- SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO?
- Scopri i vantaggi del nostro servizio
Mercati privati: le opportunità tra luci e ombre
Le autorità Usa ed europee stanno intervenendo a favore di una maggiore regolamentazione dei mercati privati, cresciuti enormemente nell’ultimo decennio. Gli asset privati, sempre più all’attenzione degli investitori retail, possono essere una componente significativa dei portafogli diversificati.
Nel mondo sta prendendo piede una nuova opzione d’investimento: i mercati privati. Lo testimonia la notevole crescita registrata in poco tempo da questo settore, che era praticamente frequentato esclusivamente dalle istituzioni finanziarie. L’accesso ai mercati privati tutt’oggi non è comunque semplice: è frenato dalla poca trasparenza dei prezzi, dalla scarsa liquidità e dalla ridotta limpidezza. Insomma, sono poco regolamentati anche se qualche cosa su questo fronte si sta muovendo, sia in Europa sia negli Usa. Il tema è stato analizzato da Andrzej Skiba, head of Us fixed income di RBC BlueBay, il quale tiene a sottolineare come in questo settore - che può essere una componente importante di portafogli ben diversificati - la gestione attiva di alta qualità rimane essenziale. La sua peculiarità, spiega, è quella di offrire flussi di rendimento meno correlati agli investimenti tradizionali.
Dietro la crescita boom
È dunque un mercato che nell’ultimo decennio ha avuto un’enorme crescita, vanta un interessante potenziale ma ha anche – oltre alle luci – anche diverse ombre. Dietro a questo successo, secondo l’esperto, c’è il fatto che sia il private equity sia il credito privato possono offrire agli investitori profili di rendimento differenziati e flussi di cassa complementari alle controparti quotate. Ecco perché, negli ultimi dieci anni, i fondi privati sono triplicati, raggiungendo oltre 100mila veicoli, e gli asset sono aumentati fino a quasi 30mila miliardi di dollari di capitale investito e impegnato. Anche la base degli investitori di questi tipi di fondi si è evoluta. Gli asset privati non sono infatti più un’opzione solo per istituzioni finanziarie come fondi pensione, compagnie assicurative ed endowment. Gli investitori retail stanno iniziando ad accedere a questo mercato attraverso vari strumenti.
I tempi sono maturi per la svolta
I fondi privati hanno storicamente beneficiato del fatto di mantenere i propri investitori più a distanza rispetto ai fondi pubblici. I metodi usati per la determinazione dei prezzi dei fondi privati – per esempio - possono risultare poco trasparenti, così come l’attribuzione della performance sottostante può essere meno chiara e anche la liquidità che li caratterizza è relativamente scarsa. Per queste e altre ragioni, sottolinea ancora Skiba, l’ingresso e l’uscita dai mercati privati richiede molto tempo. Ma i tempi sono chiaramente maturi per una svolta. Poiché la base di investitori per questi asset è cambiata e le dimensioni del mercato sono aumentate, si inizia a registrare una maggiore attenzione delle Authority dal punto di vista normativo sui mercati privati.
In arrivo la regolamentazione
A questo riguardo, Skiba ricorda che alla fine di settembre la Sec (Securities and Exchange Commission) ha votato per richiedere ai fondi di private equity, venture capital e hedge fund di fornire agli investitori relazioni trimestrali dettagliate sulle loro performance e una maggiore chiarezza sulle commissioni. Questa richiesta contrasta nettamente con il prospetto trimestrale del conto capitale che gli investitori ricevono attualmente che, di fatto, non contiene alcun dettaglio sostanziale. Sulla stessa strada si stanno muovendo anche le autorità di regolamentazione europee, le quali stanno applicando e prendendo in considerazione modifiche simili alla governance dei mercati privati. Se questo è un importante passo a favore della trasparenza, rischia però di avere anche ripercussioni negative sulle potenzialità finora espresse dai mercati privati, a svantaggio degli investitori.
Componente importante per un portafoglio ben diversificato
Infatti, guardando al futuro, l’esperto di RBC BlueBay si chiede fino a che punto si spingerà il maggiore controllo normativo e fino a che punto sarà dannoso o utile per il settore. Detto questo, quando un’operazione ben nota diventa tanto affollata da indurre le autorità di regolamentazione a reagire, tutti sono generalmente propensi alla cautela. Quindi, la gestione attiva e di qualità – insiste l’esperto - si rivelerà più importante che mai. Gli asset privati infatti possono essere certamente una componente importante dei portafogli di investimento ben diversificati ma, come per ogni asset class, esiste un’allocazione target appropriata per ogni singolo investitore e per il settore, in base agli obiettivi di flusso di cassa, liquidità e rischio.