- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Fondi: 2,4 miliardi la raccolta netta delle Reti a gennaio
Raccolta netta per 2,4 miliardi a gennaio per le Reti. I fondi obbligazionari registrano una raccolta positiva, mentre i riscatti penalizzano fondi azionari, bilanciati e flessibili. Confermata la preferenza per gli investimenti in titoli di Stato e in azioni, lieve calo della liquidità.
Partenza 2024 su un terreno decisamente positivo per i consulenti finanziari abilitati alla raccolta fuori sede, anche se occorre sottolineare il confronto negativo rispetto a quanto registrato sia in dicembre (-27%, -914 milioni di euro) sia rispetto allo stesso mese del 2023 (-58%, -3,3 miliardi di euro). L’attività realizzata a gennaio di quest’anno ha infatti comportato una raccolta netta totale di 2,4 miliardi di euro, condizionata dai tradizionali fattori stagionali che solitamente caratterizzano ogni inizio anno. Intanto i clienti delle Reti sono aumentati a 4,99 milioni, il 6,14% in più rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno (pari a +288.442 unità).
Accelerano i flussi sulla componente amministrata
Il flusso di risorse, come precisa una nota di Assoreti, coinvolge soprattutto la componente amministrata del portafoglio, con un saldo delle movimentazioni positivo per 1,5 miliardi, mentre le risorse nette su conti correnti e depositi sono di circa 1,2 miliardi. A gennaio il bilancio sui prodotti del risparmio gestito è, in totale, negativo per 226 milioni a causa soprattutto dei deflussi riscontrati dai prodotti assicurativi. La positiva performance, ha affermato Marco Tofanelli, segretario generale dell’Associazione, rivela che il volume dei risparmi affidati alle associate prosegue ad aumentare costantemente, mentre cresce progressivamente anche la domanda di consulenza e conferma, nel mese, il maggiore orientamento all’investimento diretto in titoli.
Risparmio gestito, fuga dal comparto assicurativo
Nel segmento del risparmio gestito, il comparto assicurativo continua a registrare la prevalenza dei flussi in uscita con il coinvolgimento di tutte le tipologie di polizza: la raccolta negativa per 352 milioni di euro è, infatti, attribuibile sia alle polizze vita tradizionali (-180 milioni), sia alle unit linked (-144 milioni) e sia ai prodotti multiramo (-28 milioni). È positivo invece il bilancio scritto dai prodotti previdenziali, con sottoscrizioni nette in gennaio per 119 milioni di euro. Sostanzialmente in pareggio il saldo registrato dalle movimentazioni realizzate sulle gestioni patrimoniali, collettive e individuali. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento si traduce in volumi netti mensili per 7 milioni.
Faro sui bond, giù azionari, bilanciati e flessibili
Per quanto riguarda le scelte di investimento, queste hanno premiato i fondi obbligazionari sui quali viene realizzata una raccolta netta positiva per 686 milioni. Per contro, prevalgono i riscatti dai fondi azionari (-303 milioni), da quelli bilanciati (-337 milioni) e dai flessibili (-69 milioni). La raccolta netta realizzata sulle gestioni patrimoniali individuali risulta di un milione di euro, come conseguenza di un bilanciamento di risorse tra le Gpm (34 milioni) e le Gpf (-33 milioni di euro).
Risparmio amministrato, titoli di Stato ancora sotto i riflettori
Nell’ambito dei titoli si conferma la prevalenza degli investimenti in titoli di Stato, sui quali la raccolta netta è pari a 766 milioni di euro. Il saldo delle movimentazioni è positivo anche per i titoli azionari (291 milioni) e gli exchange traded product (231 milioni) così come per i certificate (48 milioni) e per le obbligazioni corporate (25 milioni). Nel mentre, la liquidità in gennaio accusa una lieve limatura, a 1,16 miliardi di euro dagli 1,36 miliardi di dicembre.