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BVA: oltre 7 italiani su 10 rimpiangono la routine perduta
Secondo un sondaggio BVA Doxa oltre sette italiani su dieci rimpiangono la routine quotidiana che c’era prima della pandemia da coronavirus. L’85 pct di loro ha trovato difficile adattarsi alle limitazioni imposte dal virus e vedono il futuro tra paura e speranza.
A causa del Covid-19 abbiamo perso molte certezze e, se prima della pandemia la routine veniva spesso sottovalutata, oggi ci rendiamo conto di quanto invece fosse ‘fantastica’ la normalità. La campagna ‘Fantastica Routine’ promossa dall’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR), per la quale BVA Doxa ha condotto il sondaggio ‘La routine degli Italiani al tempo della pandemia’, ha l’obiettivo di stimolare una riflessione sull’importanza delle certezze della routine quotidiana. Ma quanto manca agli italiani la ‘fantastica routine’? Sicuramente tanto, dal momento che – secondo la ricerca - oltre 7 Italiani su 10 (75%) vorrebbero decisamente tornare alla vita di prima e più di 8 su 10 (85%) ha trovato difficile adattarsi alle limitazioni imposte dal virus.
Oggi la routine viene rivalutata e desiderata
Un dato che non sorprende del tutto, visto il particolare momento che sta vivendo il Paese, ma che assume un diverso significato se confrontato con la visione che gli italiani avevano della routine qualche anno fa: nel 2013, il 35% (quasi 18 milioni) dichiarava che avrebbe immediatamente cambiato vita se solo avesse potuto. Se prima della pandemia la routine era considerata in qualche modo noiosa e scontata, oggi viene fortemente rivalutata e desiderata. Nel 2012-13, ha osservato Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di UNHCR Italia, la campagna ‘Routine is fantastic’ ha provato ad offrire una chiave di lettura in positivo della nostra quotidianità, troppo spesso sottovalutata.
Futuro tra paura e speranza
È un’Italia che oscilla tra paura e speranza quella fotografata dalla ricerca BVA Doxa per UNHCR: il 49% degli intervistati si sente preoccupato per il futuro che si presenta incerto, mentre il 40% si pone tutto sommato sereno e fiducioso verso tempi migliori che di sicuro arriveranno. Infine, l’11% dei cittadini si dice fortunato per avere delle certezze e una stabilità. Del resto, il 25% degli Italiani sostiene che in questa fase difficile della nostra storia ha scoperto nuovi aspetti importanti della propria personalità. Il 15% è riuscito anche ad adattarsi facilmente e a sfruttare questo momento per una crescita personale. In pratica si è riscoperta la resilienza e l'adattabilità, il valore delle piccole cose e della socialità, le serie Tv, la famiglia.
Più valore alle piccole cose, meno sprechi
Quasi 9 Italiani su 10 (88%) pensano che, una volta finita l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da coronavirus, la routine cambierà completamente. Oltre la metà degli intervistati (53%) afferma che, dopo questa esperienza, apprezzerà di più le certezze e le piccole cose della vita, senza dare più nulla per scontato. Il 21% dichiara anche che cercherà di ridurre al massimo gli sprechi. Infine - secondo il sondaggio BVA Doxa per UNHCR - il 20% sostiene che non si farà più prendere dalla frenesia del lavoro e degli impegni quotidiani e che dedicherà più tempo agli affetti e alle cose veramente importanti, mentre il 6% afferma che dedicherà più tempo anche alle persone più vulnerabili.