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Settimana bianca: un salasso quella a cavallo del Capodanno
Sebbene i prezzi siano aumentati in media del 14 per cento, le variazioni tra le località sciistiche non sono omogenee. Alcune località hanno visto aumenti significativi, come il 43 per cento a Champoluc, mentre altre, come Cortina d’Ampezzo e Madonna di Campiglio, hanno registrato piccoli cali.
Gli italiani per lo shopping natalizio di quest’anno hanno previsto di spendere più dello scorso anno, con uscite medie per 490 euro, circa 50 in più. Nel Paese c’è sì un forte desiderio di risparmiare ma, secondo una ricerca di Altroconsumo, il 40% degli intervistati ha messo in conto di spendere più del previsto e, molti di loro, ammesso che lo shopping in questo periodo sia fonte di stress. Ma non per chi, invece, ha deciso di regalarsi una settimana bianca a Capodanno che, nonostante i diffusi spiragli di crisi che si avvertono, si confermerebbe essere un vero salasso per gli amanti dello sci. Quest’anno si preannunciano infatti rincari del costo totale per una media del 14% tendenziale.
Nelle località top la spesa per una coppia è sui 3.125 euro
Per la settimana (28 dicembre-4 gennaio), il budget per una coppia che soggiorna in una delle 9 località sciistiche (tra cui Bormio, Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina) analizzate si aggira sui 3.125 euro. Questo importo include non solo i costi di viaggio e lo skipass (5 giorni), ma anche il pernottamento in hotel a tre stelle o b&b. Tra le località più economiche c’è Tarvisio, con una spesa di 1.724 euro e Pila (2.218 euro). Le mete più costose sono invece Livigno, con un budget di 4.233 euro e Cortina d’Ampezzo, che supera i 4.400 euro. Madonna di Campiglio, pur rimanendo sopra i 3mila euro, si colloca comunque sotto i 4.000, mentre Bormio e Courmayeur risultano più accessibili, con costi sotto i 3mila euro.
Variazioni di prezzo non omogenee: +43% a Champoluc
Nonostante l'aumento medio dei costi per la settimana bianca di Capodanno sia pari al 14%, le variazioni tra le diverse località non sono omogenee. In alcuni casi i prezzi sono addirittura scesi. Un esempio è Cortina d’Ampezzo che segna un -4%, sebbene rimanga comunque la meta più cara. Un altro piccolo calo c’è a Madonna di Campiglio (-3%). Per contro, alcune località hanno visto aumenti significativi, con Champoluc che spicca per un'impennata del 43% (a 3.190 euro). A ruota seguono Vigo di Fassa (+30%) e Courmayeur (+17). Invece, alcune destinazioni come Bormio (+9%) e Tarvisio (+8%) hanno visto aumenti più contenuti, inferiori alla media, risultando relativamente più accessibili rispetto ad altre mete.
Settimana bianca a Carnevale invece che a Capodanno
Scegliere la settimana bianca durante il Carnevale, invece che a Capodanno, può rappresentare una scelta molto vantaggiosa per chi desidera risparmiare. Nonostante si tratti comunque di un periodo di alta stagione, i costi risultano mediamente più bassi, con un risparmio che può arrivare fino al 40%. Il budget medio per un soggiorno è infatti di circa 1.880 euro, contro i 3.125 euro richiesti per la settimana di Capodanno. Livigno emerge come la località dove si può risparmiare di più, con una riduzione media che supera il 50%: si passerebbe dai 4.233 euro chiesti per il Capodanno ai 2.026 euro per il Carnevale (differenza del 109%). Tuttavia, il risparmio è meno consistente in località già meno costose. Un esempio su tutti è Tarvisio, dove la spesa scende di soli 329 euro (da 1.724 euro a 1.395 euro). Inoltre, rispetto alla precedente stagione, la settimana bianca di Carnevale 2025 ha visto aumenti meno marcati (+5%) di quella di Capodanno (+14%).
Il significativo rincaro dello skipass
Un altro aspetto da considerare sono i costi per l’accesso agli impianti di risalita e alle piste. Quest’anno, il prezzo medio dello skipass giornaliero per adulto in alta stagione è aumentato del 4,1% e il costo del biglietto settimanale (5 giorni) del 3,8%. Questi aumenti si sommano a quelli ben più consistenti registrati nella passata stagione invernale, quando il prezzo dello skipass giornaliero e di quello settimanale era aumentato rispettivamente del 7,4% e del 9,3%. Il risultato è che, per una famiglia di tre adulti, solo per gli skipass, la spesa quotidiana può facilmente raggiungere i 186 euro, arrivando a 250 euro nelle località sciistiche più costose. Questo rincaro può rappresentare una voce importante nel bilancio delle vacanze invernali delle famiglie.