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Tredicesime: in crescita lo shopping natalizio nelle province lombarde
Durante il periodo natalizio e con la tredicesima, i cittadini di Milano, Monza, Brianza e Lodi, spenderanno oltre 3,44 miliardi di euro, il 6,7 per cento in più rispetto a un anno fa. Miglioreranno soprattutto le spese per i beni, mentre ancora in sofferenza le voci viaggi, vacanze e cene.
La voglia di spendere è tornata vivace tra i cittadini delle province lombarde di Milano, Monza, Brianza e Lodi e, in coincidenza con le festività natalizie, è certo che aumenterà ulteriormente. Tuttavia, secondo gli esperti, questa loro predisposizione allo shopping dovrebbe rimanere ancora distante dai livelli precedenti alla crisi per alcuni settori portanti dell'attività economica dell'area (come il turismo in generale, la ristorazione, il settore degli spettacoli, i concerti e le manifestazioni). È quanto emerge da una ricerca di Confcommercio Milano sulle possibili direzioni che prenderanno le tredicesime lombarde.
+6,4% annuo le spese per i consumi
Quest'anno, grazie alla tredicesima, a Milano, Monza, Brianza e Lodi si spenderanno per i consumi oltre 3,44 miliardi di euro, in crescita del 6,7% su base tendenziale (+5,4% al netto dell'inflazione), ma ancora in calo del 10% se questa cifra si confronta con il 2019 (ultimo anno al netto della pandemia). Nella destinazione delle risorse è sempre elevato (13,9%) il livello di risparmio dei lombardi: anche se è sceso rispetto al 2020 (15,8%) è ampiamente superiore rispetto a due anni fa (8,3%). Su questo atteggiamento, secondo l'Ufficio Studi di Confcommercio, incide presumibilmente la prudenza per l'attuale andamento dell'emergenza Covid-19.
I settori ancora in ritardo
La crescita dei consumi di quest'anno rispetto al 2020, nonostante i timori legati alla pandemia non completamente rimossi, è sostenuta anche dalla dinamica dei redditi riferiti ai pensionati, in aumento in entrambi gli anni (2021 e 2020). Secondo lo studio migliorano comunque i consumi, anche rispetto al 2019, per quanto riguarda la spesa di beni (1 miliardo e 238 milioni di euro, +15,1%), mentre è atteso ancora forte il calo, in raffronto al 2019, nei settori dei viaggi e vacanze (-41,3%), cene e pranzi fuori casa legati alle festività (-20,2%), spese per spettacoli, concerti, manifestazioni sportive (-37,3%) in generale.
Gli spunti di high tech, abbigliamento e prodotti per la casa
Nel dettaglio, l'effetto Natale sulla spesa per i prodotti si concentra in particolare sul segmento tecnologico (smartphone, tablet, computer ecc.), con 119 milioni di euro, +24,5% rispetto al 2019; abbigliamento e calzature (327 milioni, + 22,3%); nel macro-segmento che comprende mobili, casalinghi, libri, fiori e piante, utensileria e ferramenta, prodotti farmaceutici (311 milioni, +17,7%); negli articoli ottici e fotografici (9 milioni, +16,5%), nei giocattoli e articoli sportivi (55 milioni, +9,5%), negli elettrodomestici e televisori (102 milioni, +8,9%). I regali/consumi nell'alimentare si aggirano sui 241 milioni, +6,3%.
Barbieri, mai più lockdown e chiusure
La fotografia che emerge dalle stime segnala una certa ripresa nell'acquisto di beni e nella propensione generale alla spesa con le risorse della tredicesima. Tuttavia, secondo Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, l'analisi rivela anche la difficoltà di comparti duramente colpiti dalla pandemia, in particolare il turismo, nel ritrovare i livelli di fatturato pre-Covid. La strada da percorrere, ha aggiunto, è ancora lunga e occorre grande attenzione e responsabilità nel rispetto delle regole. Per questo le imprese non possono più permettersi nuovi lockdown e chiusure.