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Agenzia Entrate: due nuovi regimi IVA per l’ecommerce
L’Agenzia delle Entrate ha presentato due nuovi regimi IVA per le imprese attive nell’ecommerce transfrontaliero. I vantaggi sono diversi, tra gli altri le società potranno disporre di una sola partita IVA, la possibilità di dichiararla nel nostro Paese tramite un’unica dichiarazione elettronica.
Le società italiane e straniere che commerciano prodotti nell’Unione Europea a consumatori finali (o assimilati) via web (tramite piattaforme proprie o di terzi) dal primo di luglio devono fare i conti con nuove regole di tassazione, più semplici e dirette. Lo rende noto l’Agenzia delle Entrate, che ha presentato due nuovi regimi che regolano l’applicazione dell’IVA: IOSS (Import One Stop Shop) e OSS (One Stop Shop). Con l’inizio del mese, infatti, il regime semplificato di identificazione IVA dello sportello unico (MOSS) si è ampliato per includere anche le vendite a distanza e le prestazioni di servizi rese a consumatori finali dell’Ue.
Il trattamento dell’IVA unificato nell’Ue
Il nuovo regime IVA IOSS sarà applicato sulle vendite a consumatori finali di beni importati da Paesi terzi, in spedizioni di valore non superiore a 150 euro, mentre il sistema OSS interesserà le vendite a distanza di beni spediti da uno Stato membro e a destinazione di consumatori finali di altro Stato membro dell’Ue e per le prestazioni di servizi rese a consumatori finali assoggettate all’IVA nello Stato membro di consumo. Con questo provvedimento viene definito l’ultimo tassello del nuovo sistema Ue digitale e centralizzato di assolvimento dell’IVA, per le operazioni di commercio elettronico e di vendita a distanza.
Un’email per inviare contributi e dubbi
Contestualmente l’Agenzia delle Entrate ha individuato gli uffici e le attività collegate ai due nuovi regimi speciali IVA, IOSS e OSS, essenziali per l’assolvimento degli obblighi di dichiarazione e versamento dell’imposta dovuta. Agli utenti che avessero dubbi, l’Ente, considerata la rilevanza della novità e anche l’utilità di acquisire il punto di vista degli operatori, ha messo a disposizione un’e-mail (dc.gci.internazionale@agenziaentrate.it) dove avranno la possibilità (entro il prossimo 12 luglio) di inviare contributi. Resta ferma la possibilità di inviare quesiti alla casella e-mail ossitaly@agenziaentrate.it, che sostituisce dal primo luglio la casella mossitaly@agenziaentrate.it.
Cosa sono i regimi IOSS e OSS
Ma cosa sono esattamente i due nuovi regimi? Questi, pur restando opzionali per i soggetti passivi, introducono un sistema europeo di assolvimento degli obblighi di dichiarazione e versamento dell’IVA centralizzato e digitale che, di fatto, amplia il campo di applicazione del MOSS (Mini One Stop Shop) alle vendite a distanza e alle prestazioni di servizi rese a consumatori finali, superandone, al contempo, alcune criticità. In questo modo viene completato il cosiddetto ‘pacchetto e-commerce’, un insieme di disposizioni che prevedono un sistema europeo di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale, che ricomprende (oltre ai servizi elettronici, telecomunicazione e teleradio-diffusione già rientranti nel MOSS) le cessioni a distanza intracomunitarie di beni, le vendite a distanza di merci importate da territori terzi o Paesi terzi, le cessioni domestiche di beni facilitate da piattaforme e le forniture di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti all’interno della Ue o da soggetti passivi stabiliti all’interno dell’Unione ma non nello Stato membro di consumo.
Quali sono i vantaggi per le imprese
Per le imprese che vendono beni e forniscono servizi in tutta l’Unione europea – tramite interfacce elettroniche - si tratta di un’importante semplificazione del regime fiscale. In particolare, secondo la spiegazione dell’Agenzia delle Entrate, potranno beneficiare del fatto che disporranno della sola partita IVA italiana, per tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi ammissibili a favore di acquirenti situati in tutti gli altri 26 Stati membri. Tra gli altri vantaggi anche la possibilità di dichiarare l’IVA nel nostro Paese tramite un’unica dichiarazione elettronica ed effettuare un unico pagamento dell’IVA dovuta su tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi. Le imprese, infine, potranno interfacciarsi con la sola Agenzia delle Entrate italiana, anche se le vendite avvengono in tutta la Ue.