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Paperoni nel mondo: calano nel mondo, ma in Italia sono aumentati
Nel 2018, per la prima volta dopo sette anni di continua crescita, la ricchezza globale complessiva dei super-ricchi è diminuita del 3%. Ma se i milionari sono in calo in tutto il pianeta, in Italia questa particolare categoria di persone va in controtendenza e sono in aumento.
Nel 2018, per la prima volta dopo sette anni di continua crescita, la ricchezza globale complessiva dei super-ricchi, gli High Net Worth Individual (Hnwi) è diminuita del 3%. Questo arretramento è dovuto principalmente a un crollo della ricchezza nella regione Asia-Pacifico (in particolare in Cina). Ma se i milionari sono in calo in tutto il pianeta, in Italia questa particolare categoria di persone va in controtendenza e sono in aumento i Paperoni.
È quanto emerge dal 'World Wealth Report 2019' di Capgemini, secondo cui nello scorso anno la popolazione globale degli Hnwi è diminuita a 18 milioni di unità, dello 0,3% rispetto ai 18,1 milioni del 2017 e le loro ricchezze sono calate del 3%, ovvero di 2mila miliardi di dollari, a un totale di 68,1 trilioni. È dunque la prima volta da sette anni a questa parte che la ricchezza degli Hnwi - ovvero chi ha investito almeno un milione di dollari sui mercati (escludesi la residenza principale, i beni da collezione, i beni di consumo e durevoli) – accusa un calo. Tale performance negativa riflette, secondo il rapporto, sia la flessione accusata dalle Borse (rispetto anche a una base di calcolo sfavorevole, per i forti guadagni che avevano messo a segno nel 2017), sia il rallentamento di alcune delle principali economie. Da ricordare comunque che i membri di questo particolare club vengono da una lunga stagione di raccolta più che generosa. Dal 2011 le fortune degli Hnwi sono, infatti, aumentate sensibilmente: sette anni fa erano ‘appena’ 11 milioni e il loro patrimonio complessivo era di 42 trilioni di dollari.
I super-ricchi dell’area Asia-Pacifico i più colpiti
Nel 2018 l'area dove il portafoglio dei Paperoni è stato più colpito è la regione Asia-Pacifico, cui viene ‘addebitato’ oltre mille miliardi di dollari del calo complessivo della ricchezza globale, con una riduzione del patrimonio e della popolazione degli Hnwi del 2% e del 5% rispettivamente. La Cina da sola rappresenta il 53% del decremento in quest’area e oltre il 25% di quella a livello mondiale. Ma il segno negativo ha interessato anche l’America Latina (-4%), l’Europa (-3%, pari a una perdita di 500 miliardi di dollari) e il Nord America (-1%).
Il Medio Oriente ha registrato una crescita del 4% della ricchezza degli Hnwi che sono saliti del 6% grazie alla forte crescita del Pil e delle performance dei mercati finanziari. Dalla ricerca di Capgemini emerge che nel2018 il Nord America registra 19,6 trilioni di dollari di ricchezza Hnwi, l'Europa 15,4 trilioni, l'America Latina 8,4 trilioni, ma - al primo posto come avviene ormai dal 2015 - resta l'Asia-Pacifico con 20,6 trilioni. I mercati con il maggior numero di Hnwi - Stati Uniti, Giappone, Germania e Cina - rappresentano il 61% della popolazione mondiale di questa categoria di Paperoni.
L’Italia supera l’Australia e si piazza al nono posto
Per quanto riguarda l’Italia, nonostante tutti i segnali avversi che l’hanno caratterizzata l’anno scorso, è riuscita a superare l'Australia nella graduatoria della popolazione Hnwi ed è salita al nono posto, potendo vantare 275mila Paperoni, mille in più rispetto al 2017 (l'Australia è scesa da 278mila a 266mila Paperoni). Incontrastati dominatori del 'club' rimangono gli Stati Uniti, dove gli Hnwi sono aumentati a 5,32 milioni dai 5,28 milioni dell’anno precedente, seguiti da Giappone con 3,15 milioni (da 3,16 mln), Germania (1,35 milioni da 1,36), Cina (1,18 mln da 1,25 mln), Francia (635mila da 629mila), Regno Unito (556mila da 575mila), Svizzera (384mila da 389mila), Canada (362mila da 377mila) e appunto l'Italia.
Cambio di strategia per il 2019: più liquidità e meno azioni
Lo scorso anno, comunque, sono stati i più ricchi, della già agiata categoria, a registrare le maggiori perdite. La popolazione degli ultra-Hnwi, ovvero quelli che possono vantare un patrimonio superiore a 30 milioni di dollari e sono circa 168mila al mondo (ma rappresentano il 34% delle ricchezze del settore), e' diminuita del 4% e i loro patrimoni sono scesi di circa il 6%, dati che rappresentano il 75% della diminuzione dei patrimoni a livello globale. Segno negativo anche per i milionari-intermedi (con un patrimonio compreso tra i 5 e i 30 milioni di dollari, che hanno rappresentato un calo pari al 20% del totale. Il segmento dei millionaire-next-door, ovvero ‘i milionari della porta accanto’ che hanno un patrimonio tra gli uno e i 5 milioni di dollari (sono oltre 16 milioni e rappresentano oltre il 90% della categoria), hanno contenuto la diminuzione della ricchezza allo 0,5%. Alla luce dell’esperienza negativa fatta nel 2018 i Paperoni hanno cambiato rapidamente la strategia dei loro investimenti. Il rapporto Capgemini rivela infatti che nel primo trimestre di quest’anno la liquidità ha superato l’azionario, diventando lo strumento privilegiato dagli Hnwi (pari al 28% del patrimonio). Le azioni nei loro portafogli sono scivolate al secondo posto (pari al 26% del totale, -5% dal 2017). Inoltre la volatilità dei mercati azionari ha stimolato un leggero aumento degli investimenti verso strumenti alternativi che hanno toccato il 13%, in aumento del 4% rispetto al 2017.