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Assoreti: raccolta novembre positiva per 3,2 miliardi
A novembre la raccolta netta degli operatori finanziari è positiva per 3,2 miliardi e testimonia, secondo Assoreti, il rafforzamento della fiducia tra cliente e consulente. Brillante la performance del risparmio gestito, stabilità per la componente amministrata. Ancora liquidità sui conti.
La brillante performance messa a segno dai mercati finanziari nel mese di novembre ha fatto da calamita per i flussi che si sono diretti principalmente verso il risparmio gestito e permesso alla rete dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede, di registrare ancora un mese sugli scudi. Nel mese considerato, secondo i dati diffusi da Assoreti, c’è stata una raccolta netta positiva pari a 3,2 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 13% rispetto a novembre 2019. Nei primi undici mesi dell’anno le reti realizzano così una raccolta netta di 37,7 miliardi di euro, con un rialzo del 22,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tofanelli, più forte la fiducia tra cliente e consulente
A novembre, ha affermato il presidente dell’associazione, Marco Tofanelli, si evidenziamo infatti importanti investimenti netti sul risparmio gestito secondo una logica di protezione attiva dei portafogli. In questo modo, ha aggiunto, si rafforza il rapporto di fiducia tra consulente finanziario e cliente, con una raccolta totale che è già superiore a quanto concretizzato nell’intero 2019. A novembre l’attività infatti si è concentrata sui prodotti del risparmio gestito, segmento dov’è stata realizzata una raccolta netta (3,2 miliardi) più che triplicata rispetto al mese precedente e in crescita del 60% su base tendenziale.
Componente amministrata stabile, ancora liquidità sui conti
Per contro, secondo la mappa diffusa dall’associazione di categoria, in novembre è rimasta pressoché stabile la componente amministrata (-21 milioni), in ragione del bilanciamento tra titoli (-568,4 milioni dopo -278,6 milioni in ottobre) e liquidità (+547,4 milioni dopo +2,8 miliardi). In questo divergente comportamento c’è l’influenza che sta esercitando la pandemia nella gestione dei risparmi delle famiglie, che tendono in questi momenti ad aumentare il capitale da destinare a riserva precauzionale. Il saldo da gennaio vede afflussi per 7,05 miliardi di euro per i titoli e per 12,2 miliardi per la liquidità.
Risparmio gestito, la crescita trainata dalle unit linked
La raccolta netta risulta positiva e in crescita annua sia sugli organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr) sia sulla componente assicurativa. Dopo i riscatti di ottobre, le sottoscrizioni nette in fondi comuni sono positive per quasi 1,5 miliardi (+184,2%), concentrate sulle gestioni collettive estere aperte. Il bilancio è positivo anche per i fondi chiusi mobiliari (94 milioni), mentre è negativo per i fondi aperti italiani (-89 milioni). I premi netti sui prodotti assicurativi ammontano a 1,2 miliardi (+38%): la crescita è trainata dalle unit linked, sulle quali è realizzata una raccolta netta di 712 milioni (+168,3%).
Il contributo al sistema degli OICR aperti è di 3 miliardi
La raccolta netta sulle gestioni individuali è di 458 milioni (-14,2%): la flessione è attribuibile ai disinvestimenti sulle GPM (-84 milioni), mentre la raccolta netta sulle GPF raggiunge i 542 milioni (+45,3%). Il contributo mensile delle reti al sistema di OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si conferma pertanto positivo per 3 miliardi e compensa i disinvestimenti realizzati dagli altri canali: il sistema chiude così il mese in positivo (1,5 miliardi). L’apporto delle reti da inizio anno sale a 15,8 miliardi e rappresenta il 98,3% dei volumi di raccolta realizzati dall’intero sistema fondi (16,0 miliardi).