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Mercati: i temi operativi della transizione energetica
Negli Usa c’è il decoupling tra economia ed emissioni: nel 2023 la prima è cresciuta del 2 per cento mentre le seconde sono calate dell’1,9. La Cina guida la transizione, con una rapida crescita della capacità delle rinnovabili. Timori per la dipendenza europea dalle auto elettriche cinesi.
I temi cui gli investitori stanno guardando con maggiore interesse sono due: il cambiamento climatico e la transizione energetica. Entrambi, in effetti, sono destinati ad avere un rilevante impatto non solo sulle imprese, ma anche sui singoli Paesi e sui consumatori. Irene Lauro, environmental economist di Schroders, ha individuato i possibili sviluppi chiave. Il primo riguarda il fatto che la mitigazione del clima va a beneficio dell’economia, come emerge dalla recente analisi del Network for Greening the Financial System. Con una transizione ordinata prevede che il Pil globale salirà del 7% rispetto alla situazione attuale, nonostante l'inevitabile aumento dei prezzi del carbonio e dell'energia.
L’Ue corre ai ripari per stimolare gli investimenti
A febbraio l’Ue ha raggiunto un accordo sul Net-Zero Industry Act, fondamentale per espandere le tecnologie energetiche pulite in Europa. Questo atto sostiene le tecnologie energetiche pulite semplificando le procedure di autorizzazione e favorendo i progetti strategici (incluse turbine eoliche, celle a combustibile e batterie). Inoltre, punta a migliorare le competenze della forza lavoro e promuovere le ‘valli’ per l'accelerazione del Net zero, aumentando l'attrattiva dell'Ue. L'accordo affronta le sfide delle complesse procedure di autorizzazione e stimola gli investimenti nelle tecnologie verdi, contribuendo alla competitività e alla produttività Ue e favorendo il cammino verso le zero emissioni.
Sganciare la crescita dalla dinamica delle emissioni
Nel 2023 l’economia Usa, secondo un rapporto del Rhodium Group, è cresciuta di oltre il 2%, mentre le emissioni di gas serra sono scese dell’1,9% (maggiore calo dal 2016). È fondamentale separare la crescita dalle emissioni per raggiungere gli obiettivi senza danneggiare l'economia. Tuttavia, secondo Lauro, gli USA devono ancora compiere passi importanti per raggiungere i target della Convenzione di Parigi. Le stime indicano che le emissioni devono diminuire del 6,9% l'anno tra il 2024 e il 2030 per centrare entro il 2030 l'obiettivo. Sebbene lo sviluppo delle rinnovabili abbia contribuito al calo delle emissioni, è necessaria un'espansione più rapida dell'energia pulita e questo richiede sforzi politici più sostanziali e una maggiore regolamentazione climatica.
Il mercato delle auto elettriche
Altro tema è il mercato delle auto elettriche. Negli Usa, nel 2023 sono stati venduti 1,4 milioni di veicoli elettrici (+40% annuo), ben oltre le previsioni. Queste vendite coprono il 9,2% delle vendite totali di veicoli leggeri, con un notevole incremento rispetto agli anni precedenti. Gli incentivi fiscali IRA hanno giocato un ruolo significativo in questo aumento, dimostrando il loro impatto positivo nel settore dei trasporti. Questi risultati dovrebbero rassicurare gli investitori, suggerendo che il mercato dei veicoli elettrici sta crescendo nonostante alcuni timori di rallentamento. Si segnala che la Cina rimane il più grande mercato per le auto elettriche, con vendite che superano gli 8 milioni di unità nel 2023, pari a quasi il 60% delle vendite globali.
La Cina guiderà ancora la transizione energetica
L’Agenzia internazionale per l’Energia (rapporto Renewables) stima che nel 2023 la capacità mondiale delle energie rinnovabili è cresciuta del 50%, il balzo più ampio dell’ultimo ventennio. Oggi la capacità totale è quasi a 510 GW, la metà del target concordato in sede COP28 per triplicare la capacità globale. Europa, Usa e Brasile hanno registrato aumenti storici, ma la Cina ha segnato il balzo maggiore, commissionando impianti fotovoltaici pari all'intera capacità globale del 2022. L'Aie prevede che la Cina raggiungerà l'obiettivo di 1.200 GW di energia solare fotovoltaica ed eolica già quest'anno, sei anni prima del previsto, e che la sua capacità rinnovabile crescerà del 200% nei prossimi cinque, col 60% della nuova capacità rinnovabile globale entro il 2028.
La dipendenza europea dalle auto elettriche cinesi
La Cina, dunque, continuerà a guidare la transizione, mentre sarà necessario un maggior impegno politico da parte dell'Ue e degli Usa per attrarre investimenti verso le energie verdi. Lauro segnala che la crescente concorrenza cinese potrebbe mettere a rischio i produttori nelle economie sviluppate, dove i costi sono più elevati. Infatti, nel 2023 l’export di auto elettriche cinesi è cresciuto del 37% annuo, per 13 miliardi di dollari, con l'Ue che ne ha coperto quasi il 40%. Una chiara dipendenza, per cui l’Ue ha avviato un'indagine sull’import di questi veicoli per valutare eventuali sovvenzioni illegali di Pechino alle catene di valore. Alla fine, Bruxelles potrebbe adottare dazi per proteggere i produttori locali da una sleale concorrenza.
Il rinnovo del Parlamento Ue mette a rischio gli obiettivi verdi
Tale mossa potrebbe aumentare il rischio geopolitico tra l'UE e la Cina e potrebbe essere interpretata come protezionistica dal governo cinese. Gli USA, dall'altro lato, hanno già imposto un dazio del 27,5% sulle auto cinesi per proteggersi dalla concorrenza cinese nel settore dei veicoli elettrici. Guardando al futuro prossimo, c’è in calendario il rinnovo del Parlamento europeo. Le elezioni potrebbero offrire più seggi ai partiti populisti e di destra, scenario che potrebbe rallentare le politiche climatiche.