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Tendenze e sorprese del mercato degli Etf
Globalmente, i flussi verso i fondi passivi hanno di nuovo superato quelli registrati verso i fondi attivi. Il 2017 è stato comunque ancora un anno positivo per la gestione attiva, in particolare in Europa, dove i flussi hanno segnato nuovi record.
Ripercorriamo i trend seguiti dall’industria mondiale degli Etf seguendo i dati pubblicati nell’ultimo report curato dal team di Lyxor.
Quali sono state le principali sorprese?
I flussi sull’azionario europeo sono aumentati, ma meno di quanto si pensasse
Come previsto, i flussi verso l’azionario europeo hanno registrato una forte ripresa, passando da €7mld di deflussi nel 2016 a €23mld di afflussi nel 2017. Eppure questo dato è ancora il 39% al di sotto dei massimi del 2015, nonostante la maggior parte degli altri mercati azionari raggiunga nuovi record. Gli afflussi su indici con esposizione ampia sono stati inferiori di €11mld rispetto al record del 2015, mentre i flussi su indici azionari di singoli Paesi sono diminuiti di €6mld. La mancanza di fiducia nella solidità della ripresa e le incertezze politiche (Germania, Italia, Brexit) sono state in parte responsabili.
Gli ETF globali raggiungono i massimi livelli per le esposizioni mercati sviluppati & mercati emergenti
La ri-sincronizzazione della crescita globale e l’elevata valutazione del mercato azionario statunitense hanno innescato significativi afflussi verso gli ETF globali. Nel complesso, gli ETF sugli indici MSCI Developed World e MSCI All Country hanno beneficiato di €15mld di afflussi contro i €9mld del 2016.
Il debito dei mercati emergenti rappresenta circa un terzo del totale degli afflussi nel comparto reddito fisso
Gli afflussi verso l’obbligazionario mercati emergenti hanno raggiunto un nuovo massimo nel 2017, toccando gli €8mld (quasi il doppio rispetto al 2016). Si tratta di quasi un terzo di tutti i flussi obbligazionari, dato che gli investitori hanno preso un extra-rischio al fine di ottenere un rendimento maggiore, visto l’orientamento generalmente rialzista della Fed. La marcata decelerazione nel Q4 è stato forse un segno di quello che avverrà.
High Yield in retromarcia
Dopo il record raggiunto nel 2015, i flussi verso gli ETF High Yield sono scesi a meno di €1mld nel 2017. In questo segmento di mercato un rapporto rischio/rendimento meno interessante e i timori di problemi di liquidità hanno pesato sul sentiment.
Forte appetito per gli ETF legati all’inflazione
I flussi sono scesi al di sotto del livello massimo del 2016, pari a €3mld, ma gli ETF legati all’inflazione sono stati ancora richiesti. I €2mld di afflussi hanno rispecchiato ciò che abbiamo visto nel 2015. Con la ripresa dell’economia mondiale e il trend favorevole della reflazione, gli investitori stanno proteggendo la loro esposizione attraverso gli ETF legati all’inflazione o i breakeven.
Quali sono state le principali tendenze?
Gli ETF obbligazionari a breve termine hanno trionfato ancora
Con l’avvicinarsi alla fine del Quantitative Easing e con il rialzo generalizzato dei tassi apparentemente più probabile, gli investitori hanno iniziato a cercare strategie alternative di copertura del portafoglio obbligazionario. In questo contesto, gli ETF obbligazionari a breve termine hanno riscosso successo, data la loro ridotta sensibilità ai tassi di interesse. Il 2017 è stato (ancora una volta) un anno record in termini di nuova raccolta per questa asset class, che ha raggiunto i €7mld.
Trend positivo per gli ETF tematici, settoriali e Smart Beta
Globalmente, la crescita dei flussi verso ETF tematici, settoriali e Smart Beta è stata molto significativa. I €17mld di nuovi asset raccolti nel 2017 sono in netto aumento rispetto agli 11 registrati nel 2016. La ponderazione o la selezione delle azioni sulla base di dati microeconomici attraggono sempre più interesse da parte di investitori alla ricerca di diversificazione e di modalità diverse per ottenere di più nell’attuale scenario caratterizzato da bassi rendimenti. Ci aspettiamo ancora che questo segmento sarà uno dei principali motori di crescita del mercato degli ETF in futuro.
I flussi verso gli ETF dedicati agli investimenti socialmente responsabili hanno iniziato a decollare
I flussi degli ETF in questo settore sono cresciuti in modo significativo, raggiungendo quasi €3mld rispetto al €1mld registrato nel 2016, dato in linea con il crescente interesse degli investitori per gli investimenti sostenibili. Questi investimenti rappresentano ancora solo una piccola parte del mercato europeo degli ETF in termini di asset (1%), ma i loro flussi hanno rappresentato il 3% del totale dei flussi netti, a riprova del dinamismo di questa tipologia di investimenti.
I flussi verso gli ETF con copertura dal rischio di cambio crescono rapidamente
Con una volatilità molto bassa, il contributo della volatilità valutaria rispetto al contributo della volatilità dei rendimenti in valute locali sta crescendo in modo significativo. Ciò alimenta la domanda di ETF con copertura del rischio valutario, tanto che gli AuM sono cresciuti del 70% nel 2017, fino a raggiungere €35mld. I flussi in entrata sono stati pari al doppio di quelli del 2016 (€11mld), alimentati principalmente dalla domanda di copertura USD/EUR e JPY/EUR, e dagli asset rischiosi (azionario e obbligazionario alla ricerca di rendimento).