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La corsa del Sensex
Le azioni indiane hanno registrato forti guadagni a ottobre dovuti al miglioramento dei dati congiunturali e alla ricapitalizzazione del sistema bancario. Dall’inizio dell’anno la rivalutazione supera il 26%
L’economia indiana sembra riprendersi dagli iniziali sconvolgimenti a seguito della grande riforma fiscale. Lo stanno segnalando sia i dati relativi ai prezzi al consumo sia la forte ripresa della produzione industriale. Come previsto, la banca centrale ha lasciato invariati i tassi d’interesse e ha, tuttavia, rivisto leggermente al rialzo le aspettative sull’inflazione. Il movimento più forte sui mercati finanziari indiani è stato, tuttavia, provocato dall’annuncio del governo di ricapitalizzare le banche statali con l’equivalente di circa 32 miliardi di dollari.
Le banche pubbliche raccolgono circa due terzi dei valori patrimoniali del sistema bancario indiano. Allo stesso tempo, i loro crediti in sofferenza sono pari a oltre il 10%, due volte quelli delle banche private. Questo le limita notevolmente nella concessione dei crediti e crea problemi di investimento e di liquidità nell’economia.
Senza denaro fresco le banche potrebbero inoltre non essere in grado di soddisfare i requisti di capitale di Basilea 3. Nonostante la reazione in un primo momento molto positiva dei mercati finanziari non è certo che la somma preventivata dal governo coprirà interamente il fabbisogno finanziario. Anche il finanziamento e i dettagli non sono ancora stati chiariti. Perché solo un terzo della somma può provenire direttamente dal bilancio dello Stato. Il resto dovrà essere finanziato soprattutto con le “obbligazioni di ricapitalizzazione”.
Queste vengono in pratica piazzate al di fuori del disavanzo e debito pubblico ufficiale, un approccio che del resto continua a essere applicato anche nei paesi industrializzati. Diversamente, il governo dell’India potrebbero mancare completamente il suo obiettivo di disavanzo e ciò potrebbe a sua volta minacciare l’innalzamento auspicato del merito di credito indiano. Una parte significativa di queste obbligazioni di ricapitalizzazione verrà probabilmente acquistata dal settore bancario stesso. Questi soldi a loro volta verranno messi a disposizione dal governo alle banche soprattutto sotto forma di ulteriore capitale proprio. Ovviamente queste difficoltà finanziarie delle banche pubbliche sono in particolare dovuti anche alle immancabili ingerenze dei politici.
Arricchimenti personali, nepotismo nonché il finanziamento di progetti politici di prestigio in parte poco redditizi hanno un ruolo importante in questo senso. Senza cambiamenti strutturali fondamentali e un’eliminazione di tali situazioni intollerabili sarà probabilmente solo una questione di tempo fino a quando sarà necessaria la prossima iniezione di capitale..
Il rialzo di oltre il 5% significa allo stesso tempo un nuovo massimo record per l’indice azionario BSE Sensex. Il Sensex, il maggiore indice borsistico locale è da annoverare fra le star del 2017, con oltre il 26% di apprezzamento in valuta locale, peraltro anch'essa in crescita. In questo caso le quotazioni sono meno a sconto, però con ogni probabilità l'India, a meno di un chiaro deterioramento economico, continuerà a rimanere uno dei focus di maggiore interesse da parte di investitori convinti che il paese potrà diventare la prossima grande storia di crescita globale. Il grado di fiducia nei confronti della svolta del paese, grazie alle riforme del premier Modi, rimane molto elevato, nonostante un rallentamento economico negli ultimi mesi.