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Casa: in Italia cresce il timore di subire furti
I furti avvengono principalmente nel pomeriggio e dicembre è il mese di maggiore incidenza. La maggior parte degli intrusi entra attraverso finestre e porte e il valore degli oggetti rubati varia tra mille e 10mila euro. Le grandi città, come Roma e Milano, registrano il maggior numero di furti.
In Italia, la sicurezza della propria casa rappresenta un aspetto fondamentale per il benessere generale, poiché incide notevolmente sulla tranquillità e qualità della vita. Il timore di subire un furto nelle nostre abitazioni è, infatti, una delle inquietudini più diffuse nel Paese ed evidenzia come la sensazione di vulnerabilità possa influenzare la routine quotidiana e lo stato d’animo dei cittadini. Così, quando qualcuno vive con la continua preoccupazione di un’intrusione nella propria privacy, secondo la terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa, realizzato da Censis-Verisure (con la collaborazione del ministero dell’Interno), la capacità di apprezzare gli spazi domestici ne risente negativamente.
La paura di rimanere soli in casa
Sentirsi sicuri nella propria dimora è diventata una priorità crescente. Secondo la ricerca, il 48% degli intervistati indica, infatti, il furto in casa come il reato che teme di più, un timore che è diventato concreto per il 24,4% della popolazione, che ha già subito un simile reato. E, a questo proposito, le ansie legate alla sicurezza si riflettono su alcuni dei comportamenti quotidiani: il 9,3% ha paura di restare a casa da solo durante il giorno, mentre il 22,2% teme di farlo di notte. Inoltre, il 38,5% degli intervistati si sente inquieto all'idea di uscire di casa lasciandola incustodita. Queste preoccupazioni, che risultano particolarmente diffuse tra le donne e i giovani, arrivano a condizionare anche le scelte abitative e le dinamiche familiari.
I furti avvengono soprattutto nel pomeriggio
L’Osservatorio ha messo in luce quali sono le condizioni ideali per un furto in una casa, che sono rappresentate dall’oscurità e dalla presenza di abitazioni vuote. Per quanto riguarda gli orari, nel 2023 ben il 30,8% dei furti denunciati si è verificato nel pomeriggio, prima delle venti. Dicembre si è rivelato il mese con il maggior numero di denunce, con 18.864 furti. Tra coloro che hanno subito un furto almeno una volta, il 68,9% riferisce che non c'era nessuno in casa al momento del reato. I malviventi sono entrati nel 52,8% dei casi tramite finestre o porte finestre e nel 44,6% attraverso porte, sia principali (33,2%) che secondarie (11,4%). Inoltre, il 41,3% delle vittime ha dichiarato che il valore degli oggetti rubati variava tra i mille e i 10mila euro.
I malviventi in azione soprattutto nelle grandi città
Ma i timori vanno anche oltre a quelli generati dai furti nelle case. Infatti, il 25,5% degli italiani teme di subire incidenti domestici, mentre il 37,7% è preoccupato di sentirsi male e di non ricevere aiuto. A questo proposito, lo scorso anno si sono registrati oltre, 2,3 milioni di incidenti domestici, di cui il 41,6% ha colpito anziani e il 62,2% donne. Non conforta nemmeno il crescente tasso di criminalità che c’è nel Paese. Nel 2023, per esempio, sono aumentate sia le rapine (1.858 casi), sia i furti nelle case, del 10,4% a 147.660, cioè 410 furti ogni giorno. La criminalità impera soprattutto nelle grandi città. In cima al ranking c’è Roma (13.463 furti nelle case, pari al 9,1% del totale), seguita da Milano (9.552, 6,5%) e Torino (5.765, 3,9%).
L’impennata dei reati a Trieste, Pesaro e L’Aquila
La classifica cambia se guardiamo il rapporto dei furti in casa rispetto ai residenti: ai primi tre posti troviamo tre provincie toscane: Pisa (48,1 furti per 10mila residenti), Firenze (43,3) e Lucca (42,7). Il ranking cambia ancora se consideriamo il trend di crescita dei furti: dal 2022 al 2023 sono aumentati a Trieste (+ 57,5%), Pesaro Urbino (+56,8%) e L’Aquila (+55,6%). La casa può diventare un luogo di crimine, con reati di genere che colpiscono soprattutto le donne, perpetrati da familiari e partner. Nel 2023, si sono registrati 25.260 casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, in aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente. Anche gli atti persecutori sono in crescita, mentre – secondo la ricerca - le violenze sessuali mostrano un leggero calo.
Le Marche le più virtuose, il Lazio in fondo alla classifica
La ricerca Censis-Verisure ha valutato la sicurezza nelle diverse regioni italiane, sia reale sia percepita, riguardo ai rischi relativi alla casa. Le Marche si sono classificate al primo posto, seguite da Sardegna e Trentino-Alto Adige. Per contro, in fondo alla classifica si trova il Lazio, la regione con la minore sicurezza domestica, preceduta da Campania e Sicilia.