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Risparmio: consulenti, raccolta al top degli ultimi 15 mesi
Marzo record per le reti dei consulenti: la raccolta netta è ammontata a 5,9 miliardi, il top degli ultimi 15 mesi. Torna a crescere il numero dei clienti, a 4,77 milioni. Le preferenze degli investitori sono andate ai fondi azionari e flessibili, a fronte di un netto calo della liquidità.
La buona intonazione dei mercati vista nei primi mesi dell’anno e la ricerca da parte dei risparmiatori di strade alternative in grado di promettere margini migliori rispetto agli investimenti ‘fai da te’ hanno permesso alla rete dei consulenti finanziari abilitati alla raccolta fuori sede di chiudere marzo con risultati brillanti. Da un lato la raccolta è la più alta degli ultimi 15 mesi e, dall’altro, i clienti che si sono rivolti ai consulenti per la gestione dei loro risparmi sono cresciuti rispetto a febbraio di 18.690 unità (+0,39%) a oltre 4,77 milioni (che si confrontano con i 4,83 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno).
Raccolta netta a 5,9 miliardi, +33% mensile
Nel dettaglio, i volumi netti complessivi sono ammontati a 5,9 miliardi, +32,9% mensile e +24,2% annuo. Consistente, secondo i dati Assoreti, il flusso di risorse verso gli strumenti finanziari amministrati, con un deciso coinvolgimento dei titoli di debito. È positivo anche il bilancio dei fondi comuni di investimento e delle gestioni individuali, mentre il saldo delle movimentazioni è negativo per i prodotti assicurativi e per la liquidità su conti correnti e depositi. Nel complesso, nel comparto amministrato confluiscono circa 6,4 miliardi di euro, mentre dai prodotti del risparmio gestito escono risorse nette per 468 milioni di euro.
La solidità delle reti
Il risultato di marzo, ha sottolineato Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione, conferma la solidità di un’industria col superamento per volumi dello storico di raccolta dell’ultimo anno. Lasciano presagire un ulteriore sviluppo la dinamica e le strategie adottate dai risparmiatori, che hanno portato – ha detto Tofanelli - al forte calo della liquidità detenuta in portafoglio. Per quanto riguarda il risparmio gestito, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento è pari in volumi netti mensili a 308 milioni, tra flussi netti in Oicr aperti di diritto estero (363 milioni) e uscite dai fondi italiani (57 milioni).
Sotto i riflettori le gestioni patrimoniali mobiliari
In auge i fondi azionari e i flessibili, sui quali vengono dirette rispettivamente risorse nette per 217 e 222 milioni. Positiva è la raccolta sui bond (94 milioni), mentre si conferma negativa sui bilanciati (-228 milioni). Positivo per 249 milioni è anche il saldo delle gestioni patrimoniali individuali, con un maggiore peso dell’investimento in GPM (201 milioni). Per il terzo mese consecutivo il comparto assicurativo accusa la prevalenza delle uscite per 1,1 miliardi realizzate tra prodotti vita tradizionali (-903 milioni) e polizze multiramo (-308 milioni), mentre i premi netti sulle unit linked sono positivi per 131 milioni.
Crolla la liquidità nei conti correnti e di deposito
La raccolta netta sui prodotti previdenziali è di 54 milioni. A marzo il contributo delle reti al sistema Oicr aperti si conferma positivo per 191 milioni (contro un valore di sistema negativo per 642 milioni). L’apporto delle reti da gennaio sale a 2 miliardi, rispetto a un dato complessivo dell’industria fondi negativo per 1,6 miliardi. Nel risparmio amministrato a marzo la raccolta netta è positiva per tutte le tipologie di strumenti. L’attenzione si consolida sui titoli di stato, tra collocamento del Btp Italia sul primario (1,2 miliardi) e attività sul secondario (3,1 miliardi), e si confermano i forti flussi consistenti sui bond corporate (1,6 miliardi). Il saldo dei movimenti realizzati sui titoli azionari è positivo per 755 milioni, come quelli degli exchange traded product (140 milioni) e dei certificate (334 milioni). Le uscite nette da conti correnti e depositi si attestano a 1,7 miliardi di euro.