- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Borsa di Londra: opportunità nonostante inflazione e tassi alti
La Borsa londinese offre possibilità d’investimento a dispetto della recessione, dell’inflazione e dei tassi in rialzo. Questi sono un problema solo per le aziende che si rifinanzieranno nei prossimi mesi. Interessanti le valutazioni delle PMI, solidi i bilanci e la copertura dei dividendi.
L’azionario d’Oltremanica presenta due facce della stessa medaglia, con gli investitori pronti a sfruttare le opportunità offerte dalle società con respiro internazionale - nonostante l’inflazione e i tassi alti – perché meno danneggiate dalla Brexit. Al contrario, hanno trascurato le imprese più attive localmente, penalizzate dal calo dei consumi. Nel complesso, la piazza di Londra nel 2022 è risultata la più resiliente tra molte altre Borse mondiali. In questo contesto, le banche e le major petrolifere, ad esempio, sono state le protagoniste: hanno aumentato i dividendi e riacquistato volumi massicci di azioni grazie all’apprezzamento delle commodity e all'aumento dei tassi, con una conseguente forte crescita dei loro profitti.
Valutazioni convenienti per le PMI locali
I titoli britannici a piccola e media capitalizzazione, proprio perché hanno archiviato un anno non molto positivo, suscitano interesse. Il prezzo pagato, ha osservato Sue Noffke, head of Uk Equities di Schroders, è uno dei primi fattori che determinano i rendimenti degli investimenti a lungo termine e l'attuale rendimento del 3% circa offerto dall'FTSE 250 – il gruppo più consolidato di PMI quotate nel Regno Unito – mostra valutazioni non corrette. Alcune di queste PMI sono focalizzate sul mercato domestico, in particolare sembrano prezzare diverse notizie negative. Tuttavia, benché si sia lontani dal clima di fiducia che si respirava all'inizio del 2022, l’esperta ricorda come sia proprio durante i periodi più complessi che le opportunità aumentano.
Saper scegliere tra le imprese
Ma quali sono oggi le opportunità allo Stock Exchange? Investire nelle PMI sul lungo periodo può essere molto remunerativo e oggi questo forte potenziale di crescita è offerto a un prezzo molto interessante. Lo sostiene Noffke, che vede opportunità sia nelle aziende domestiche che servono i consumatori e le imprese del Regno Unito, sia nelle numerose PMI che operano a livello globale. In questo caso però le valutazioni sono molto elevate e il mercato non sembra discernere tra le aziende buone e quelle meno buone. Mentre sul fronte interno c’è da fare i conti con la fiammata dell’inflazione, i cui effetti sono amplificati dal rafforzamento del dollaro, che alimenta le preoccupazioni circa l’andamento dell’economia interna, quella europea e anche quella globale.
L’aumento dei tassi, problema solo per chi deve rifinanziarsi
Gli effetti dell’aumento dei tassi potrebbero, in definitiva, risultare meno perversi di quanto temuto. Sicuramente potrebbe essere un problema importante per le aziende con alti livelli di debito, soprattutto se questo deve essere rifinanziato nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, stima l’esperta, molte delle migliori aziende hanno superato la pandemia e sono oggi ben preparate ad affrontare la tempesta che le attende con il supporto di bilanci solidi. I dubbi riguardano invece le reazioni dei consumatori e delle imprese alla recessione, del mercato del lavoro, il ricorso ai risparmi accumulati. Nel complesso, secondo Noffke, vista la situazione molto cupa in cui ci troviamo oggi, potrebbe non essere necessario molto per risollevare il sentiment e le valutazioni.
È solida la copertura dei dividendi
Al contrario, se la situazione dovesse peggiorare rispetto alle previsioni, la copertura dei dividendi per le azioni del Regno Unito attualmente risulterebbe più forte di quanto non sia mai stata da un decennio a questa parte, con un valore nettamente superiore a due volte (anche per quanto riguarda l’indice FTSE 250). Come rapporto tra gli utili di un mercato e i dividendi pagati dall’azienda, la copertura indica – spiega l’esperta di Schroders - il margine di sicurezza per mantenere i dividendi nel caso in cui gli utili vengano ridotti più del previsto durante la recessione. Si tratta, sottolinea ancora, di un'altra importante misura di resilienza finanziaria che in Schroders valutano con attenzione insieme alla solidità dei bilanci.