Il cambio di guardia alla Casa Bianca, dai democratici ai repubblicani, potrebbe rappresentare un freno ai progressi fin qui compiuti nella salvaguardia ambientale, soprattutto per quanto riguarda la politica energetica. Ma non è detto che l’orizzonte sia del tutto negativo. Infatti, l'evoluzione dei costi delle rinnovabili (sempre più bassi), la crescente domanda globale di soluzioni sostenibili e la continua innovazione tecnologica sono fattori che continueranno a spingere il settore in avanti, anche in un panorama politico incerto. I possibili effetti del ritorno di Donald Trump, da sempre favorevole all’indipendenza energetica Usa tramite un maggiore ricorso al petrolio, sono stati esaminati da David Boyce, CEO, Nord America di Schroders Greencoat, mettendo a nudo l'intersezione che c’è tra politica, economia e innovazione tecnologica nel contesto della transizione energetica.

Difficile arrestare il processo green

Se da un lato l’Amministrazione repubblicana potrebbe introdurre nuove difficoltà, dall'altro la forza dei fattori strutturali e delle dinamiche globali rende difficile arrestare il processo di transizione energetica a lungo termine. A vincere sarà dunque sempre la convenienza economica. Negli ultimi 15 anni, per esempio, i costi della generazione di energia eolica e solare sono crollati grazie al progresso tecnologico e agli investimenti in R&S. Ciò ha reso queste fonti competitive. La riduzione dei costi di produzione e installazione, unita agli incentivi fiscali e alle politiche di sostegno, ha reso le rinnovabili più attraenti per le utility, facilitando l'accesso a forme di energia più economiche e pulite. Di conseguenza, secondo l’esperto, l'energia eolica e solare sono oggi opzioni praticabili non solo sul piano economico, ma anche per le politiche globali di decarbonizzazione.

Non sarà facile abrogare i sussidi verdi di Biden

Fiore all’occhiello dell’Amministrazione Biden è sicuramente l'Inflation Reduction Act (IRA), cruciale per la transizione energetica degli Usa, perché promuove le energie rinnovabili con incentivi fiscali e sussidi. Sebbene Trump abbia anticipato l’abolizione di questi sostegni, l'abrogazione unilaterale dell'IRA sarebbe complessa, poiché richiederebbe l'approvazione del Congresso. Da rilevare, infatti, che l'IRA ha avuto un impatto positivo sull'economia, creando posti di lavoro e stimolando investimenti, anche in Stati governati dai repubblicani (dove per altro sono stati creati oltre il 50% dei nuovi occupati nel settore delle rinnovabili), segnalando un ampio supporto per l'energia verde, anche in ambiti politici conservatori. Tuttavia, potrebbero esserci azioni per ostacolare la legge sul clima, come modifiche ai crediti d'imposta o il blocco dei finanziamenti pubblici per i progetti verdi. E il possibile ripristino della ‘‘sezione F’’ potrebbe indebolire l'EPA e il quadro normativo ambientale, mentre il congelamento dei fondi per la ricerca potrebbe frenare ulteriormente lo sviluppo delle rinnovabili.

Il ruolo dell’inflazione e dei sostegni esterni

Alex Monk, portfolio manager e global resource equities Schroders, individua un ulteriore elemento d’incertezza: l’inflazione. La politica annunciata da Trump presenta rischi inflativi che influenzerebbero il finanziamento dei progetti di energia sostenibile, soprattutto aumentando il costo del capitale. I progetti green, come quelli solari ed eolici, richiedono ingenti investimenti iniziali e se i tassi aumentano o le politiche fiscali diventano meno favorevoli, ciò potrebbe ridurre gli investimenti. Inoltre, il gestore rileva il rischio di un'adozione più lenta delle tecnologie verdi da parte dei consumatori, come veicoli elettrici e soluzioni per l'efficienza energetica domestica, rallentando così la transizione verso un'economia a basse emissioni. Nonostante gli ostacoli politici, Monk sottolinea comunque che la transizione è sostenuta anche da fattori esterni, come il miglioramento delle tecnologie, la crescente domanda di energia pulita e il sostegno globale: fattori che a lungo termine continueranno a favorire il settore.