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Mercati: BlueBay, attenzione alle false albe
I mercati, dopo un primo semestre tumultuoso, hanno iniziato luglio in modo relativamente costruttivo, grazie a dati economici incoraggianti e al fatto che le speranze su vaccini e cure sanitarie per il Covid sembra stiano azzerando i timori relativi alla crescente diffusione della pandemia.
I mercati finanziari, dopo un primo semestre tumultuoso, hanno iniziato luglio “in modo relativamente costruttivo”, grazie a dati economici incoraggianti (perché complessivamente meno peggiori del previsto) e al fatto che le speranze su vaccini e cure sanitarie per il Covid-19 “sembra stiano azzerando i timori relativi alla crescente diffusione” della pandemia. È quanto stima Mark Dowding, CIO di BlueBay, rilevando che le piazze europee hanno nel frattempo trovato anche il vento a favore “del compromesso raggiunto in Germania in relazione alla Corte Costituzionale (che aveva messo in discussione il programma di acquisti della BCE) e delle crescenti speranze di raggiungere un accordo sul recovery fund nelle prossime settimane” tra i vari partner Ue.
Persiste l’incertezza sullo sfondo
Più in generale sembra che, vista l’assenza di cattive notizie, i mercati siano propensi – almeno per ora - a lasciarsi alle spalle i timori di contagio per il coronavirus. Tuttavia, guardando alla seconda parte dell’anno, l’esperto afferma di essere colpito soprattutto dal persistente senso di incertezza che resta sullo sfondo. “Si può dire con tranquillità – spiega Dowding - che negli ultimi sei mesi abbiamo tutti attraversato un periodo senza precedenti nelle nostre vite, che difficilmente avremmo potuto immaginarci, a parte per qualche film apocalittico di Hollywood”. Nessuno avrebbe potuto prevedere gli eventi e, per questo, ammette “è comprensibile che la fiducia nella capacità di fare previsioni accurate per il futuro non immediato possa diminuire”.
Sulle previsioni la variabile ‘coronavirus’
La difficoltà degli analisti dipende anche dal fatto che oggi si è inserita una variabile ‘sconosciuta’: “molte proiezioni sembrano infatti dipendere dalla traiettoria del virus nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, oltre che dalla capacità delle politiche, dei cambiamenti comportamentali e delle scoperte mediche di contenerne la diffusione”. Se la seconda ondata di contagi dovesse rivelarsi contenuta e ci fossero progressi nella ricerca del vaccino, secondo l’analista “sarebbe possibile immaginarsi uno scenario in cui la ripresa economica verrebbe supportata dalle politiche fiscali e monetarie espansive”.
Scenario positivo
In questa ipotesi, l’abbondanza di liquidità sommata all’ottimismo economico potrebbe portare a un’ulteriore inflazione dei prezzi degli asset, con gli investitori che si spostano da posizioni dettate dalla ‘paura’ a quelle stimolate dall’‘avidità’ e le Banche centrali disposte a tollerare un certo livello di esuberanza dei mercati, sapendo che l’inflazione resta moderata e che le condizioni accomodanti sono necessarie per compensare la brusca contrazione economica registrata nei mesi del lockdown. Questo scenario potrebbe rivelarsi, allo stesso tempo, troppo ottimista.
Scenario negativo
Non si può infatti escludere un nuovo picco dell’emergenza sanitaria, così come c’è la possibilità che la scoperta del vaccino non sia proprio dietro l’angolo; “in questo caso i recenti miglioramenti economici potrebbero rappresentare una falsa alba, trasformando le speranze di una ripresa a ‘V’ in una ripresa a ‘W’ o anche a ‘L’”. Lo scenario, a quel punto, richiederebbe ulteriori misure di supporto “anche se – ammette - potrebbe essere complicato riuscire a bloccare la crescita dei default corporate e sovrani e a far sì che il timore non domini i mercati”.
Accordo sul Recovery Fund entro fine luglio
L’analista di BlueBay ammette di aspettarsi “un accordo sul Recovery Fund dell’UE entro la fine del mese” e questo “potrebbe comportare una riduzione dei premi sui rischi politici, favorendo la continuazione di una sovra-performance per gli asset periferici rispetto a quelli core”. Tuttavia, continua vedere “che l’Europa meridionale sotto-performerà e sembra che l’estate sia destinata a vedere bassi livelli di turismo, con molte persone che preferiranno passare le vacanze vicini a casa”. Per questo ci sono addirittura indicazioni di alcune chiusure di bar e ristoranti. “In questo contesto – stima - una crescente disuguaglianza nelle performance economiche potrebbe portare a nuove tensioni politiche interne all’avvicinarsi del 2021, soprattutto se la disoccupazione resterà a livelli elevati”.
“Pesare le incertezze” dei mercati nelle scelte di portafoglio
Gli investitori, nelle loro scelte di portafoglio, dovrebbero pesare attentamente i livelli di incertezza che stanno esprimendo i mercati. Per questo, suggerisce Dowding, “mantenere una posizione lievemente costruttiva verso gli asset rischiosi di aree che stanno ricevendo supporto dalle politiche in atto sembra ragionevole per il momento, anche se è difficile sapere per quanto ciò durerà, e quindi assicurarsi che - a ogni posizione - sia dato il giusto peso rispetto al livello di incertezza” cruciale per la costruzione del portafoglio.