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Mercati: elezioni Usa e Pfizer portano il sereno
Scendono le tensioni sui mercati, sia quelle relative alla pandemia, grazie all’annuncio della Pfizer di un vaccino efficace, sia per la vittoria dei democratici nelle presidenziali statunitensi. Gli investitori non sembrano invece molto preoccupati delle contestazioni di Donald Trump.
L’orizzonte dei mercati è girato verso il sereno. Le elezioni presidenziali Usa, pur con il loro strascico di polemiche, hanno portato un nuovo inquilino alla Casa Bianca e dal quale sono attesi nuovi e più corposi stimoli all’economia d’Oltreoceano. Dopo pochi giorni si è affiancata – a quella del neo eletto Joe Biden - un’altra notizia positiva, che testimonia i progressi fatti dalla ricerca mondiale nel mettere a punto un vaccino anti-Covid. Entrambe hanno contribuito alla svolta: gli investitori sono tornati ad essere più ottimisti, sia per quanto riguarda la ripresa dell’economia, sia per la lotta contro la pandemia da coronavirus, finora elemento ‘principe’ d’incertezza dei mercati.
Da Biden attesa di una manovra fiscale ampia
Nonostante la suspense sullo spoglio dei voti, l’esito delle elezioni Usa si è rivelato in linea con le attese dei mercati: Joe Biden sarà il 46.mo presidente degli Stati Uniti. I mercati, pur seguendo le contestazioni di Donald Trump, non sembrano dare molto credito alla loro fondatezza. La reazione positiva delle Borse, secondo Eurizon, rivela che gli investitori mettono in conto da gennaio stimoli all’economia e questi – come segnala la frenata dei tassi governativi Usa – riguarderà una manovra fiscale sì ampia, ma non tale da comportare rischi di surriscaldamento. Un freno agli eccessi sarà sicuramente il Congresso diviso: la Camera dei Rappresentanti ai Democratici, il Senato ai Repubblicani.
Non preoccupano le contestazioni di Trump
Infatti, secondo le previsioni degli analisti, con un Congresso che deve mediare le istanze di tipo democratico e repubblicano, gli interventi saranno presumibilmente meno penalizzanti per le imprese rispetto a uno scenario, ipotizzato alla vigilia delle urne, di totale vittoria del partito di Joe Biden. Una chiave di lettura che ha fatto da propellente alle Borse, mentre i rendimenti dei Treasury hanno corretto e il dollaro, che prima delle elezioni si era rafforzato, si sta leggermente indebolendo. In sostanza, la contestazione del voto da parte di Trump crea sì incertezza, ma, come osservano gli esperti di Eurizon, non sembra generare eccessiva preoccupazione tra gli investitori.
L’efficacia del vaccino molto promettente
Il successo dei democratici, se vogliamo, è stato però eclissato dall’annuncio della statunitense Pfizer di avere pronto un vaccino (sviluppato in collaborazione con la tedesca BioNTech) per la prevenzione del Covid-19. Johanna Kyrklund, CIO e Global Head of Multi-Asset Investment di Schroders, non si abbandona però a facili entusiami. Resta da vedere, spiega, se la scoperta è davvero efficace, anche se i risultati sembrano molto positivi. Il nuovo vaccino, secondo l’azienda, ha un’efficacia superiore al 90% nella prevenzione del virus. Per dare un’idea, il vaccino contro il morbillo, ampiamente usato, ha un’efficacia del 97%, mentre la vaccinazione contro l’influenza stagionale tra il 40% e il 60%.
Le Borse accelerano
La prospettiva di un possibile ritorno alla normalità ha comprensibilmente reso gli investitori euforici, spingendo in forte rialzo i mercati azionari di tutto il mondo. L’onda di denaro affluita sulle Borse si è diretta soprattutto sulle società che sono state particolarmente colpite dalle varie misure restrittive per il contenimento della pandemia (come compagnie aeree, tempo libero e ospitalità) che hanno visto un notevole rimbalzo. In controtendenza i titoli governativi (con rendimenti in salita) e l’oro, ovvero i due strumenti che negli ultimi mesi sono stati visti come il porto più sicuro. Bene invece il petrolio, nella prospettata ripresa dell’economia mondiale.
Iniziata un’importante rotazione
L’esperta di Schroders ritiene che siamo probabilmente all’inizio di un’importante rotazione: dai titoli ‘stay-at-home’, quelli che hanno beneficiato dei lockdown, verso le azioni più cicliche. A favorire il cambio hanno contribuito sia la notizia di Pfizer, sia i progressi medici che rendono oggi il coronavirus più facilmente gestibile: l’incertezza che ci ha afflitto per gran parte del 2020 è infatti decisamente diminuita. A livello economico, guardando ai prossimi 6-12 mesi, la notizia del vaccino messo a punto da Pfizer ha reso meno probabile - a livello mondiale - la necessità di ulteriori pacchetti di stimoli fiscali per sostenere le imprese e il calo della domanda legato a nuovi possibili lockdown.