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Banche europee: solide e ben posizionate per il 2026

Tra le banche europee il costo del rischio cala, la qualità del credito è buona e i livelli di capitale crescono nonostante dividendi e buyback. La redditività è paragonabile ai livelli pre-2008, ma con un sistema molto più solido e meno rischioso. L’outlook è favorevole, soprattutto sugli AT1.

29/12/2025
una mano tiene uno smartphone dal quale escono nomi di attività bancarie
Analisi sul mercato bancario europeo

L’orizzonte per le banche europee è sereno: si avvicinano al nuovo anno con basi molto solide e sulla scia di un 2025 molto positivo per il settore, con risultati robusti e fondamentali in crescita. È quanto emerge dall’analisi di RBC BlueBay, che fa i conti alle Borse europee: l’anno si chiude con un rialzo del 16%, mentre molte strategie di investimento focalizzate sui finanziari hanno registrato guadagni fino al 10%, dopo un 2024 già molto forte. Nel quarto trimestre la maggior parte delle banche ha pubblicato risultati in linea con le attese - e spesso migliori. I profitti operativi pre-accantonamenti hanno superato stime del 4%, segnando il ventisettesimo trimestre consecutivo in cui il settore supera le aspettative, che conferma la solidità strutturale del comparto.

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Settore bancario: margini solidi e attività in crescita

Il margine d’interesse netto, ovvero il cuore della redditività del settore bancario, resta robusto – come rileva Marc Stacey, senior portfolio manager e investment grade di RBC BlueBay. In particolare, come esempio, le banche britanniche hanno beneficiato delle coperture sui tassi d’interesse adottate negli ultimi anni. Altro aspetto positivo sono le buone notizie che arrivano anche dal mondo delle commissioni e dell’attività di mercato, che continuano a mostrare numeri positivi. Senza contare che i vari management descrivono pipeline operative ‘in salute’ in vista del 2026, segnale che la dinamica commerciale rimane solida. In sostanza, la qualità degli attivi in capo agli istituti risulta stabile, supportata dal loro capitale che viaggia sui massimi.

Qualità del credito: il costo del rischio è sceso, il capitale è cresciuto

Nonostante alcune difficoltà isolate negli Stati Uniti, in Europa non si osservano segnali di peggioramento della qualità del credito. Da questa parte dell’oceano, per altro, il costo del rischio è addirittura sceso nel trimestre, mentre i livelli di capitale delle banche sono cresciuti e – come accennato – restano vicini ai massimi storici, pur in presenza di dividendi e buyback più elevati. Secondo il gestore, la redditività delle banche europee nel 2025 – circa 370 miliardi prima degli accantonamenti – è addirittura in linea con i livelli pre-crisi del 2008, ma con un settore oggi molto più solido e meno rischioso. Le banche si basano soprattutto su margine d’interesse, brokerage e gestione del risparmio, attività relativamente stabili e prevedibili.

Banche: verso un quarto trimestre ancora forte

Gli analisti hanno ritoccato al rialzo le stime per il quarto trimestre e non rilevano segnali di rallentamento. Anche perché crescono i prestiti, i depositi restano solidi e il volume delle operazioni si mantiene alto. La combinazione di elementi potrebbe portare molte banche a superare gli obiettivi annuali: è possibile quindi che anticipino alcune spese o aumentino gli accantonamenti in vista del 2026, rafforzando ulteriormente la stabilità del settore. In RBC BlueBay confermano di credere molto nel comparto, tanto che stanno aumentando l’esposizione agli AT1 CoCos, tra gli strumenti più redditizi nella struttura del capitale bancario. Stacey sottolinea che, anche se gli spread si sono ridotti, il valore relativo del settore europeo rimane molto interessante.

Il settore bancario potrebbe continuare a pagare rendimenti elevati

In particolare, secondo il gestore, con un rendimento to worst (nel caso peggiore) intorno al 7%, un contesto macroeconomico favorevole (curve dei tassi più ripide e crescita positiva) e fondamentali bancari solidi, il settore potrebbe continuare a offrire nel 2026 rendimenti elevati e ben remunerati rispetto al rischio. In altre parole, Stacey ritiene che gli AT1 siano ancora sotto-prezzati dal mercato e rappresentino una delle opportunità più interessanti all’interno dell’universo del credito. Per gli investitori alla ricerca di rendimento, il 2026 potrebbe essere quindi un anno particolarmente favorevole per guardare alle banche europee, forti di fondamentali solidi, capitale abbondante e una redditività in continua crescita.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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