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Etp, ancora un mese positivo per l'industria
L'industria globale degli Etp nel mese di marzo ha registrato flussi netti in entrata pari a 64,8 miliardi di dollari, spingendo la raccolta nel primo trimestre del 2017 a 189,1 miliardi di dollari e segnando tre nuovi record: record nei flussi mensili (la crescita organica annualizzata dell'industria ha accelerato in marzo al 22%, contro il 13% dell'intero 2016), record di raccolta trimestrale (i flussi del primo quarto hanno superato il precedente primato di 137,8 miliardi stabilito nell'ultimo trimestre del 2014), e record nel ritmo di crescita da inizio anno (da gennaio a marzo 2017 i flussi sono cresciuti di due volte e mezza rispetto allo stesso periodo del 2016).
E' quanto emerge dai dati contenuti nel report mensile "Etp Landscape" sull'andamento del mercato degli exchange-traded product redatto da BlackRock.
Nel terzo mese dell'anno le migliorate aspettative sulla crescita hanno spinto la raccolta dei prodotti sull'azionario statunitense e degli altri mercati sviluppati, i flussi verso i comparti azionario e obbligazionario dei mercati emergenti hanno beneficiato del calo del dollaro americano, sceso ai minimi degli ultimi quattro mesi, mentre i flussi nel reddito fisso sono rimasti resilienti nonostante la Fed, come peraltro largamente atteso, abbia alzato i tassi di interesse Usa di un quarto di punto.
Scendendo nel dettaglio, l'azionario statunitense ha raccolto flussi netti per 26,7 miliardi di dollari, con una predilezione degli investitori per i fondi sulle grandi capitalizzazioni. A differenza dei mesi scorsi, si sono registrati deflussi dai settori ciclici, compresi i servizi al consumo e gli industriali, che hanno visto rispettivamente un calo di 0,8 e 0,6 miliardi di dollari.
Nel mese si è anche assistito a una rotazione verso i fondi growth, che hanno registrato afflussi netti pari a 2,4 miliardi di dollari, mentre i fondi value hanno raccolto 1,6 miliardi di dollari.
Anche i fondi azionari dei paesi sviluppati fuori dagli Stati Uniti hanno visto flussi consistenti, guidati dall'azionario giapponese che ha raccolto 4,7 miliardi di dollari dietro la spinta degli acquisti effettuati dalla Bank of Japan.
I mercati si sono mossi anche sulla scorta degli sviluppi politici in Europa, con un buon rialzo delle Borse a seguito della vittoria del partito di governo e la sconfitta del partito populista nelle recenti elezioni tenutesi in Olanda poche settimane fa. I fondi sull'azionario EAFE (Europa, Australasia e Estremo Oriente) hanno ricevuto afflussi per 5,5 miliardi di dollari, mentre i fondi sull'azionario pan-europeo hanno raccolto 4,1 miliardi di dollari.
Le esposizioni allargate all'azionario emergente e al debito emergente hanno segnato buoni dati di raccolta, rispettivamente 5,5 e 2,1 miliardi di dollari, grazie all'indebolimento del dollaro Usa sulle aspettative che la Fed, dopo il rialzo dei tassi di metà marzo, adotti una linea politica meno aggressiva nei prossimi mesi.
Nonostante il ritocco dei tassi americani, i flussi nel reddito fisso hanno continuato a mantenersi robusti anche nel mese di marzo, con una raccolta pari a 12,4 miliardi di dollari. All'interno dell'asset class i fondi sui bond corporate investment grade hanno attratto i maggiori afflussi, con 4,5 miliardi di dollari di investimenti netti, mentre di converso i fondi sui bond corporate high yield hanno visto deflussi per 1,4 miliardi di dollari, principalmente a causa del recente calo dei prezzi del petrolio.