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Credito: continua lo slancio dei prestiti ai privati

In ottobre, ha reso noto Banca d’Italia, i prestiti concessi al settore privato sono complessivamente aumentati dell’1,6 per cento. Più celere la crescita registrata dai finanziamenti alle famiglie, del 3,7 per cento. Nello stesso mese i tassi sui mutui sono risaliti all’1,79 per cento.

18/12/2021
insegna bankitalia
Analisi sull'andamento prestiti al settore privato

Continua il momento favorevole del mercato del credito, con gli italiani sempre più fiduciosi nell’andamento dell’economia del Paese. Lo slancio con cui prosegue la domanda di finanziamento da parte delle famiglie ne è una prova concreta. In ottobre, secondo il tradizionale rapporto mensile di Banca d’Italia ‘Banche e moneta: serie nazionali’, i prestiti al settore privato, al netto delle correzioni che tengono conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci degli istituti, sono cresciuti complessivamente dell’1,6 per cento sui dodici mesi, leggermente meno del +1,7 per cento del mese precedente.

+3,7% quelli alle famiglie

Il dato più interessante e significativo è però quello relativo ai prestiti concessi alle famiglie: questi sono infatti aumentati del 3,7 per cento sui dodici mesi (+3,6 per cento in settembre) mentre quelli alle società non finanziarie hanno contenuto il rialzo allo 0,6 per cento (+0,7 nel mese precedente). Secondo le più recenti statistiche, in questa parte dell’anno hanno avuto un grande impulso i prestiti finalizzati, alimentati sia da fattori stagionali sia dalla rinnovata voglia di spesa degli italiani dopo che questa è rimasta compressa a lungo, per le restrizioni legate alla pandemia e durante i vari periodi di lockdown.

+6,9% i depositi

In ottobre, secondo la nota di Banca d’Italia, i depositi del settore privato sono cresciuti del 6,9 per cento sui dodici mesi (contro il +7,4 in settembre), mentre la raccolta obbligazionaria è diminuita del 3,8 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,4 in settembre). Nello stesso periodo le sofferenze sono diminuite del 19,6 per cento sui dodici mesi (in settembre la riduzione era stata del 22,5 per cento). La variazione, precisa Via Nazionale, può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.

I tassi sui mutui salgono all’1,79%

Nel frattempo, i tassi di interesse applicati sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) sono di nuovo tornati a puntare al rialzo e si sono collocati all’1,79 per cento dall’1,74 per cento registrato a settembre. Un movimento che conferma la vivacità attraversata dal mercato immobiliare, con una crescita dei mutui a doppia cifra aventi come finalità le compravendite e le operazioni di ristrutturazione. I prestiti per le nuove erogazioni di credito al consumo sono invece scesi al 7,92 per cento dall’8,03 del mese precedente.

I tassi di interesse sui nuovi prestiti concessi in ottobre alle società non finanziarie sono stati pari all’1,14 per cento (1,16 in settembre), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,74 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,77 per cento. I tassi passivi, secondo le tabelle di Palazzo Koch, sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,30 per cento (0,31 nel mese precedente).

I titoli di Stato nei portafogli delle banche

Per quanto riguarda i titoli in portafoglio emessi da residenti in Italia (diversi da azioni e partecipazioni), le banche italiane nel mese di ottobre possedevano titoli di Stato italiani per un ammontare di 422,49 miliardi di euro, in calo dai 423,48 miliardi di settembre (418,24 miliardi a fine dicembre). Si conferma che buona parte di questo portafoglio, secondo le tabelle di Banca d’Italia, è rappresentata dai Btp: in ottobre sono ammontati a 298,76 miliardi (301,19 miliardi del mese precedente). Al secondo posto della classifica ci sono i Cct (81,53 miliardi contro 80,36 miliardi). I Bot detenuti ammontavano a 11,26 miliardi (10,80 miliardi) e i Ctz a 11,58 miliardi (12,04 miliardi).

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

banca d'italia prestiti depositi
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