- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Swg: più critiche per il Recovery plan che per gestione Covid
Da una ricerca di Swg spicca il fatto che le critiche al Governo sulla gestione del Recovery plan sono superiori a quelle per come sta affrontando l’emergenza sanitaria. Per il 76 pct il bilancio del 2020 è molto negativo. La maggioranza degli italiani preferisce la conferma del Governo.
Le difficoltà che sta attraversando il Governo Conte in questa fase non vengono evidenziate soltanto dagli esponenti politici, ma sono percepite in vario modo anche dai cittadini. Le critiche sulla gestione dell’emergenza sanitaria sono sì elevate (il 54% degli italiani esprime infatti giudizi negativi contro il 42% di favorevoli), ma sono sempre inferiori rispetto a quelle espresse per il piano di rilancio (il Recovery plan basato sui fondi Ue) dell’economia del Paese (il 59% ha avuto il pollice verso contro solo il 25% di favorevoli). È quanto emerge dal Radar di Swg, ricerca condotta nella settimana tra il 4 e il 10 gennaio.
Italiani divisi sulla ripresa della scuola in presenza
Gli italiani restano divisi anche sulla questione scuola, in particolare sulla data per la ripresa in presenza, la cui opinione appare poco in sintonia con quella portata avanti dall’Esecutivo. A questo proposito, pur considerando che un terzo del campione (33%) auspica il ritorno nelle aule a fine gennaio o ai primi di febbraio, spicca il fatto che ben il 26% ritiene che la scelta migliore sia quella di spostare il ritorno a scuola solo quando l’emergenza sanitaria sarà del tutto conclusa.
La maggioranza preferisce la conferma del Governo
La ricerca di Swg ha ‘indagato’ anche su cosa si aspettano i cittadini dall’evoluzione del quadro politico. La maggioranza (27%) non caldeggia alcun cambio di Governo, ma preferisce mantenere la squadra guidata da Conte, anche se una parte rilevante (26%) auspica un rimpasto e un cambio di metodo. La spinta a un cambio di passo è particolarmente visibile nell’elettorato del PD (36%). Le pressioni di Matteo Renzi sul Presidente del Consiglio, in particolare, sono condivise nei contenuti da 1 cittadino su 4, anche se buona parte di questi (16%) non gradisce i modi in cui il leader di Italia Viva pone le questioni. Per il 31% destabilizza il Governo inutilmente.
Forte condanna all’assalto del Congresso Usa
Secondo l’84% degli italiani il ruolo di Donald Trump nei disordini avvenuti nel Congresso statunitense è stato centrale. Tant’è che una larga maggioranza (65%) approva la decisione dei maggiori social network di bloccare temporaneamente l’account del Presidente uscente (anche se un quadro non approva la censura). Gli italiani risultano quindi fortemente critici nei confronti del Presidente Usa uscente e molti (per il 50%) non ritengono che i manifestanti al Campidoglio rappresentino soltanto un gruppo isolato, ma che godano di un sostegno ampio tra gli americani e che quindi possano rappresentare un fenomeno sociale di dimensioni ampie. La condanna di questi soggetti è chiara (70%), tuttavia vi è anche un 8% che tende a giustificare il loro comportamento.
Il giudizio decisamente negativo su quello che è stato il 2020
Il 2020 si è confermato come un anno di grande discontinuità nella vita e nelle esperienze degli italiani. Se al termine della primavera il lockdown aveva restituito l’immagine di una società scossa emotivamente e stravolta nelle sue abitudini quotidiane, a fine anno le valutazioni enfatizzano ulteriormente la portata dei cambiamenti vissuti, in un bilancio complessivo percepito (per il 76%) come molto negativo. Tra tutte le esperienze quotidiane che sono state scosse dal Covid-19, spiccano i modi di stare con gli altri, di divertirsi, la mobilità, lo shopping, il lavoro, i consumi culturali. Nell’elenco, agli ultimi posti, gli italiani hanno indicato anche la fede e le scelte politiche. Per il 2021 l’obiettivo è quello di recuperare il tempo perduto, rafforzando le relazioni (59%), ma anche cercando di vivere nuove esperienze (47%) e di dare vita ai propri progetti ed aspirazione (35%).