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Mercati: quanto peserà l’ascesa dei partiti nazionalisti nell’Ue
Il successo dei partiti nazionalisti potrebbe portare a un aumento dei rendimenti obbligazionari, come già osservato con l'aumento del rendimento dell'OAT decennale francese. I mercati stanno iniziando a prezzare il rischio politico derivante dalla possibile ascesa di Governi nazionalisti.
L’orizzonte politico Ue è sensibilmente mutato dopo le ultime elezioni. La maggioranza di cui era composto il precedente Parlamento non è più solida come prima. Ma non è tanto questo ad avere cambiato i ‘confini’ della politica europea e la sensibilità dei mercati finanziari, quanto la perentoria ascesa che c’è stata nei Paesi membri dei nazionalisti e delle ‘destre’ in generale. Molti dei programmi messi in cantiere da Bruxelles rischiano infatti di essere ridiscussi, se non addirittura cancellati. Tra questi c’è sicuramente la visione green che ha avuto il vecchio Parlamento in vari settori, dal patrimonio immobiliare all’energia, alla mobilità. Non solo, a questo punto mancano anche le certezze sul fronte geopolitico, alla luce di temi (incominciando dalla guerra in Ucraina) che rischiano di cambiare le relazioni internazionali.
Macron indice a sorpresa le elezioni
Per capire la portata del terremoto che c’è stato basta guardare alla Francia, dove il Presidente, Emmanuel Macron, ha indetto le elezioni immediatamente dopo avere conosciuto la deludente performance della sua coalizione alle elezioni parlamentari europee. Il brillante risultato conseguito dal Rassemblement National (RN, già Fronte Nazionale) porta alla ribalta, al Parlamento europeo, i partiti populisti nazionalisti di destra anche degli altri Paesi membri. Il RN, ha osservato Azad Zangana, senior european economist e strategist di Schroders, ha in pratica raddoppiato la quota di voti rispetto alla coalizione di Governo Besoin d'Europe, nota per le sue posizioni anti-immigrazione, nazionaliste ed euroscettiche. Così, gli effetti del risultato rischiano di far aumentare la volatilità sui mercati finanziari.
Francia, inizia a pagare il rischio politico
Questo successo potrebbe infatti comportare un aumento dei prestiti come conseguenza dei tagli fiscali e ai sussidi offerti più giovani. In effetti, come ha rivelato Zangana, i mercati hanno inizialmente reagito alla notizia delle elezioni lampo facendo salire il rendimento dell'OAT decennale di 12 punti base. Si tratta di 6 punti base in più rispetto all'aumento registrato dai Bund tedeschi, il che suggerisce che si sta già stabilendo un premio per riflettere il rischio politico. Le incertezze a questo proposito persisteranno, almeno fino a quando i vari partiti non presenteranno i rispettivi programmi e le promesse in vista delle elezioni. In mancanza di sondaggi sulle intenzioni di voto, molti usano i risultati delle elezioni Ue come un segno che la Francia potrebbe essere pronta per un Governo nazionalista di destra.
L’onda dei populisti nazionalisti a Bruxelles
Lo scenario cambia di poco se si guarda ai risultati delle elezioni europee, che mostrano che i grandi vincitori sono stati i partiti populisti nazionalisti. La Sinistra e l'Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici (S&D) - rispettivamente di sinistra e di centro-sinistra - hanno registrato una piccola perdita in termini di seggi. La più grande sconfitta, tuttavia, è stata per i Verdi e i partiti liberali (Renew), che hanno perso entrambi circa un quarto dei seggi. Secondo l’economistica lo spostamento verso Governi populisti e nazionalisti di destra avrà un impatto. In generale, secondo Zangana, c'è un desiderio molto evidente di vedere maggiori controlli e restrizioni sull'immigrazione e c'è una reale insoddisfazione sull'impatto percepito delle iniziative verdi e sul costo di tali politiche.
Come potrebbe cambiare con i nuovi equilibri nel Parlamento Ue
In sostanza, l'idea che l'Ue possa andare avanti e decarbonizzare la propria economia senza tenere conto dell'impatto sulla competitività delle proprie imprese ha danneggiato l'agenda della transizione energetica. Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) dell'Ue, un sistema di dazi sulle materie prime importate che non rispettano i limiti e i costi delle emissioni di carbonio, probabilmente - spiega l’economista - otterrà ulteriore sostegno. L'aumento dell'euroscetticismo potrebbe anche portare a un rallentamento dei progressi dei Paesi candidati all'adesione all'Ue. Il più importante è l'Ucraina, che ha avviato i negoziati a fine 2023. L'adesione può richiedere molti anni e non c’è alcuna garanzia di successo (si veda il caso della Turchia). Tuttavia, uno stallo o un arresto del processo di adesione dell'Ucraina potrebbe essere visto come una vittoria politica per la Russia.