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DL Aiuti quater: misure deboli, soprattutto per il caro bollette
Il DL Aiuti quater ha deluso, le misure sono insufficienti per aiutare il Paese a fronteggiare la crisi, visto che su elettricità e gas il Governo ha semplicemente confermato il taglio di oneri e IVA. È apprezzata la proroga del mercato tutelato, ma non c’è nulla contro la minaccia dei distacchi.
Il Decreto Aiuti quater contiene misure troppo deboli e inadeguate per aiutare maggiormente le famiglie nel fare fronte all’attuale crisi, soprattutto sul versante dell’energia. In pratica, sostiene Federconsumatori, il Paese è piuttosto deluso rispetto agli annunci che hanno preceduto il varo del Disegno di Legge: annunci che promettevano risposte forti, per esempio, sul caro bollette che avevano suscitato una certa curiosità e molta attesa. Infatti, il giudizio dell’Associazione non lascia spazio a dubbi: il Decreto, che contiene misure che poco c'entrano con il termine ‘aiuti’, relega il contrasto del caro bollette al margine del provvedimento. Inoltre, aggiunge, le misure contenute poco si distanziano dalla linea adottata dal precedente Governo.
Per il caro energia solo proroga del taglio degli oneri e dell’IVA
Le risorse stanziate, spalmate su novembre e dicembre, infatti non prevedono novità positive rilevanti rispetto a quanto già visto nei mesi scorsi. In realtà, sottolinea Federconsumatori, su gas ed elettricità si limitano a una semplice proroga del taglio degli oneri di sistema e dell'IVA. È un provvedimento del tutto insufficiente a fronteggiare la crescente difficoltà delle famiglie, soprattutto con l'inverno alle porte. Senza contare che è incomprensibile e inaccettabile l’esclusione degli utenti domestici dall’accesso alla rateizzazione delle bollette, riservata esclusivamente alle aziende. Sarebbe necessario disporre, almeno, delle garanzie affinché la rateizzazione possa essere effettuata per i cittadini da parte di istituti bancari.
Non c’è nulla contro la minaccia dei distacchi per morosità
Nell’analisi del Decreto Aiuti quater Federconsumatori ammette di non avere scorto alcun riferimento alla sospensione dei distacchi per morosità. Si augura che sia una svista e non del Governo perché, se così fosse, sarebbe davvero preoccupante. Su questo punto anche Adiconsum sottolinea la necessità di sospendere i distacchi che, a seguito della fiammata dei prezzi della materia prima, riflettono per la maggior parte il crescente disagio sociale che c’è nel Paese. Per questo motivo al nuovo Esecutivo l'associazione ha avanzato richieste specifiche a sostegno dei consumatori, come l’innalzamento dei bonus (per l’energia, il gas, e l’acqua), l’allargamento del bacino dei beneficiari (tramite la revisione delle soglie Isee) e la riforma delle bollette (tagliando oneri fiscali e parafiscali).
Apprezzata la proroga del mercato tutelato
Nel provvedimento ci sono comunque anche note positive, come i tagli delle accise sui carburanti (fino al 31 dicembre) e la proroga del mercato tutelato per i clienti domestici per il gas, che terminerà unitamente a quello dell’elettricità il 10 gennaio 2024. Una misura, molto richiesta da Federconsumatori, soprattutto in una fase in cui le aziende sul mercato libero stanno adottando, in molti casi, comportamenti scorretti e ingannevoli. In questo ambito i consumatori possono difendersi facendo riferimento al portale di Segugio.it, sezione Tariffe, dove – con un semplice click - possono agevolmente confrontare le offerte di energia e gas e scegliere la più conveniente. Il sito mette inoltre a disposizione interessati guide alle bollette.
Improponibile l’innalzamento del tetto del denaro circolante
Nel DL, secondo Federconsumatori, c’è l’improponibile innalzamento al tetto del contante a 5mila euro. Perché, spiega (come mostrano innumerevoli studi, analisi, rapporti e ricerche) una così elevata circolazione del contante rappresenta un forte rischio di aumento dell’economia sommersa e dell’evasione, che non solo non apporta benefici alle famiglie, ma anzi le danneggia poiché concorre a un aumento dell’inflazione. L’associazione critica anche le modifiche al Superbonus: pare del tutto ingannevole far passare la norma che riapre la possibilità di accedere al nuovo bonus per le proprietà unifamiliari per una misura a favore delle famiglie meno abbienti; un nucleo con un reddito di 15mila euro annui difficilmente potrà permettersi una casa della tipologia prevista dalla norma.