolare crescita del numero dei clienti (a 4,84 milioni, +4,72% in un anno), secondo Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione, c’è principalmente il rapporto di fiducia e trasparenza tra consulenti e i risparmiatori, la base per avere un investimento sano. Un rapporto, sottolinea, che è funzionale sia all’interesse del singolo risparmiatore, sia dell’intero Paese.