- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Bond: opportunità in Asia e tra gli high yield
Gli obbligazionisti, visto che gli investment grade sono poco remunerativi, dovrebbero guardare all’Asia, ai Paesi emergenti e agli high yield dove ci potrebbero essere interessanti opportunità d’investimento. Attenzione però all’inflazione e alle scelte di politica monetaria.
Nell’ultimo anno le obbligazioni societarie hanno messo a segno progressi significativi dopo la sbandata accusata nel marzo 2020 a causa dell’esplosione della pandemia. In particolare, il debito high yield ha guadagnato più del 25%, con il vento favorevole di un mix di fattori: dalle politiche monetarie e fiscali alla scoperta dei vaccini (nel novembre del 2020), dall’allentamento delle restrizioni alla rapida ripartenza dell’attività economica.
Sul mercato, tuttavia, si è venuta a creare una condizione piuttosto fluida: ai fondamentali solidi, alla robusta attività economica e alla tonica domanda dei consumatori fanno da contraltare oggi valutazioni elevate e l’incertezza legata all’inflazione, all’avviato processo di normalizzazione della politica monetaria e alla persistente incognita del Covid.
Le obbligazioni investment grade poco convenienti
Non maccano tuttavia ‘sacche’ di valore che, secondo l’analisi di James Molony, fixed income specialist di Schroders, si possono trovare in Asia, nei mercati emergenti e in alcuni emittenti high yield. Attualmente le quotazioni delle obbligazioni societarie investment grade sono tutt’altro che convenienti, ma tali asset – secondo l’esperto - godono di un grande sostegno e dovrebbero dare prova di stabilità se il tapering e l’adeguamento della politica monetaria si svolgeranno come previsto. Le emissioni investment grade USA, per esempio, presentano tuttora un reddito ragionevole (in parte per via dei rendimenti più elevati dei Treasury) e pertanto catturano l’interesse degli investitori esteri. In Europa, i rendimenti sono invece più bassi, ma gli spread offrono più valore. Ma le opportunità più interessanti si trovano altrove.
Attenzione al debito ESG e alla Cina
Il debito high yield in euro offre valore rispetto all’omologo statunitense alla luce di spread più contenuti rispetto a quelli USA. Una ragione di questa inusuale condizione potrebbe essere la maggiore esposizione dell’Europa al rallentamento della Cina, a forze cicliche e problemi nelle catene di approvvigionamento, che tuttavia dovrebbero attenuarsi. L’attenzione resta sulla Cina che, come rileva Saida Eggerstedt, head of sustainable credit di Schroders, dopo anni di crescita sostenuta, deve ora recuperare terreno in termini di sostenibilità. Pertanto, saranno necessari investimenti su larga scala lungo tutta la catena del valore. Nel 2021, le emissioni di green bond e bond ESG sono aumentate, ma soprattutto nel settore immobiliare. Nel 2022, secondo l’esperta, saranno invece da seguire anche i bond ESG in altre aree.
Occhio ai Paesi emergenti che hanno alzato i tassi
L’interesse di Eggerstedt, infatti, è rivolto anche alle rinnovabili, grazie alle quali la Cina sarà in grado di sostituire il carbone in favore di fonti di energia più sostenibili, e ai produttori di componenti per veicoli elettrici. E così anche, in ambito sociale, prevede che le obbligazioni che favoriscono l’accesso ai servizi di base saranno accolte con favore dagli investitori sensibili all’impatto ambientale. La Cina, suggerisce Julien Houdain, head of credit europe, merita di essere monitorata perché, nonostante il rallentamento, dovrebbe conseguire una crescita discreta. L’esperto guarda con un po’ più di ottimismo anche ai mercati emergenti, tra i quali alcuni hanno già dovuto fronteggiare enormi difficoltà poiché sono stati costretti a operare un drastico rialzo dei tassi per raffreddare l’inflazione.