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Sanità: opportunità d’investimento con l’avvento della tecnologia
Nonostante la corsa che c’è stata nella sanità a seguito del Covid19, gli analisti ritengono che per molti sottosettori ci sia ancora margine di crescita. Tre driver da seguire per capire le potenzialità: invecchiamento della popolazione, efficienza del sistema e lo sviluppo tecnologico.
L’emergenza sanitaria scaturita dal coronavirus ha accentuato in questi mesi l’importanza che riveste la nostra salute, a tal punto che gli investitori hanno iniziato a chiedersi come questo impatterà sull’economia e, soprattutto, sui loro portafogli. Il mondo, in pratica, ha preso atto che si è messo in moto un driver destinato a modificare molti aspetti della nostra vita quotidiana. Al di là della questione Covid-19, commenta John Bowler, gestore del fondo Schroder ISF Healthcare Innovation, i temi che guideranno i mercati restano gli stessi: da un lato la crescente domanda di servizi sanitari, dato che le persone tendono a vivere più a lungo e, dall’altro, i Governi cercano una maggiore efficienza perché i conti pubblici sono sotto la crescente pressione del debito.
La rivoluzione in atto per la scienza e la tecnologia
Il mondo della sanità ha appena dato il via ad una rivoluzione: sia rispetto alla conoscenza scientifica sia per quanto riguarda l’applicazione delle nuove tecnologie. Oggi, in particolare, le innovazioni sul fronte della biologia delle patologie e delle nuove modalità terapeutiche stanno già guidando un’ingente ondata di nuovi medicinali che rappresentano una svolta significativa nella cura dei pazienti. Altrettanto interessante, aggiunge l’esperto, è anche l’uso della tecnologia nell'informazione, che rende l’assistenza sanitaria più efficiente e migliora la qualità. In questo contesto vale la pena ricordare che la pandemia ha accelerato l’adozione della telemedicina e dei servizi digitali.
I progressi tecnologici sono destinati dunque ad influenzare il settore, cominciando dalle nuove scoperte nella biologia delle patologie che hanno innescato lo sviluppo di farmaci innovativi, la relativa diagnostica, i nuovi device terapeutici (che stanno impattando su svariate malattie complesse, come la mitigazione degli effetti devastanti degli ictus). La sanità digitale sta già rendendo l’assistenza più efficiente e contribuisce a risultati migliori per i pazienti. Sebbene questi cambiamenti siano in atto da tempo, solo oggi però iniziamo a vederne gli effetti in modo più chiaro. Infatti, secondo Bowler, ciò guiderà gli utili di aziende all’avanguardia e questo è visibile nel numero di nuovi medicinali in aree come terapia genica e oncologia che stanno per essere commercializzati.
C’è ancora potenziale di crescita
I sottosettori più impattati dal Covid (come ospedali, strutture e prodotti sanitari di consumo – per esempio l’area degli apparecchi acustici) stanno vedendo una ripresa in termini di volume di pazienti/procedure, che sta contribuendo a guidare la performance delle società che vi operano. L’esperto si aspetta che questa tendenza continuerà anche l’anno prossimo. La rapida ascesa nella produzione di vaccini per il Covid-19 e la crescente presa di coscienza che le vaccinazioni continueranno implica che c’è ancora potenziale di crescita per le aziende coinvolte nella catena di approvvigionamento. Sebbene alcuni sottosettori come biotecnologie e tecnologia sanitaria abbiano performato bene, in Schorders continuano a trovare opportunità sul medio periodo.
Il lockdown ha acceso i riflettori su telemedicina e digitale
Il momento vede un flusso costante di nuove ed eccitanti aziende biotecnologiche che stanno nascendo in diverse aree geografiche. Queste società, secondo Bowler, dovrebbero beneficiare del raggiungimento di nuove frontiere sul lato dei test clinici o potrebbero diventare target di acquisizione per aziende più grandi che hanno bisogno di nuovi prodotti. Un occhio di riguardo anche a cosa è scaturito dal lockdown, che ha acceso i riflettori sul valore della telemedicina e dei servizi sanitari digitali. Sono stati sviluppati nuovi strumenti per gestire meglio malattie croniche (tipo il diabete), utilizzando un monitoraggio da remoto e prodotti di intelligenza artificiale per la sanità: è un trend in parte nuovo e quindi ha margine di crescita sul lungo periodo.
I tre driver da seguire per capire i margini di crescita
Secondo il gestore sono tre le forze che hanno il potenziale per rendere il settore sanitario un’area di crescita sostenibile. Il primo è la demografia: l’invecchiamento della popolazione in tutto il mondo sta portando a una maggiore domanda di servizi sanitari. Il secondo è l’efficienza: il peso sui bilanci pubblici e sulle assicurazioni sanitarie aziendali sta spingendo per un cambio. Per esempio, negli USA il 30-40% della spesa sanitaria è considerato perso, il che rappresenta un’enorme opportunità per migliorare l’efficienza. Il terzo fattore è la tecnologia: l’emergere di nuove tecnologie dirompenti, sia sul fronte dei farmaci che dei dati, sta portando alla nascita di nuovi approcci per gestire le malattie, portando a cure più efficaci con costi più efficienti.