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Mercati: poca visibilità per le troppe incertezze
Non si vedono segni evidenti di una recessione imminente negli Usa, ma c’è stabilità precaria sui mercati, a causa delle imminenti elezioni Usa e dei conflitti in MO e Ucraina. Piazze europee relativamente stabili nell’attesa del previsto allentamento del credito da parte della Bce a settembre.
In un contesto di mercati globali che si muovono con cautela, il panorama attuale offre un quadro di stabilità condizionata da numerosi fattori incerti. Da un lato, gli investitori hanno già incorporato che il FOMC taglierà i tassi di interesse di 25 punti base il prossimo settembre, un'azione che, secondo gli analisti, potrebbe essere replicata nei mesi successivi, a condizione che i dati sull'inflazione continuino a mostrare segnali positivi. Questa prospettiva, osserva Mark Dowding, Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM, trova supporto anche in un mercato del lavoro statunitense che, nonostante le sfide, rimane relativamente sano, come indicato dai recenti dati sulle richieste di disoccupazione.
Posizione comunque migliore rispetto al passato
Mentre si avvicina l’appuntamento con le elezioni Usa (mancano due mesi), l'incertezza politica aggiunge un ulteriore livello di complessità, rendendo prematuro qualsiasi tentativo di prevederne l'esito in termini di impatto sugli investimenti. Tuttavia, è chiaro che i rischi geopolitici continuano a rappresentare una minaccia, con tensioni persistenti in Medio Oriente e la guerra in Ucraina che potrebbero influenzare negativamente il quadro. I mercati, nonostante questi timori, secondo Dowding, sono in una posizione migliore rispetto al recente passato, specialmente dopo aver assorbito lo shock derivante dalla chiusura dei carry trade giapponesi e dal rapporto deludente sui posti di lavoro negli Usa.
Poco credibile un taglio aggressivo della Fed
Anche perché, i più recenti dati macro Usa sono apparsi ampiamente in linea con la tesi del soft-landing e la strada, dice l’esperto, sembra spianata dal taglio dei tassi della Fed atteso a settembre. Intanto, la speculazione aumenta. I rendimenti del reddito fisso sono calati, in parte a causa dell'acquisto di bond a lungo termine da parte dei fondi CTA e delle voci secondo cui la Fed potrebbe iniziare a ridurre i tassi di 50 pb. Tuttavia, Dowding ritiene improbabile questo scenario, perché pensa che il FOMC rimarrà fedele alla linea seguita finora, ovvero un taglio di 25 pb il mese prossimo, con ulteriori riduzioni a dicembre e nel primo trimestre 2025, a patto che l'inflazione rimanga sotto controllo.
All’orizzonte non si vede alcuna recessione Usa
Vale la pena ricordare che alcuni sostengono che la Fed dovrebbe tagliare i tassi in modo più deciso, poiché ritengono che gli Usa si stiano avvicinando a una recessione. Recentemente, ricorda Dowding, si è parlato della ‘‘regola di Sahm’’, che prevede una recessione quando la media mobile a tre mesi del tasso di disoccupazione aumenta almeno dello 0,5% dal livello più basso degli ultimi 12 mesi. Questo rialzo è stato segnalato nell'ultimo rapporto sul mercato del lavoro, sebbene si pensi che i dati siano stati influenzati dagli effetti dell'uragano. Su questo punto, c’è però da notare che la stessa Claudia Sahm, creatrice della regola, ha rivisto la posizione e ha dichiarato che oggi non ci sono prove di una recessione negli Usa.
Meglio le posizioni corte
Intanto, in Europa, i mercati si mantengono relativamente calmi, rassicurati ancora sulle prossime mosse ‘‘dovish’’ da parte della Bce e con le positive notizie provenienti dal Regno Unito che offrono un timido incoraggiamento al nuovo Governo laburista. Tuttavia, molto rimane ancora in sospeso (con molte variabili in gioco) e i prossimi mesi saranno cruciali per determinare se la ripresa globale potrà davvero consolidarsi o se nuove turbolenze emergeranno all'orizzonte. Per quanto riguarda il portafoglio, secondo Dowding, al momento suggerisce posizioni corte sui tassi giapponesi e statunitensi e lunghe sul credito. Questo riflette la convinzione che la probabilità di una recessione a breve sia bassa e che l'economia si stia dirigendo verso un atterraggio morbido.