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Olimpiadi Milano-Cortina 2026: un evento che genera business
C'è una stretta correlazione tra Olimpiadi, finanza ed economia, con ricadute a livello locale e nazionale. Gli investimenti elevati alimentano l’attività di moltissimi settori produttivi che, a cascata, generano nuovi posti di lavoro e quindi rianimano la fiducia delle persone.
Le Olimpiadi, la finanza e l’economia hanno una strettissima correlazione, sia a livello locale sia nell’intero Paese che le ospita. Gli investimenti che richiede un evento del genere sono così elevati che alimentano l’attività di moltissimi settori produttivi che, a cascata, generano nuovi posti di lavoro e quindi rianimano la fiducia delle persone.
Tra i comparti più interessati ci sono immobiliare, commercio, ristorazione, trasporti. L’appuntamento del 2026 di Milano-Cortina con i Giochi olimpici invernali ha questa ‘responsabilità’ ma, secondo gli esperti, l’organizzazione ha già sulla sua strada alcuni esempi positivi da ricalcare: i giochi (invernali) che si sono disputati lo scorso anno nella Repubblica di Corea e, prima ancora, a Londra (nel 2012). Se ne è parlato in un meeting organizzato dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Bocconi: l’impatto sarà significativo
L’incontro è stato l’occasione per parlare di come le Olimpiadi possano rivelarsi un grande moltiplicatore di business, con importanti ricadute materiali e immateriali. Per quanto riguarda le opportunità e le attese delle imprese, secondo Marco Percoco dell’Università Bocconi, “l’impatto dei Giochi sarà significativo: parliamo di 3 miliardi di euro di produzione aggiuntiva, di 1,2 miliardi di valore aggiunto - che è ciò che rimarrà davvero sul nostro territorio - e di 32mila posti di lavoro. Quindi sarà un impatto significativo per una spesa, tutto sommato, modesta”. Cifre dunque positive, anche leggermente meno ‘euforiche’ rispetto a quelle con cui il precedente Governo aveva salutato l’assegnazione dei Giochi al nostro Paese: almeno 20mila nuovi posti di lavoro e 5 miliardi di valore aggiunto.
La Sapienza: picco crescita cumulata 2,3 miliardi entro il 2028
Le Olimpiadi Milano-Cortina, anche secondo l’Università La Sapienza di Roma, daranno comunque un rilevante contributo a tutta l’economia nazionale: sono stimati, infatti, incrementi del Pil - tra il 2020 e il 2028 - nella fascia 81-93 milioni di euro annui. In particolare, la crescita cumulata del Pil dovrebbe raggiungere un picco di 2,3 miliardi entro il 2028. Aspetto non da poco conto, tenuto conto che la spesa per organizzare l’evento è relativamente contenuta e tutte le uscite pubbliche saranno compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività ‘indotte’ nel periodo che va dal 2020 al 2028. Per la preparazione all’evento, infatti, sono previsti complessivamente investimenti per circa 346 milioni di euro destinati alla costruzione di villaggi olimpici, sale convegni e per la realizzazione di impianti sportivi o per l’ammodernamento di quelli esistenti.
14 miliardi il business dei quattro Comuni interessati dall’evento
Durante il convegno, la Camera di Commercio ha fornito una fotografia di quello che sarà il quadro degli investimenti legati alle Olimpiadi: nei Comuni di Milano, Cortina, Bormio e Livigno il business dei settori più direttamente coinvolti sarà di 14 miliardi, di cui 7,7 miliardi nel commercio, 2 miliardi nell’alloggio, 2 miliardi nella ristorazione, un miliardo nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, quasi 600 milioni nell’intrattenimento, 500 milioni nello sport. È quanto emerge da un’analisi dei dati sui ricavi delle vendite, disponibili a tutto quest’anno. Sono oltre 20mila le imprese - al secondo trimestre 2019 - e crescono del 2% in un anno e del 10% in cinque anni con circa 150mila addetti: oltre metà tra shopping e ristorazione (14 mila, +9% in cinque anni), 2mila nei trasporti (+1%), mille nello sport (+18%) e oltre mille nell’intrattenimento (+5% in cinque anni).