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Assicurazioni: aumenta raccolta premi nel property
La stipula di una polizza è importante e il mercato assicurativo offre varie tipologie di contratto tra cui scegliere in base agli indirizzi desiderati. In Italia si stipulano molte più assicurazioni ora che in passato, soprattutto nel campo del ramo danni.
In Italia ci si assicura di più che in passato, soprattutto nel campo del ramo danni. A fine del 2018 la raccolta premi nel comparto property è stata di circa 5,4 miliardi di euro, in aumento del 9,3% rispetto al 2013, rappresentando poco più del 16% di quella totale del ramo danni. Nel 2018 i premi contabilizzati dalle 56 imprese operanti nel ramo “Altri danni ai beni” sono aumentati per il terzo anno consecutivo, a 2,94 miliardi di euro (+4,3% rispetto al 2017 e +7,5% rispetto al 2013). Questi sono pari al 54,3% della raccolta del comparto property e all’8,9% del totale dei premi danni, in crescita rispetto all’8,6% del 2017 e al 7,9% nel 2013.
Bollettino Ivass dedicato al settore
È quanto emerge dal primo bollettino statistiche che l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha dedicato all’attività assicurativa nel settore property, costituito dai rami Incendio-Elementi naturali e Altri danni, e nel ramo Responsabilità civile generale. Questa pubblicazione, precisa una nota, prende in esame gli anni dal 2013 al 2018. Successivamente avrà cadenza annuale. In particolare, la raccolta nel ramo “Responsabilità civile” ha avuto un ritmo di crescita più lento (+6,1%), raggiungendo nel periodo considerato poco più di tre miliardi (9% del totale della raccolta danni).
Ramo incendio ed elementi naturali torna in utile
A dicembre del 2018, secondo il rapporto dell’Ivass, nel ramo “Incendio ed Elementi naturali” l’utile è stato di 36 milioni e il ramo “è tornato nuovamente a risultati positivi dopo la perdita di 61 milioni nel 2017”. In questo segmento il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, è stato di 139 euro. Nel ramo “Altri danni ai beni”, il risultato consolidato nel 2018 è stato negativo per 156 milioni, “in deciso peggioramento – si legge nella nota - sul 2017, che aveva segnato una perdita di 78 milioni”. Il premio medio per unità di rischio, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, è stato pari a circa 158 euro, in calo in termini reali del 2,9% rispetto all’anno prima e del 2,8% rispetto al 2013. I sinistri nel 2018 sono stati 1.017.423, in aumento (+6,5%) sia rispetto al 2017 sia rispetto al 2013 (+10,4%). La frequenza sinistri complessiva rispetto alle unità di rischio assicurate è del 5,48%, stazionaria sia in confronto all’anno precedente (5,52%) che al 2013 (5,51%).
Ramo “Responsabilità civile generale” in forte crescita
Per quanto riguarda il ramo “Responsabilità civile generale”, precisa ancora l’Authority, l’utile registrato è stato pari a un miliardo di euro, in crescita del 14% rispetto al 2017. Il ramo ha mostrato “risultati positivi a partire dal 2014”. In questo settore, il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, è stato di circa 153 euro, in termini reali in calo del 3,8% sul 2017 e del 6,3% sul 2013.
Nel 2018 i premi contabilizzati dalle 55 imprese operanti nel ramo r.c. generale hanno raggiunto 3,02 miliardi di euro, in crescita per il secondo anno consecutivo, segnando un +3,2% rispetto al 2017 (+4,7% rispetto al 2013). Cifra che rappresenta il 9% del totale dei premi danni, quota stazionaria rispetto agli ultimi tre anni, ma superiore rispetto all’8,5% segnato nel 2013. In totale i sinistri nel 2018 sono stati 325.578, in aumento del 4,2% rispetto al 2017, ma in deciso calo (del –15,7%) rispetto al 2013. In questo ambito la frequenza sinistri complessiva rispetto alle unità di rischio assicurate nel 2018 è dell’1,65%, sostanzialmente stabile rispetto all’1,69% dell’anno precedente, ma in significativo calo in confronto al 2,05% del 2013.