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Mercati emergenti: nel 2024 i venti torneranno favorevoli
La Cina, per la quale si prevede nel 2024 una graduale stabilizzazione, giocherà un ruolo chiave per i mercati emergenti asiatici. Nonostante queste prospettive, ci sono rischi legati alle elezioni Usa e alle tensioni tra Usa e Cina. Opportunità nel comparto online. Ottimismo per India e Indonesia.
Il 2024 sarà favorevole ai Paesi emergenti dell’Asia (Giappone a parte), perché i venti contrari che li hanno finora condizionati torneranno favorevoli. Il ritmo di questa nuova fase sarà dettato dalla Cina, che registra dal terzo trimestre 2023 segnali di stabilizzazione e un Governo proattivo nel sostenere il settore critico dell’immobiliare. L’orizzonte, avverte Joohee An, chief investment officer, Mirae Asset Global Investments, non è tuttavia immune da rischi, come potrebbero essere le elezioni statunitensi e le tensioni Usa-Cina (che hanno influenzato il sentiment degli investitori in passato). Occorrerà seguire anche lo sviluppo che prenderà la strategia ‘Cina+1’, visto il numero sempre maggiore di aziende internazionali che spostano parte delle attività produttive in altri Paesi, accessibili ma economicamente più vantaggiosi, all'interno dei mercati emergenti e di frontiera.
Le valutazioni sono convenienti
Quest’anno i Paesi emergenti dell’area potranno trarre vantaggio dai convenienti livelli delle valutazioni, cui sono scese dopo un anno in cui molte valute asiatiche si sono deprezzate sul dollaro e con i rendimenti statunitensi che sono rimasti elevati in un contesto di inflazione. Joohee An, riconoscendo come la traiettoria del biglietto verde e dei rendimenti sia incerta, ha rilevato alla fine del 2023 timidi segnali d’inversione di tendenza. Nei prossimi mesi, quando l'attenzione si sposterà gradualmente dai rendimenti, secondo l’esperta, i mercati asiatici potrebbero diventare più interessanti per gli investitori globali. L’attenzione, come accennato, sarà principalmente sulla Cina, per la quale è prevista una lenta e graduale stabilizzazione nel corso del 2024. Anche se ci saranno alcuni alti e bassi su base mensile, dovrebbe esserci meno paura per i rischi macro-sistemici.
Nessun rischio sistemico in Cina
Timori in tal senso, secondo An, sono eccessivi perché la maggior parte delle banche del sistema finanziario cinese è statale e questo riduce intrinsecamente la probabilità di rischio sistemico. Il Governo, per il settore immobiliare, sta aiutando molto gli sviluppatori a completare i progetti e ha continuato ad allentare le restrizioni, come le regole per l'acquisto di case. Tuttavia, stima An, se il ritmo di stabilizzazione dovesse risultare più lento del previsto, nel 2024 potrebbe rappresentare un vento contrario significativo. L'altro rischio è rappresentato dalle Presidenziali Usa. È possibile che gli Usa adottino un approccio più pragmatico nei confronti della più grande economia asiatica per conquistare voti negli Stati in bilico, ma anche l’appuntamento elettorale Usa potrebbe impattare sul sentiment degli investitori nei confronti della Cina se i toni dei candidati si faranno più aggressivi.
Atteso il rimbalzo del comparto online
In Cina, la strategia di Mirae Asset Global Investments privilegia un approccio bottom-up, puntando su opportunità specifiche piuttosto che sul mercato più ampio. Le attese per l'indice cinese sono moderate a causa della situazione del settore bancario che deve essere affrontata e di alcune questioni macro che devono essere risolte. Tuttavia, gli esperti sono ottimisti nei confronti di alcune società cinesi che stanno vivendo cicli di aggiornamento degli utili e che attualmente scambiano a valutazioni storicamente basse. Un esempio è rappresentato dal comparto online che, dopo un significativo de-rating dovuto alle restrizioni normative e alle politiche Zero-Covid, presenta un valore emergente. Queste società continuano a registrare una crescita robusta, beneficiando – per esempio - delle nuove tendenze dettate dall'intelligenza artificiale, dei servizi cloud, dei giochi online.
Sotto i riflettori anche India e Indonesia
Le previsioni rimangono positive per l'India e l'Indonesia, che beneficiano di un ciclo virtuoso alimentato da una nuova domanda di investimenti. Entrambe potrebbero beneficiare di un'eventuale destabilizzazione dei mercati cinesi. Per l'India è attesa una moderazione della crescita, ma anche fondamentali solidi come la domanda dei consumatori, investimenti infrastrutturali governativi e industriali e la stabilità dell'inflazione. Le vicine elezioni, sia in India sia in Indonesia, sembrano rischi limitati sul breve, con la previsione di una vittoria del Bharatiya Janata Party in India e la continuità della politica del Presidente Jokowi in Indonesia. Infine, An è positiva per alcuni settori tecnologici in Corea e Taiwan, con la prospettiva di beneficiare dalla ripresa della domanda high tech di consumo e dagli investimenti nell'IA negli Usa, con potenziale per una revisione al rialzo degli utili.