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Brexit: verificare rapporti con banche e polizze d’Oltremanica

Dopo la Brexit, l’attività in Italia di assicurazioni e finanziarie del Regno Unito sarà considerata abusiva se non autorizzata. Le autorità di controllo invitano la clientela a verificare i rapporti con loro e a prendere provvedimenti in merito, trasferendo anche i contratti ad un altro operatore.

19/11/2020

La Brexit è alle porte e gli italiani che si appoggiano su una banca o hanno a che fare con una compagnia assicurativa con sede nel Regno Unito (o Gibilterra) devono fare attenzione perché i loro servizi potrebbero non essere più autorizzati a operare nel nostro Paese. Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, infatti, decade il principio del ‘mutuo riconoscimento’ tra i Paesi membri Ue degli intermediari finanziari (istituti di credito, di pagamento, di moneta elettronica) e dei gruppi assicurativi che non ne fanno parte. Dal primo gennaio, dunque, imprese d’investimento, banche e assicurazioni basate Oltremanica potranno continuare la loro attività nel nostro Paese solo previa autorizzazione rispettivamente di Consob, Banca d’Italia, Ivass.

Entro il 31/12 le imprese britanniche dovranno cessare l’attività

Sprovviste delle autorizzazioni, che permetterebbero loro di operare in Italia come imprese di Paesi terzi e non più come comunitarie, le imprese britanniche dovranno avere cessato la propria attività nel Paese o averla trasferita ad altri intermediari autorizzati entro il 31 dicembre prossimo. I tempi sono molto stretti e tutte le autorità di controllo hanno invitato la clientela a verificare se l’istituto con cui hanno rapporti sarà legittimato ad operare o, nel caso abbia intenzione di recedere dal contratto o trasferirlo ad un altro operatore autorizzato, di attivarsi tempestivamente e nel rispetto delle disposizioni contrattuali e di legge, per evitare possibili disguidi legati alla prevedibile concentrazione di richieste in prossimità della data del 31 dicembre.

I gruppi assicurativi dovranno garantire le coperture

Dal primo gennaio le imprese di assicurazione e gli intermediari assicurativi britannici non potranno più operare in Italia, salvo che non siano autorizzati dall’Ivass. In particolare, le imprese assicurative non potranno più stipulare nuovi contratti né rinnovare gli esistenti. Sono comunque tenute ad assicurare, anche dopo il primo gennaio, la corretta esecuzione dei contratti in essere, garantendo l’adempimento degli obblighi contrattuali, inclusa la gestione di sinistri, pagamenti, riscatti e recessi. Gli intermediari assicurativi dovranno cessare la distribuzione. L’Ivass ha inoltre chiesto loro di attuare le misure necessarie per mitigare l’impatto della Brexit e di informare tempestivamente gli assicurati italiani circa gli effetti sui rapporti in essere.

Banca d’Italia: abusiva l’attività non autorizzata

Il 31 dicembre 2020 scade il periodo di transizione previsto dall’Accordo sulla Brexit e di riflesso, ricorda Banca d’Italia la prestazione di servizi bancari e finanziari da parte di questi intermediari sarà da considerarsi abusiva ai sensi di legge. In mancanza di una nuova autorizzazione essi dovranno aver cessato l’attività o trasferito i contratti ad un altro intermediario autorizzato. Per evitare disagi e disservizi alla clientela Via Nazionale ha più volte sollecitato gli intermediari britannici a pianificare e avviare le attività necessarie per affrontare la Brexit in modo ordinato e a informare la clientela italiana degli effetti sui rapporti in essere. È tuttavia possibile che non tutti i clienti abbiano ricevuto queste informazioni.

La clientela deve ricevere la corretta informazione

Per questo, vista la vicinanza della scadenza del 31 dicembre, Banca d’Italia invita i clienti di questi intermediari a verificare di avere ricevuto un’informazione adeguata e completa. In caso contrario, precisa in una nota, è importante prendere al più presto contatti con l’intermediario per ottenere indicazioni sulla possibilità di proseguire o meno i rapporti in essere. I contatti degli intermediari possono essere reperiti anche sul sito dell’Autorità competente per il Regno Unito, la Financial Conduct Authority. Via Nazionale raccomanda inoltre alla clientela che intenda recedere dal contratto o trasferirlo presso un altro operatore autorizzato di attivarsi tempestivamente e nel rispetto delle disposizioni contrattuali.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

banca d'italia ivass consob brexit
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