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Auto: aumentano i furti, calano i recuperi
Il 78 per cento dei furti di auto si concentra in Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia, dove i criminali sono più radicati. Questo influisce su costi assicurativi, scelte di consumo e percezione della sicurezza. I ladri colpiscono sia auto di lusso sia modelli popolari come Fiat Panda e Honda SH.

In Italia i furti di veicoli tornano ad essere un problema serio e in preoccupante aumento, con un pesante impatto sull’intero mercato automobilistico, ben oltre il semplice danno materiale che subiscono i singoli proprietari. Secondo il più recente dossier di LoJack, nel 2024 si è registrato un nuovo incremento del fenomeno, con oltre 136mila veicoli rubati, in aumento del 3% annuo. Questo rialzo porta i furti ai livelli pre-pandemici, dimostrando come, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine e delle tecnologie di sicurezza, il problema rimanga ben radicato e in espansione.
Boom dei furti di veicoli commerciali
Il contesto è particolarmente delicato per questo mercato, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare molteplici trasformazioni, dalle difficoltà legate alla crisi economica, alle nuove norme ambientali, fino all’evoluzione tecnologica che sta cambiando il modo di concepire la mobilità. In questo scenario, un aumento significativo dei furti contribuisce a generare ulteriori costi e incertezze, influenzando sia i consumatori sia le imprese. Il problema interessa varie tipologie di veicoli, ma con dinamiche differenti: i furti di auto sono aumentati del 6%, quelli di veicoli commerciali sono più che raddoppiati (+112%), mentre i furti di moto e scooter si sono mantenuti stabili. Quest’ultimo dato è comunque preoccupante, perché indica una sostanziale persistenza del problema, che continua a coinvolgere migliaia di proprietari di due ruote, con conseguenze dirette sulla sicurezza urbana e sulla fiducia dei consumatori.
Recuperato solo il 45% dei veicoli sottratti
A questo si aggiunge un elemento ancora più allarmante: il basso tasso di recupero dei veicoli rubati, con solo il 45% dei mezzi effettivamente ritrovati. Negli ultimi dodici anni, secondo i dati di LoJack, ben un milione di veicoli è sparito senza lasciare traccia, alimentando un fiorente mercato nero di ricambi e veicoli usati, che spesso finiscono sui mercati esteri, soprattutto in Paesi dell’Est Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Questo traffico illegale non solo alimenta ulteriormente la criminalità organizzata, ma sottrae risorse e fiducia al mercato legale.
Furti auto: forte polarizzazione del problema
La distribuzione geografica dei furti di veicoli conferma una forte polarizzazione: cinque regioni – Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia – concentrano il 78% dei casi. In queste aree, la presenza di reti criminali strutturate e radicate rende più difficile il contrasto al fenomeno. Ciò implica che chi vive o lavora in queste zone è particolarmente esposto al rischio, con impatti economici (assicurazione auto e scelte di acquisto) e sociali rilevanti (tra cui la sicurezza stradale).
Per quanto riguarda i modelli di veicoli più rubati, la classifica riflette sia la diffusione sul territorio sia il valore commerciale delle parti di ricambio. La Fiat Panda domina tra le auto più sottratte, seguita da modelli molto popolari come la Fiat 500, la Lancia Ypsilon e la Fiat Punto. Nel segmento SUV, spiccano la Jeep Renegade e la Fiat 500X, mentre tra le due ruote l’Honda SH è al primo posto. Questa dinamica, secondo l’analisi offerta da LoJack, evidenzia come il mercato dei ricambi usati costituisca un motore importante di questo tipo di criminalità.
La malavita non punta solo alle vetture di lusso
La statistica qui sopra contribuisce a sfatare i falsi miti tra gli automobilisti, che spesso sottovalutano i rischi o ripongono fiducia eccessiva in sistemi di sicurezza tradizionali. Infatti, l’idea che un semplice antifurto meccanico sia sufficiente, che i ladri colpiscano solo veicoli di lusso o che il GPS a bordo garantisca il ritrovamento, si scontra con la realtà di ladri sempre più esperti, organizzati e tecnologicamente attrezzati, capaci di neutralizzare i sistemi di sicurezza convenzionali in pochi secondi. Da rivedere anche l’illusione che i furti avvengano solo di notte o lontano da occhi indiscreti è falsa: i ladri agiscono spesso in pieno giorno e in luoghi affollati, con rapidità e disinvoltura.
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