Alla Borsa di Milano gli indici Small Cap, STAR ed Euronext Growth Milan hanno mostrato finora performance negative, con un divario del 30 per cento dal Ftse Mib. Le PMI pagano le massicce uscite dai PIR e i disinvestimenti dei gestori internazionali.

In passato, anche in diversi contesti economici, le small cap Usa hanno pagato rendimenti nettamente superiori delle large cap. Questo, stimano gli esperti, suggerisce che le small cap potrebbero avere un potenziale interessante anche nel quadro attuale.

La Borsa di Milano nel primo semestre è quella che ha performato meglio in Europa, ma con una marcata differenza tra grandi società e resto del listino. Le small cap sono risultate le più penalizzate a causa dei bassi volumi e dei riscatti dei PIR.

L’azionario italiano, soprattutto per Mid e Small Cap, conserva ancora margini di apprezzamento dopo i guadagni dello scorso anno. Da monitorare l’andamento della domanda, delle scorte, delle commodity e gli effetti del rialzo dei tassi d’interesse.

Con la prospettata recessione gli investitori cercano di capire se sia il momento di spostare le allocazioni verso large cap più liquide. A livello emotivo potrebbe sembrare una mossa più logica ma, secondogli analisti, la storia dimostra il contrario.