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Borsa: è l’ora di puntare sull’azionario europeo
Le valutazioni dell’azionario europeo sono allettanti rispetto ai valori storici e sono un’opportunità per gli investitori. Tra i settori favoriti spiccano finanziari, utility, comparto green e lusso, in quanto beneficiano di fattori come risalita dei tassi, transizione e trend demografico.
Sui mercati finanziari serpeggia troppo pessimismo: i più recenti dati indicano infatti un miglioramento del quadro, con una diffusa riduzione dell’inflazione e una crescita globale più resistente delle attese nonostante i rialzi dei tassi. Il tema di attenzione dei prossimi mesi sarà quindi quello di capire e anticipare quando le Banche Centrali porranno termine al ciclo di restrizione monetaria. Benché la BCE si stia rivelando più severa della Fed, le Borse europee hanno evidenziato in questa fase un andamento positivo e hanno, in alcuni momenti, sovraperformato quella Usa. Questa performance, secondo Eurizon, è legata soprattutto ad alcuni elementi di carattere più strutturale che hanno modificato la percezione degli investitori nei confronti dell’Europa.
Passa in positivo la percezione degli investitori
Oggi, secondo gli esperti, si ritiene che l’azionario europeo offra opportunità di investimenti attraenti, con valutazioni allettanti e prospettive di crescita nei settori chiave. Il primo elemento che ha contribuito al cambio di passo è l’evoluzione dei tassi. Dopo essere stati su livelli negativi per diversi anni, sono tornati positivi e ciò rappresenta un fattore di sostegno per il settore finanziario che ha un peso rilevante nei listini del Vecchio Continente. Si tratta di un supporto di lungo periodo, perché la prossima normalizzazione dei tassi difficilmente dovrebbe vederli tornare a livelli vicino allo zero. Un altro tema è la rinnovata spinta al progetto di integrazione politica Ue, che ha avuto origine da un evento traumatico come la Brexit.
Un’Europa più coesa e la tenuta dell’euro
Infine, c’è la risposta unitaria alla guerra in Ucraina, dalla quale è scaturito il tentativo di una gestione comune della crisi energetica e una maggiore cooperazione militare: strategia che ha rafforzato l’immagine di un’Europa più coesa. Questo, sottolinea Eurizon, ha prodotto una risposta unitaria agli impatti macro derivanti dalla pandemia col Next Generation EU, che si è caratterizzato per una scelta epocale come quella di mutualizzare parte del debito. In sostanza, il mercato azionario europeo è tornato a essere una buona opportunità d’investimento perché i timori relativi alla tenuta dell’euro sono venuti meno e, dopo la crisi del Covid, si è assistito a una politica fiscale comune, con la spesa pubblica tornata espansiva dopo un decennio di austerity.
Il premio di rischio è elevato
Un altro elemento a supporto delle Borse europee riguarda il livello delle valutazioni, che appaiono molto attraenti se si confrontano con i valori storici. Prendendo in esame il rapporto Prezzo/Utili (P/E) per l’indice Eurostoxx, si può infatti verificare come questo si collochi sotto la media di lungo periodo dell’ultimo ventennio. Alla luce di questi prezzi, il premio per il rischio offerto dai listini appare quindi elevato, offrendo un’interessante opportunità di remunerazione dell’investimento. Le considerazioni di natura valutativa suggeriscono di riflesso che il mercato azionario europeo possa rappresentare una buona leva di diversificazione per quegli investitori che al momento sono interamente focalizzati sui mercati obbligazionari.
Gli utili societari e l’inflazione elevata
Più sul lungo termine, secondo Eurizon, appare plausibile ipotizzare la prosecuzione del rientro delle pressioni inflative e l’assunzione di un atteggiamento più accomodante da parte della Bce, al quale potrebbero associarsi nuovi piani di sostegno a livello industriale. Per quanto riguarda l’inflazione, è bene inoltre ricordare la stretta correlazione che questa (soprattutto adesso che è elevata) ha con gli utili aziendali e quindi l’investimento nel mercato azionario e, di fatto nell’economia reale, rappresenta una valida difesa contro l’erosione del potere d’acquisto e un’ottima opportunità per diversificare il proprio portafoglio. Considerazioni che pesano nella scelta dei settori e aree merceologiche che vantano le migliori prospettive.
Tra i favoriti finanziari, utility e settore green
In questo contesto, uno dei settori maggiormente interessanti è quello dei finanziari e, in particolare, quello dei bancari favoriti dalla risalita dei tassi, dalle riforme del comparto e dal rafforzamento patrimoniale di numerosi istituti. La seconda area di investimento che appare attraente è rappresentata da tutti quei settori che saranno coinvolti negli investimenti legati alla transizione energetica. L’European Green Deal, infatti, prevede una spesa complessiva superiore ai mille miliardi di euro fra fondi pubblici e privati. Questo enorme stimolo fiscale dovrebbe, secondo gli esperti di Eurizon, favorire in primis le utility, che stanno già effettuando ingenti investimenti nell’elettrificazione delle reti e nella costruzione di campi solari ed eolici. In seconda battuta, la tematica della transizione energetica vede coinvolti anche altri comparti come quello industriale e tutte le imprese legate al mondo dei semiconduttori. Un altro settore ritenuto particolarmente interessante è anche il lusso, che rappresenta peraltro un’eccellenza del mercato europeo che non si ritrova in altre aree geografiche. Il lusso può beneficiare di una tendenza demografica e sociale di lungo periodo.