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Italia: rischi moderati per la stabilità finanziaria

Le banche italiane restano solide, con buona capitalizzazione e gestione della liquidità, ma Banca d’Italia segnala possibili rischi in caso di peggioramento del contesto globale. Il report evidenzia l’aumento dei rischi cibernetici e operativi e avverte minacce da criptovalute e certificates.

12/05/2025
sede della banca d'italia
Report di Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria

Il contesto macro-finanziario italiano, pur mantenendosi stabile dallo scorso novembre, risente delle dinamiche internazionali, analogamente agli altri principali Paesi europei. In questo scenario - secondo il primo rapporto del 2025 di Banca d’Italia sulla ‘‘stabilità finanziaria’’ - elementi di vulnerabilità persistono nell'elevato debito pubblico e nella modesta crescita economica, controbilanciati da un mercato del lavoro dinamico, una bassa inflazione e anche da una posizione creditrice sull'estero. Nel complesso, secondo lo studio, i rischi per la stabilità finanziaria del nostro Paese rimangono complessivamente moderati. In Via Nazionale, comunque, monitorano attentamente le minacce che potrebbero arrivare dall’eventuale peggioramento dei rapporti commerciali globali, dalle truffe cibernetiche e dai mercati non abbastanza regolamentati, come quelli delle criptovalute.

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L'impatto delle tensioni commerciali sui settori sensibili

Nonostante la contrazione degli scambi vista in aprile, il mercato dei titoli di Stato italiani conserva condizioni complessivamente favorevoli. Per le famiglie, i rischi appaiono contenuti, grazie alla crescita della ricchezza finanziaria e alla riduzione dell'indebitamento. Tuttavia, una potenziale frenata congiunturale potrebbe incidere sulla situazione finanziaria futura. Per le imprese, soprattutto quelle operanti nei settori sensibili alle tensioni commerciali, si prospetta una possibile contrazione della redditività, già osservata durante il 2024. Sebbene i tassi e l'indebitamento siano diminuiti, si rilevano segnali di un lieve peggioramento nella capacità di rimborso dei debiti, soprattutto nel comparto delle costruzioni e, in misura minore, in quello industriale.

Il sistema bancario italiano resta solido

Il sistema bancario italiano si conferma solido, con redditività e patrimonializzazione su livelli elevati (secondo semestre 2024) e con liquidità ben gestita, anche dopo il rimborso delle operazioni TLTRO3. Pur sussistendo rischi di un deterioramento della qualità del credito, in caso di un inasprimento delle tensioni commerciali, l'elevata capitalizzazione del sistema bancario rappresenta - secondo Banca d’Italia - un elemento di robustezza superiore rispetto al passato, rafforzato dalla riserva di capitale per il rischio sistemico introdotta dalla nostra Banca Centrale.

Attenzione ai rischi cibernetici e operativi

Preoccupano invece i pericoli legati al mondo digitale, con l’attenzione di Via Nazionale che permane alta proprio verso i rischi cibernetici e operativi. Intanto, nel settore assicurativo, la ripresa della raccolta premi nel ramo vita ha migliorato la liquidità, con una redditività stabile e una patrimonializzazione elevata, come confermato dagli stress test europei. Nonostante una raccolta netta positiva nel primo trimestre per i fondi comuni italiani, il patrimonio complessivo si è ridotto a causa della volatilità dei mercati, con deflussi moderati registrati in seguito all'annuncio di nuovi dazi statunitensi ad aprile. Nel complesso, i rischi legati al settore del risparmio gestito rimangono comunque contenuti.

I pericoli nascosti di criptovalute e certificates

Il rapporto approfondisce diverse tematiche cruciali con alcuni riquadri. Il primo analizza il mercato delle criptoattività, evidenziandone caratteristiche, rischi e sviluppi normativi, a livello europeo e statunitense. Pone l’accento sul fatto che il valore delle criptovalute, dopo un picco seguito alle elezioni Usa, ha subito un notevole calo. L'andamento futuro di questo mercato e i suoi rischi dipenderanno da come evolveranno le normative che, al momento, variano molto tra le diverse economie. Il secondo riquadro si concentra sulla diffusione in Italia e nell'Eurozona dei certificates, strumenti finanziari complessi che, pur offrendo potenziali benefici in termini di diversificazione, presentano difficoltà di valutazione e possono comportare significative perdite per investitori non adeguatamente informati.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

economia italiana mercato lavoro inflazione mercato del credito
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