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Cbre: impatto coronavirus sull’immobiliare sarà minimo
Il quadro economico mondiale sarà pesantemente impattato dal Coronavirus. Tutti i settori saranno toccati dal Covid-19, specialmente quelli legati al mercato cinese. Secondo gli analisti tra i pochi mercati a limitare i danni spiccherà quello immobiliare.
Il Coronavirus avrà un pesante impatto sull’intero quadro economico mondiale, legato a doppio filo a quello che succede a Pechino. Il brutale rallentamento della congiuntura cinese (la cui crescita è prevista scendere sotto la soglia del 6%) costerà, stimano gli esperti, circa mezzo punto percentuale a livello globale. Tutti i comparti saranno toccati dal Covid-19, da quello del turismo all’industria, dai servizi all’energia. Gli analisti ritengono tuttavia che tra i pochi mercati a limitare i danni ci sarà quello immobiliare. Nel suo ultimo report, dal titolo “Potential impacts of Covid-19 on EMEA Real Estate”, il colosso statunitense del settore Cbre prevede, infatti, che l’epidemia avrà sì “un impatto negativo a breve termine su alcuni settori del mercato commerciale”, ma che tutto sommato i suoi fondamentali rimarranno forti.
Evoluzione del virus imprevedibile, tassi bassi ancora a lungo
Tuttavia ad oggi, precisa il rapporto, “l’ulteriore trasmissione ed evoluzione del virus rimane difficile da prevedere: se il Covid-19 dovesse diffondersi in modo aggressivo in tutta la regione Emea, avrà probabilmente un impatto significativo sulla crescita economica e quindi sui volumi degli investimenti in Cre (Commercial real estate)”. C’è comunque un elemento positivo da non sottovalutare citato nell’analisi, ed è l’andamento dei tassi di interesse, così come la pressione sui è sottoposta oggi la Bce che suggerisce – secondo gli esperti – un andamento accomodante ancora a lungo della politica monetaria.
Con crisi breve rimbalzo degli investimenti nel secondo semestre
“Se l’impatto di Covid-19 sarà simile a quello dell’epidemia Sars del 2003, potrebbe verificarsi un forte rimbalzo degli investimenti durante la seconda metà dell’anno”. Dunque, secondo l’analisi di Cbre, “le prospettive economiche a breve termine nei settori immobiliari operativi rimangono favorevoli. Sebbene le tendenze indichino maggiori investimenti internazionali in settori alternativi - come alloggi per studenti e data-center -, la maggioranza dei capitali rimane di origine locale”. Per contro è trascurabile l’impatto che potranno avere le restrizioni sui viaggi poiché, sostengono, tutti i cittadini europei a questo punto ne sono interessati.
I Paesi maggiormente dipendenti dall’economia cinese
Nelle conclusioni del rapporto è dunque riportato che “l'impatto di un calo della crescita del Pil nel primo trimestre 2020 in Cina si farà sentire in modo più acuto nei Paesi europei che si affidano alla Cina come fonte di domanda finale (Germania e Olanda) e ai mercati in cui la Cina è fortemente integrata nella catena di approvvigionamento (tra queste anche l’Italia, oltre che Germania, Polonia, Francia e Spagna)”.
I fondamentali del mattone rimangono “forti”
Lo scenario base disegnato da Cbre prevede “che lo stimolo e gli sforzi della Cina per contenere il virus nei prossimi mesi abbiano successo nel mitigare i rischi al ribasso della catena di approvvigionamento. Mentre le prospettive dell’Eurozona sono ora subordinate sia al contenimento in Cina sia in Europa, la visione di Cbre in questa fase è che gli effetti sulla crescita economica dell'intera Eurozona siano minimi, nonostante l'aumento dei rischi al ribasso a breve termine. I fondamentali del mercato immobiliare europeo rimangono forti”. Inoltre, mentre l'epidemia COVID-19 avrà un impatto negativo a breve termine su alcuni settori, “Cbre prevede che l'impatto a lungo termine sugli immobili commerciali europei sarà minimo”.
Il settore della logistica è quello più esposto
Il report ha dedicato capitoli specifici al retail, agli hotel e alla logistica, individuando alcuni punti critici. Retail - La vendita al dettaglio nelle principali città europee, dipende fortemente dal turismo. La sopravvenuta riduzione dei viaggi e la prudenza dei residenti potrebbero ridurre i volumi. Alberghi – Sul breve Cbre prevede un calo degli arrivi cinesi in Europa, tuttavia avrà un impatto limitato tenuto conto che la Cina rappresenta oggi solo il 2% dei flussi in arrivo in Europa. Logistica – È il segmento che rischia di più dall’epidemia: le restrizioni ai trasporti sono una sfida importante per la filiera e le industrie logistiche. Lo spostamento o la chiusura delle fabbriche potrebbe avere implicazioni sul lungo termine.