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Italia verso la procedura d’infrazione
Data la mancanza di concessioni da parte del governo nella sua riproposizione del bilancio, la maggior parte degli analisti prevede che potremmo assistere all'avvio della procedura per disavanzo eccessivo annunciata nei confronti dell'Italia.
Il mercato sta anticipando la risposta al bilancio da parte della Commissione europea prevista per domani. Secondo il team di Natixis, con lo spread stabile intorno ai 300 punti base nell'ultimo mese, il governo è a suo agio con la situazione attuale, dato il continuo aumento del consenso della Lega. Solo se gli spread si allargassero notevolmente - gli stessi membri del governo hanno menzionato i 400 punti base - vedremmo una reazione e forse qualche concessione a livello della legge di bilancio da parte del governo.
Per ora molti operatori preferiscono restare in disparte –e anche molti piccoli risparmiatori vista la debolezza della domanda per il nuovo Btp Italia in sottoscrizione proprio in questi giorni- e sono neutrali rispetto al rischio sovrano italiano data la fluidità degli sviluppi.
La situazione di stallo della legge di bilancio italiana è di nuovo sotto esame questa settimana, in quanto mercoledì la Commissione Europea potrebbe avviare la sua 'excessive deficit procedure', dal momento che l'Italia non ha modificato le sue previsioni di deficit di bilancio del 2,4% e di crescita dell'1,5% per il 2019. Il vice premier Di Maio ha dichiarato che l'Italia è disposta a dialogare con la Commissione, ma le concessioni potrebbero non includere la modifica del disavanzo.
Inoltre, è probabile che Salvini rimanga concentrato sulla sua promessa di spesa aggiuntiva e di sostegno all'economia italiana. Infatti, se la Lega Nord dovesse continuare a salire nei sondaggi, Salvini potrebbe prepararsi per le nuove elezioni, a seguito delle quali il suo partito potrebbe governare senza i Cinque Stelle, attuale partner nella coalizione. Alla luce di ciò, il conflitto con la Commissione potrebbe persistere, dato che l'Italia continuerebbe a mostrare i muscoli.
Alla fine, è probabile che entrambe le parti facciano delle concessioni per evitare una situazione di stallo totale, anche se non necessariamente sulle cifre che Salvini ha bisogno di mostrare ai suoi sostenitori. Questo comporterà ulteriori notizie e volatilità nei giorni e nelle settimane a venire. I mercati europei rimarranno probabilmente ostaggio di queste trattative, in quanto le preoccupazioni sull'Italia hanno pesato sui titoli europei negli ultimi mesi.
Le preoccupazioni per la crescita italiana, che è rimasta piatta durante il terzo trimestre, vanno ad aggiungersi alle preoccupazioni del 2019 - anche a causa del potenziale impatto del rallentamento della crescita dell'Eurozona sugli utili europei del prossimo anno. Gli spread italiani dovrebbero rimanere elevati a causa delle preoccupazioni sui livelli di indebitamento dell'Italia. Le preoccupazioni degli italiani, così come le turbolenze del Brexit, sono tali da mantenere l'euro al limite massimo. Qualsiasi segnale di miglioramento o compromesso sarebbe visto come un elemento positivo per le attività europee in corso nel 2019.
Nel frattempo anche il contesto di liquidità che continua a deteriorarsi poiché la Banca Centrale Europea non offre più così tanto supporto al mercato come una volta, mentre l'emissione di Btp è destinata ad aumentare l'anno prossimo a causa del più ampio deficit.
Secondo Ubp, la Bce non avrà fretta di diventare più aggressiva, dato il rallentamento della crescita e l'aumento dei rischi, tra cui Brexit e l'Italia. L'inflazione rimane ancora contenuta anche nell'Eurozona, e quindi, mentre il board potrebbe chiudere gli acquisti come previsto alla fine di quest'anno.