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Risparmio: primo semestre per le Reti si chiude con record
Il primo semestre per le Reti si è chiuso con una raccolta di 25,3 miliardi, più 0,7% annuo. Le risorse nette sul risparmio gestito sono pari a 8 miliardi, valore più che sestuplicato sul corrispondente dato del 2023. I clienti delle Reti sono cresciuti di 98 mila unità a 5,068 milioni.
I consulenti finanziari hanno archiviato il primo semestre a passo di carica, sullo slancio di quanto visto in quasi tutta la prima parte dell’anno, per la crescente fiducia degli investitori sia sulle prospettive dell’economia che su nuovi e vicini tagli dei tassi da parte delle Banche centrali. Il primo semestre, rende noto l’associazione Assoreti, si è così chiuso con il migliore risultato mensile del 2024: la raccolta netta complessiva ha così raggiunto 5,5 miliardi di euro, consolidando aumenti del 2% su base congiunturale e del 92,3% sullo stesso mese del 2023. Giugno ha altresì registrato un’altra importante conferma: la progressiva accelerazione delle sottoscrizioni a favore del risparmio gestito, che testimonia la crescente fiducia (anche in Italia) degli investitori verso la professionalità degli esperti, cui delegano (con un controllo indiretto) la gestione dei propri investimenti.
La locomotiva dei prodotti assicurativi/previdenziali
I flussi netti che sono stati indirizzati verso i fondi comuni, le gestioni individuali e i prodotti assicurativi/previdenziali sono pari a 2,4 miliardi di euro (1,8 a maggio) e - sottolinea Assoreti - rappresentano il migliore risultato degli ultimi diciotto mesi. Contestualmente, hanno perso appeal gli strumenti finanziari amministrati, con una relativa raccolta che ripiega sulla soglia dei 3 miliardi (3,58 miliardi a maggio). Così come c’è stata una forte correzione del flusso netto verso i conti correnti e i depositi, a sua volta calato a 57,4 milioni di euro dai 270,1 milioni di maggio. E arriviamo al bilancio del semestre, che presenta una raccolta complessiva di 25,3 miliardi, +0,7% annuo. Nel dettaglio, le risorse nette arrivate solo sui prodotti del risparmio gestito sono pari a 8 miliardi, valore più che sestuplicato sul corrispondente dato del 2023 (1,3 miliardi).
Tofanelli, ottimista per la seconda parte 2024
Per quanto riguarda le modalità di pagamento del consulente cui un investitore si affida, la raccolta netta associata al servizio di consulenza con fee specifica a giugno è di 1,3 miliardi (7,2 miliardi a gennaio). Le risorse nette mensili verso i prodotti con commissioni ricorrenti invece si attestano a 3,2 miliardi, tra risparmio gestito (2,4 miliardi) e amministrato in consulenza con fee (847 milioni). Nel primo semestre il corrispondente dato è di 12,1 miliardi. Nella prima metà dell’anno il numero di clienti delle Reti è cresciuto di 98 mila unità a 5,068 milioni. Questi risultati, ha commentato Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, confermano la solidità del sistema delle Reti e la capacità nel procedere in un processo di crescita che si realizza nella valorizzazione delle disponibilità dei clienti. Tofanelli si dice ottimista per la seconda parte dell’anno.
Risparmio gestito, privilegiati i fondi obbligazionari
Punto di forza del risparmio gestito è stata nel mese di giugno la raccolta realizzata sui prodotti assicurativi/previdenziali, ammontati a 825 milioni di euro. In particolare, i premi netti sulle unit linked sono più che triplicati e toccano 531 milioni. Torna in positivo anche il bilancio delle polizze vita tradizionali e dei prodotti multi-ramo, attestatisi rispettivamente a 149 milioni e a 69 milioni di euro. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni è pari a 1,1 miliardi (privilegiato l’investimento in Oicr obbligazionari, 1 miliardo). Le gestioni patrimoniali individuali segnano flussi per 521 milioni, tra Gpf (293 milioni) e Gpm (228 milioni). Il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per quasi 2 miliardi, per un apporto da gennaio di 6,6 miliardi, valore più che doppio rispetto al primo semestre 2023.
Risparmio amministrato, titoli di Stato sempre in auge
Nel risparmio amministrato, ancora una volta la preferenza degli investitori è andata ai titoli di Stato, sui quali confluiscono risorse nette per 2,2 miliardi. Segno positivo anche per bond corporate (390 milioni), exchange traded product (288 milioni) e dei certificate (118 milioni).