L’industria e l’economia scommettono sul futuro e, con loro, cercano di giocare in anticipo anche gli investitori. In questo contesto i mercati affrontano tre grandi mutamenti: l'intelligenza artificiale (IA), le incretine artificiali (GLP-1) e un mondo differente da quello visto nell'ultimo decennio. La parola che accomuna questi cambiamenti è ‘innovazione’ e, per questo, l’attenzione degli investitori sta convergendo soprattutto su healthcare, IA e industria: tre settori che hanno un enorme potenziale, anche alla luce dei massicci investimenti che stanno richiamando. In questi tre comparti, afferma Nabil Hanano, associate portfolio manager, global growth equities di T. Rowe Price, ci sono dieci titoli che spiccano in modo particolare.

L’innovazione che anticipa il futuro

L’IA rappresenta la novità più significativa dal punto di vista dei fondamentali, grazie a un portafoglio di titoli che, secondo il gestore, possono comprendere tutto lo spettro dell'economia, dai semiconduttori ai software. Le incretine artificiali stanno dando vita a un nuovo mercato sostanziale nel comparto ‘obesità’, che dovrebbe assorbire una quota delle spese mediche. Da ultimo, sono sotto gli occhi di tutti prove sufficienti secondo cui la pandemia ha cambiato il mondo,portandolo su una strada diversa, caratterizzata da tassi d’interesse più alti, da un’inflazione più elevata e da una maggiore instabilità geopolitica. Il Covid-19, in particolare, ha cambiato sostanzialmente l’atteggiamento dei consumatori e il modo d’investire adottato dalle imprese.

Torna l’appeal per gli industriali

Nell'ultimo anno T. Rowe Price ha sottopesato gli industriali. Di recente ha invece individuato una serie di opportunità in società di elevata qualità in grado di adattarsi al quadro di miglioramento dei ricavi. Tra queste Old Dominion Freight Line (trasporto merci a carico parziale), Canadian Pacific Kansas City (ferrovie), Keyence (automazione) e Amphenol (leader nei connettori, con circa il 20% dei ricavi esposti ai centri di elaborazione dei dati). Ci troviamo in un momento interessante per i titoli industriali, in quanto una serie di dinamiche secolari, come l'elettrificazione e l'automazione, coincidono con un assetto ciclico favorevole, che storicamente ha rappresentato un interessante contesto per avere il settore in portafoglio.

La nuova tecnologia è energivora

Sul fronte economico c’è ottimismo sulla ripresa, con i dati che hanno iniziato a normalizzarsi dopo il Covid. In linea si è mossa anche la Cina. L'indice ISM manifatturiero ha segnato il ciclo negativo più lungo in oltre 20 anni, ma i nuovi ordini dicono che è in atto una svolta. Rilevante l'effetto dell'IA sull'industria, con un aumento della domanda di impianti elettrici e centri di dati. La crescente richiesta di energia riflette la costruzione di centri di dati, influenzando il portafoglio concentrato sull'elettrificazione e l'automazione. Ecco un esempio che sottolinea l’importanza del comparto elettrico: ogni chip NVIDIA H100 consuma energia quanto una famiglia media in un giorno. Il centro di elaborazione dei dati medio dotato di GPU consuma 5-10 volte tanto e richiede una quantità simile per il raffreddamento.

IA e farmaci per l’obesità

Approcciarsi nel modo giusto all’IA e ai farmaci per l’obesità oggi sembra l'unico elemento che conta sul mercato. Ciò che potrebbe sorprendere è che, secondo Hanano, l’IA e le incretine artificiali dal punto di vista economico sono in realtà piuttosto simili. Entrambi operano in una struttura monopolio/oligopolio, tutti e due vendono tutto ciò che riescono a produrre, in quanto la loro capacità produttiva è limitata, ed entrambi partecipano a mercati raggiungibili di grandi dimensioni: quello dei chip è stimato in 400 miliardi di dollari e quello dell'obesità in 200 miliardi. Tutti e due inoltre devono fare i conti con elevate barriere all'ingresso. Infatti, è molto difficile creare un nuovo chip o costruire un nuovo impianto di produzione farmaceutica.

Dov’è il potenziale in Borsa?

Anche dopo i risultati sorprendenti di NVIDIA, la valutazione di Hanano rimane favorevole sull'azienda, grazie alla sua posizione di monopolio nel settore delle GPU, perché (anche se può sembrare di essere vicina al picco della crescita) la maggior parte delle aziende che impiegano l'IA sta registrando un’accelerazione ed è probabile che il tema IA rimarrà solido anche nel prossimo anno. Anche altre società nel campo dell'IA come Taiwan Semiconductor Manufacturing, ASML Holding, Advanced Micro Devices, Microsoft e Amazon evidenziano una dinamica promettente. Nel farmaceutico c’è potenziale nell'adozione del GLP-1 contro l'obesità, con aziende come Eli Lilly, Novo Nordisk e Shionogi che cercano di aumentare la capacità produttiva per soddisfare la domanda crescente.