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Clima: nei prossimi due anni, da monitorare 5 potenziali rischi
Le temperature estreme e la siccità stanno aumentando l'inflazione alimentare e i prezzi dell'energia, con impatti significativi sui mercati globali. Gli investitori dovrebbero ridurre l'esposizione ai settori vulnerabili, come quelli dipendenti dall'energia idroelettrica e dall'agricoltura.
Gli investimenti ‘‘green’’ hanno potenziale, poichè la svolta ecologista abbraccia molti aspetti dell’economia. Ecco perché, secondo Irene Lauro e Ben Popatlal, Environmental Economist e Multi-Asset Strategist di Schroders, per cogliere questa opportunità, nei prossimi due anni sarà utile monitorare cinque rischi climatici e geopolitici, che potrebbero avere significativi impatti sui mercati. Gli esperti individuano l'inflazione climatica causata da eventi meteo estremi, il protezionismo dei metalli necessari per la transizione energetica, il rincaro delle polizze casa negli Usa a causa dei disastri naturali, un possibile rallentamento della legislazione Ue sulla sostenibilità e, infine, le riforme della corporate governance in Giappone, che potrebbero influenzare positivamente il mercato azionario locale.
Il peso dell’inflazione climatica
È un fatto riconosciuto che le temperature estreme e la siccità aumentano l'inflazione alimentare e i prezzi dell'energia, con ripercussioni sui mercati. Più direttamente, la scarsità di pioggia sta compromettendo la produzione agricola, l'energia idroelettrica e il trasporto marittimo. La Bce, per sottolineare il problema, ha rilevato che il caldo estremo dell’estate 2022 ha causato un impatto cumulativo annuo di 0,67 pp sull'inflazione alimentare e di 0,34 pp su quella complessiva in Europa. Così, per gli investitori, diventa cruciale ridurre l'esposizione ai mercati vulnerabili degli effetti del cambiamento climatico, come quelli dipendenti dall'energia idroelettrica e dall'agricoltura. La corsa dell’inflazione alimentare si può già notare sui prezzi record di prodotti di base, come cacao, caffè, olio d'oliva e arance.
Anni di scarse precipitazioni sono una minaccia – oltre che per le vie d’acqua commerciali (come il Canale di Panama) e per le attività delle imprese che si affidano alla tempestività delle consegne delle commodity - per la produzione di energia idroelettrica: problema che tocca soprattutto Usa, Cina e India. I questi Paesi, la perdita di produzione di elettricità potrebbe portare a un aumento dei prezzi dell'energia. L'inflazione climatica, secondo Lauro e Popatlal, probabilmente sarà un rilevante tema d'investimento, visti gli effetti delle temperature estreme sulle attività di molti settori.
Rischio protezionismo per i metalli legati alla svolta green
La transizione verde dipende molto da metalli come litio, cobalto e nichel, la cui domanda crescente e offerta limitata potrebbe portare a politiche protezionistiche dei principali produttori, complicando così le supply chain globali e aumentando i costi. Gli investitori potrebbero trarne vantaggio, aumentando l'allocazione ai metalli industriali e alle valute legate alle materie prime, come il dollaro australiano, poiché i principali consumatori come Usa, Giappone, Ue e Sud Corea potrebbero esserne colpiti.
Le polizze sulle case Usa
Altro aspetto critico da tenere sotto stretta osservazione è la dinamica dei costi assicurativi dei proprietari di case negli Usa che, a causa del cambiamento climatico, nel 2023 hanno raggiunto circa 175 miliardi di dollari, il 21% in più annuo. Questa ‘‘componente’’, anche se non è considerata nell’indice Cpi Usa (e quindi non influenzerà direttamente la Fed), può determinare un aumento dei costi degli alloggi che, a loro volta, potrebbero ridurre la spesa delle famiglie e abbassare i prezzi delle case nelle aree più colpite da eventi climatici estremi.
Il Green Deal Ue può frenare?
L'aumento del peso dei partiti di destra nel Parlamento Ue può frenare la svolta verde e aumentare l'incertezza dei mercati. Infatti, secondo i due esperti, sebbene la conferma di Ursula von der Leyen garantisca la stabilità delle leggi esistenti sul Green Deal, l'adozione di nuove politiche verdi potrebbe essere più difficile. Il Regno Unito, invece, col nuovo Governo laburista punta a intensificare la transizione e allineare il proprio mercato del carbonio a quello Ue, puntando a diventare una superpotenza dell'energia verde. Inoltre, l'implementazione di una carbon tax Oltremanica potrebbe esercitare pressione sui Paesi esportatori ad adottare sistemi di tariffazione del carbonio e gli investitori potrebbero beneficiarne investendo in mercati emergenti a bassa intensità di carbonio.
La riforma della corporate governance in Giappone
In Giappone, il recente rally azionario è stato in parte attribuito alle riforme della corporate governance. Da parte sua, la Borsa di Tokyo ha incentivato le aziende a migliorare la trasparenza e la gestione del capitale, contribuendo a un aumento del valore per gli azionisti. I miglioramenti nella governance potrebbero continuare a rafforzare l'efficienza del capitale e la solidità del mercato azionario locale nel lungo periodo.