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Usa: le sfide più immediate che aspettano Biden
Il neo Presidente Usa Biden è chiamato ad affrontare subito importanti problemi che stanno mettendo a dura prova il Paese: dalla pandemia alla crisi economica. Il controllo del Senato sarà la chiave principale per capire se avrà piena operatività o se agirà principalmente tramite vie regolative.
Il cammino dell’Amministrazione statunitense guidata da Joe Biden si preannuncia in salita, almeno quello previsto nella prima parte del suo mandato. Il 2021 si presenta infatti costellato da sfide importanti: in primis la pandemia e le sue conseguenze sulla congiuntura, ma anche le tematiche razziali e ambientali. Tutte destinate ad avere rilevanti ricadute sulla principale economia mondiale e, di riflesso, su tutti gli altri Paesi. Il primo e più rilevante target – anche dal punto di vista dell’urgenza - del neo Governo democratico sarà quello di affrontare la crisi sanitaria ed economica generatasi dalla pandemia da coronavirus.
Le principali armi: sgravi fiscali e stimoli per l’economia
Per perseguire questo obiettivo, secondo gli esperti di T. Rowe Price, Biden si farà fautore della promozione di aiuti fiscali di emergenza, invocando l’assistenza degli Stati e dei Governi locali, di strumenti di supporto per le istituzioni sanitarie pubbliche e gli operatori in prima linea. Inoltre sono attese manovre di sostegno per coloro che sono stati colpiti direttamente dal Covid-19. In particolare Katie Deal, Washington Analyst US Equity, prevede che Biden affronterà queste sfide tramite sgravi fiscali, un pacchetto per la ripresa che crei stimoli e posti di lavoro, un fondo per le Pmi, un credito di imposta per chi compra casa per la prima volta e la riduzione del debito degli studenti.
La difesa dell’ambiente tra i cardini dell’Amministrazione
Inoltre, aggiunge, Biden dovrebbe dare vita a quello che è stato uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale – la difesa dell’ambiente – integrando nel potenziale ‘Recovery Act’ notevoli standard ambientali, incentivi per l’energia pulita e le tecnologie green. Sfide non di poco conto, anche perché il suo margine di azione in molti ambiti e, di conseguenza, l’agenda legislativa stessa saranno determinati dalla composizione del Senato, la cui maggioranza sarà decisa dai ballottaggi a gennaio. Se i democratici otterranno la maggioranza, potrebbero promuovere aumenti graduali delle tasse, bilanciati da stimoli consistenti, e tentare di affrontare le questioni occupazionali e ambientali.
Percorso in salita se il Senato sarà a favore dei repubblicani
In campagna elettorale, infatti, il Presidente eletto aveva proposto un aumento delle aliquote per le società al 28%, insieme all’introduzione di una soglia minima del 15%. Un ritocco simile della tassazione sarebbe destinato a impattare sui portafogli degli investitori, poiché inciderebbe in modo significativo sulle imprese in termini di pressione sugli utili, riduzione del capex e calo dei riacquisti di azioni. Al contrario, se i repubblicani manterranno la maggioranza al Senato, gli aumenti della tassazione sarebbero più contenuti, cosi come il pacchetto fiscale.
Sotto i riflettori la politica estera
Nei programmi di Biden c’è anche l’implementazione delle politiche ambientali e del lavoro, e l’aumento degli investimenti nelle infrastrutture green. Anche questo progetto, tuttavia, sarà condizionato da quale maggioranza ci sarà al Senato che – se sfavorevole - costringerà probabilmente l’Amministrazione a procedere per vie regolative anziché legislative. Gli investitori dovranno tenere conto anche della politica estera di Biden, il quale – secondo l’analisi di T. Rowe Price - cercherà di smorzare le tensioni commerciali con partner tradizionali come Canada, Messico, Ue, Corea del Sud, Giappone e altri, con conseguenti benefici in termini di costi per le catene di approvvigionamento di alcuni settori industriali, l’agricoltura e i consumi.
La riforma della sanità sempre in cantiere
Infine, tra le priorità della nuova Amministrazione ci sarà la sanità, anche se la volontà politica di implementare una riforma legislativa comprensiva si è smorzata rispetto all’inizio del 2020, quando si erano tenute le primarie democratiche. Biden comunque cercherà di espandere la copertura assicurativa rafforzando l’Affordable Care Act, ridurre i prezzi dei farmaci grazie a una maggiore supervisione regolamentare e di aumentare la pressione legislativa per spianare la strada a un’opzione pubblica, in competizione con le aziende di assistenza sanitaria gestita (le cosiddette ‘managed care’).