- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Cina: il miglioramento dell’economia e le opportunità
La Borsa cinese, dopo due anni segnati dalla debolezza di fondo, potrebbe essere vicina all’uscita dal tunnel. A suo favore un cambio di marcia delle autorità, più in sintonia con la crescita economica, un quadro pandemico meno problematico e i problemi delle supply chain in via di soluzione.
L’azionario cinese, dopo due anni segnati dal Covid, da una scarsa liquidità e da normative più stringenti, potrebbe essere vicino all’uscita dal tunnel. Negli ultimi uno-due mesi c’è stato un diffuso miglioramento. In primo luogo, la priorità politica si è spostata dall’inasprimento al sostegno della crescita. Di riflesso, per i prossimi trimestri ci si aspetta un ambiente normativo e di liquidità più favorevole. È quanto rileva Wenli Zheng, portfolio manager, China evolution equity strategy di T. Rowe Price, il quale sottolinea come il quadro pandemico sia migliorato e le supply chain siano tornate in gran parte alla normalità. Il rincaro delle commodity, che ha danneggiato i margini di molte aziende locali, ha infine iniziato a diminuire e questo dovrebbe favorire la crescita dei loro profitti.
Il brillante recupero delle azioni da marzo
Il percorso segnato dalle quotazioni evidenzia la svolta in atto. Infatti, dal minimo segnato a metà marzo, le azioni cinesi hanno recuperato parte delle perdite precedenti. In particolare, l’MSCI China ha guadagnato il 9,2%, mentre l’indice MSCI AC World è sceso del 2,2% dal 15 marzo 2022 al 10 agosto 2022. L’esperto però invita alla cautela quando ammette, nonostante questa parziale ripresa della performance relativa, di non avere la sensazione che il sentiment sia improvvisamente diventato eccessivamente rialzista. Piuttosto, insiste, potrebbe essere il segnale che gli investitori ritengano che il peggio sia probabilmente alle spalle e che l’economia potrebbe migliorare nella seconda metà del 2022. In effetti, Wenli Zheng ritiene che l’economia cinese abbia superato la fase di forte decelerazione vista nel primo semestre.
Con bassa inflazione la PBOC potrebbe allentare la stretta
In questo contesto la Cina è in una posizione unica per quanto riguarda il suo ciclo. Con un’inflazione bassa (a giugno si è attestata intorno al 2,5%), la Banca Centrale ha un margine di manovra sufficiente per allentare la presa, mentre la maggior parte delle altre grandi economie è impegnata in un ciclo di inasprimento per contenere l’impennata dell’inflazione. Questo, di fatto, potrebbe mettere l’azionario cinese in una posizione migliore. L’attenzione del gestore si concentra su tre gruppi di aziende che presentano opportunità interessanti, mentre ammette che T. Rowe Price ha già alienato alcuni titoli, tra cui quelli che hanno beneficiato della pandemia e dell’interruzione delle catene di approvvigionamento. I loro margini sono ai massimi pluriennali e potrebbero essere difficili da sostenere.
Il faro puntato su tre gruppi
Tornando ai gruppi individuati, il primo è costituito da società uniche che potrebbero registrare una crescita superiore al 20% nei prossimi 3-5 anni: il brusco sell-off di quest’anno ha offerto l’opportunità di acquisirne alcune a un prezzo interessante. Tra queste, una startup leader nel settore dei veicoli elettrici, una piattaforma di reclutamento online e un operatore di centri commerciali. Il secondo gruppo è composto da quelli conosciuti come ‘nonlinear growers’: si tratta di società che - secondo l’esperto - vivranno un’accelerazione significativa degli utili grazie al miglioramento del ciclo del prodotto o delle operazioni (due esempi: un’azienda di display per autoveicoli e un’azienda di packaging farmaceutico). Nel terzo gruppo sono comprese imprese che devono affrontare pressioni a breve termine sui margini a causa del rincaro delle commodity. Sono aziende consolidate e, si pensa, che queste pressioni si invertiranno probabilmente nei prossimi uno-due anni. Questa categoria include un distributore di gas leader in Cina e un produttore di noodle istantanei.