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It, sarà ancora protagonista
Abbiamo visto in un precedente articolo che chi ha investito nell’information technology (It) nel corso dell’ultimo decennio ha portato a casa guadagni super, nettamente superiori a quelli dei già fortunati investitori nell’S&P 500, con una forte accelerazione nel corso degli ultimi tre anni. La presenza dell’It è sempre più pervasiva e non si limita solo al mondo dei computer e di internet, ma si estende anche all’industria tradizionale.
A questo punto appare logica una domanda, però: questo trend proseguirà? Sarà possibile continuare a considerare l’ hi-tech una gallina dalle uova d’oro?
Innanzitutto va fatta una premessa: il mondo tecnologico più avanzato ha livelli di innovazione velocissimi ed è una continua lotta tra le diverse aziende a esaudire esigenze sempre più complesse e sempre più avanzate, per cui è altamente probabile che le società che hanno contrassegnato un’epoca molto difficilmente manterranno la leadership o quanto meno non la manterranno con la stessa forza che hanno avuto finora. Sarà quindi assolutamente indispensabile un attentissimo stock picking.
I calcoli sugli andamenti degli indici sono basati sulle capitalizzazioni attuali e pertanto guardano indietro, ai vincitori di ieri. I benchmark difficilmente possono predire i dominatori di domani e le probabilità che le imprese che oggi detengono le maggiori quote di mercato riescano a trasformare il proprio business per rispondere alle necessità del futuro sono considerate basse. Anche perché il mondo It sta vedendo trasformazioni non da poco.
E secondo diversi analisti alcuni temi dovrebbero essere particolarmente privilegiati negli anni futuri: molti infatti stanno aumentando l’esposizione alle aziende di semiconduttori e ai produttori di macchinari per produrli. Le dinamiche di questa industria appaiono oggi maggiormente razionali, con un'elevata crescita generata dai progressi tecnologici in aree al di fuori dei personal computer. Questo approccio pone in posizione privilegiata di fronte a temi quali l'intelligenza artificiale, i veicoli autonomi e l'Internet delle cose, oltre che alla crescita esponenziale di dati che queste tecnologie implicano.
Molti investimenti anche sull'e-commerce, che oggi rappresenta la maniera migliore per esporsi all'ascesa dei consumi degli emergenti. Se nel 2016 nei principali otto emerging market per popolazione il giro d’affari del commercio elettronico è stato pari a circa un trilione di dollari, generato per il 90% dalla Cina, questo valore nel 2025 dovrebbe arrivare a circa 2,5 trilioni.
Ma il futuro riserva altre interessanti opportunità. La block chain, per esempio, potrebbe trasformare il ciclo di vita della negoziazione e portare trasparenza, tracciabilità e fiducia. L’analitica predittiva poi evidenzia le tendenze nei bisogni dei clienti e guida il processo decisionale futuro, mentre il 49% delle società d’investimento prevede di utilizzare l’intelligenza artificiale entro cinque anni. I sistemi di tracking in tempo reale aiutano gli asset manager a rispondere velocemente al cambiamento delle condizioni di mercato e infine i software Id basati su elementi biometrici rendono più sicura l’identificazione dei clienti. Si tratta di campi in cui già oggi vengono investiti complessivamente centinaia di milioni di dollari e dove si stanno muovendo con forza vecchi e nuovi protagonisti.
In pratica non sarà facile individuare le aree che si affermeranno nel futuro, ma sicuramente chi sarà capace di fare le scelte giuste continuerà a ricavare utili di grande portata.