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Schroders: investire nelle infrastrutture pro ambiente
La lotta al cambiamento climatico apre nuove opportunità per gli investitori, soprattutto in alcuni settori tra cui progetti di energia rinnovabile, trasporti a basse emissioni, device per usare l’energia in modo efficiente e strutture di trasporto pubblico con meno impronta di carbonio.
La pandemia ha evidenziato disuguaglianze e fragilità nell’economia globale e ci vorrà molto tempo prima che la congiuntura torni sui livelli pre-crisi. Nella fase di ripresa, stimano gli analisti, abbiamo la possibilità di renderla più resiliente, sostenibile ed equa. Jerome Neyroud, head of Investments and infrastructure debt di Schroders, ritiene che gli investimenti infrastrutturali siano essenziali nella lotta al cambiamento climatico, in diverse aree:
1) l’investimento (e lo sviluppo) di progetti di energia rinnovabile
2) trasporti a basse emissioni, come stazioni di ricarica per veicoli elettrici
3) device per misurare e usare l’energia in modo più efficiente
4) strutture di trasporto pubblico, che riducono l'impronta di carbonio individuale
Costruire in modo sostenibile
Anche senza il catalizzatore della pandemia, la crescente popolazione mondiale ha bisogno di maggiori infrastrutture: le risorse in diminuzione e l’aumento dell'effetto serra implicano infatti che l’unica strada possibile sia di costruirle in modo sostenibile. A livello globale, secondo uno studio di McKinsey Global Institute precedente al coronavirus, ogni anno vengono investiti 2.500 miliardi di dollari in infrastrutture. Si tratta di una cifra enorme, ma il report stima che siano necessari una media di 3.300 miliardi di dollari l’anno per supportare i tassi di crescita attesi. Sono poche, secondo Neyroud, le asset class posizionate meglio di quella delle infrastrutture per facilitare una ripresa economica in modo responsabile e sostenibile.
La storia di rendimenti stabili per le infrastrutture
Supportare per esempio le economie investendo nei settori dei trasporti, dell’energia e dell’ambiente, può portare a un contesto più sostenibile e nel mercato europeo le opportunità non mancano. Naturalmente, dal punto di vista degli investitori, la sostenibilità deve corrispondere anche a una performance finanziaria, anche se spesso non è più l’unica motivazione. Le infrastrutture, grazie a una storia di rendimenti stabili sia nel debito che nell’azionario, permettono agli investitori di adottare un approccio coscienzioso, offrendo al contempo rendimenti stabili. E in questo contesto i progetti e le aziende infrastrutturali sono essenziali per la crescita e la prosperità delle economie, creando posti di lavoro e fornendo servizi fondamentali alle comunità.
La sensibilità del Governi è globale
Per raggiungere l’obiettivo di limitare l’aumento delle temperature globali entro i 2 gradi, come concordato negli Accordi di Parigi, secondo gli esperti sarà necessario ridurre le emissioni del 33% entro il 2030. Finalmente, dopo un decennio di sostegno incoerente e spesso discontinuo, la sensibilità del panorama politico mondiale sta migliorando. Governi e autorità locali hanno fissato target chiari per incoraggiare l’adozione di tecnologie pulite. Alcuni esempi: la Germania ha fissato l'obiettivo di eliminare gradualmente tutta l'energia a carbone entro il 2038. Il Regno Unito si è impegnato nel raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050, e la Spagna mira a produrre tutta l'elettricità da fonti rinnovabili entro il 2050.