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Mercati: è ora di investire la liquidità?
Nonostante i vantaggi della bassa volatilità e degli alti tassi della liquidità, reinvestire l'eccesso di liquidità in azioni e bond potrebbe essere opportuno. Investire un po' prima o durante il picco dei Fed Fund in un portafoglio diversificato ha dimostrato di essere una scelta ottimale.
La volatilità e l’incertezza sui tassi a breve superiori al 5% negli Usa hanno alimentato flussi record sui fondi monetari. Ora sembra giunto il momento di chiedersi quando reinvestire la liquidità sul mercato. Un’analisi di Terry Davis e Andrew Wick, rispettivamente director of investment solutions e lead analyst portfolio construction solutions di T. Rowe Price, ha raffrontato l'impatto storico degli investimenti di varie asset class. I due esperti hanno confrontato la performance che ha registrato un portafoglio bilanciato 60/40 di azioni e obbligazioni, con la liquidità in diversi punti di partenza: prima, durante e dopo il picco dei cicli dei tassi sui Fed Fund, e il quadro emerso può sorprendere chi ha una visione del mercato tradizionale.
Utili indicazioni dal passato
Su basi storiche, l'investimento in un portafoglio diversificato 60/40 è risultato ottimale leggermente prima o durante il picco dei Fed Fund. E comunque, anche l'investimento dopo il picco ha sovraperformato la liquidità. Il reddito fisso ha sovraperformato in tutti i periodi, tranne un anno prima del punto di partenza del picco dei Fed Fund. I risultati della Borsa non sono stati così netti come quelli del reddito fisso, ma l'investimento al momento del picco ha generato rendimenti nettamente migliori rispetto a liquidità e bond. Dalle stime di Morningstar, al 31 agosto 2023 gli investitori detenevano circa 5.600 miliardi di dollari sui conti. I due esperti hanno rilevato un forte aumento della liquidità e dei proxy della liquidità nei modelli finanziari.
La chiave per capire la tempistica
Il tasso sui Fed Fund e il rendimento dei Treasury a 10 anni hanno storicamente avuto la tendenza a raggiungere assieme un picco. Tuttavia, è evidente che gli investitori non devono attendere il picco per reimpiegare la liquidità. L’analisi si è concentrata sui rendimenti medi a 12 mesi degli ultimi 4 picchi dei tassi sui Fed Fund. Le date dei picchi dei tassi utilizzate sono febbraio 1995, maggio 2000, giugno 2006 e dicembre 2018. Nello studio è stato usato il T-Bill a 90 giorni per rappresentare la liquidità ed equivalenti e raffrontato questi ricavi con un tipico portafoglio a rischio moderato, composto per il 60% da azioni (S&P 500) e per il 40% da bond (Bloomberg U.S. Aggregate Bond), nonché con benchmark di norma usati per il reddito fisso e per le azioni.
Attenzione al proxy della liquidità
Un portafoglio bilanciato 60/40 (investito un anno prima del picco) ha sottoperformato in diversi periodi rispetto al proxy della liquidità, perché l’obbligazionario è rimasto indietro a causa dell'aumento dei tassi. Il portafoglio ha sovraperformato il proxy della liquidità in tutti gli altri periodi. La sovra-performance è stata massima quando gli investimenti sono stati fatti durante il picco, seguiti da periodi di 3-6 mesi prima del picco (dopo è stata inferiore). Nel reddito fisso, invece, la riallocazione di liquidità 3-6 mesi prima del picco, durante il picco e dopo il picco ha sovraperformato in modo significativo il proxy della liquidità. In questo caso, investire troppo presto, un anno prima del picco, è risultata dunque una scelta non ottimale.
Per la Borsa conviene anticipare il picco
Nel reddito fisso, il risultato migliore si è registrato quando si è investito in liquidità 3-6 mesi prima del picco, con il segmento a più lunga scadenza che ha sovraperformato di molto la liquidità all'avvicinarsi del picco. Un portafoglio a reddito fisso globale ha seguito un percorso analogo, mentre la performance degli high yield è stata eterogenea. La performance delle azioni non è stata così netta, ma occorrono rilevanti precisazioni. Gli investimenti in Borsa prima del picco hanno generalmente superato la liquidità, e investire dopo è stato meno vantaggioso. L’S&P 500 e il Russell 1000 Growth hanno sovraperformato in tutte le fasi, tranne quella iniziata 3 mesi dopo il picco. Il Russell 1000 Value ha sovraperformato molto da 6 mesi prima a 3 mesi dopo il picco.
Perché preferire azioni e bond alla liquidità
Ci sono validi motivi, secondo Davis e Wick, per preferire investimenti equivalenti alla liquidità, tra cui bassa volatilità ed elevati tassi. Tuttavia, sono presenti anche ragioni per valutare la possibilità di reimpiegare la liquidità in eccesso. Infatti, il mercato potrebbe essere vicino a un punto, in cui i costi di opportunità iniziano a favorire azioni e bond. Laddove si ritenesse che siamo giunti al picco, o prossimi al picco del tasso sui Fed Fund, l’andamento storico insegna che investire in un portafoglio diversificato 60/40 un po' prima, o durante il picco dei Fed Fund può essere la scelta ottimale. Investire dopo ha comunque generato una sovra-performance rispetto alla liquidità.