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Raccolta: risparmio gestito a passo di carica in aprile
Nel risparmio amministrato i flussi netti sono diminuiti, pur rimanendo positivi a 792 milioni. Anche i movimenti su conti correnti e depositi con entrate per 1,3 miliardi. L’interesse si è concentrato su fondi comuni, gestioni patrimoniali individuali e prodotti assicurativi e previdenziali.
Il risparmio gestito, ovvero la consulenza degli esperti del settore del risparmio, continua ad attirare grande interesse da parte degli investitori italiani.
Il mese di aprile, secondo quanto rende noto Assoreti, l’associazione che raggruppa gli operatori abilitati alla raccolta fuori porta, si chiude con una raccolta netta realizzata dalle Reti per un totale di 4,1 miliardi di euro, con un robusto aumento (del 4,1%) rispetto a quanto realizzato nel mese precedente, ma in ritardo (del 2,3%) su base annua.
La tendenza negativa – probabilmente a causa di un quadro economico meno rassicurante - risulta più pronunciata (-19,5%) se confrontiamo quanto realizzato dall’inizio dell’anno (14,43 miliardi) rispetto ai primi quattro mesi del 2023 17,91 miliardi.
Accelerazione annua a tre cifre per raccolta sul risparmio gestito
Anche se la raccolta, nel mese considerato, è positiva su tutte le macro-famiglie di prodotto, spicca la performance registrata dal risparmio gestito.
Infatti, le risorse nette destinate su questo segmento segnano un aumento del 56,9% rispetto a marzo e raggiungono quasi i 2 miliardi di euro (1,96 miliardi), mettendo a segno un volo a tre cifre (+317,7%) rispetto all’aprile dello scorso anno.
Il crescente interesse manifestato dagli italiani per i prodotti del risparmio gestito trova conferma anche nella robusta crescita registrata dallo scorso gennaio dalla raccolta in questo settore: ben +254,5% a 3,79 miliardi. Nel frattempo, i clienti sono cresciuti ulteriormente, dello 0,3% mensile (+13.108 unità) e del 6% tendenziale (283.389 unità) a circa 5,04 milioni.
Si raffredda l’attenzione per il risparmio amministrato
Nell’ambito del risparmio amministrato, secondo la nota di Assoreti, si riscontra la contrazione dei flussi netti, comunque positivi per 792 milioni di euro, indirizzati agli strumenti finanziari. A questi si accompagnano movimentazioni su conti correnti e depositi con la prevalenza delle entrate per 1,3 miliardi di euro.
Il servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top) accoglie, nel mese di aprile, risorse nette complessive per 1,9 miliardi di euro, con un incremento del 70% nel confronto con il mese precedente.
Pertanto, le risorse nette mensili destinate ai prodotti con fee ricorrenti ammontano a 3,4 miliardi di euro, tra risparmio gestito (2 miliardi di euro) e amministrato in consulenza con fee (1,4 miliardi di euro).
Soddisfatto per la performance consolidata in aprile è Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione, secondo cui il mese si chiude con un risultato decisamente solido nel quale si evidenzia il ritrovato interesse per i prodotti del risparmio gestito.
Fondi, gestioni individuali e prodotti assicurativi/previdenziali coinvolgono, ha sottolineato, quasi la metà delle risorse nette affidate alle Reti.
Risparmio gestito, nelle strategie privilegiate le Gpf
L’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni si traduce in volumi netti mensili per 940 milioni (+89,2% mensile).
Si conferma la preferenza per gli Oicr aperti obbligazionari di diritto estero, mentre nel complesso il bilancio è negativo per i fondi azionari, bilanciati e flessibili. Il saldo dei movimenti sulle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 412 milioni di euro (+1,2%). Le scelte di investimento privilegiano le Gpf, sulle quali vengono indirizzate risorse nette per 241 milioni. Ancora in ripresa il comparto assicurativo/previdenziale, con un aumento del 76,3% a 605 milioni dei versamenti netti.
La crescita coinvolge in particolare le unit linked (251 milioni), le polizze multiramo (238 milioni) e i prodotti previdenziali (108 milioni).
Risparmio amministrato, vivace l’interesse per i titoli di Stato
Ad aprile il contributo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, tramite la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per 1,6 miliardi e compensa parzialmente i deflussi dall’intero sistema fondi (-1,3 miliardi).
L’apporto delle Reti da gennaio è quindi positivo per 3,2 miliardi e si confronta con un risultato negativo realizzato in totale dagli altri canali di distribuzione (-8,4 miliardi).
Nel risparmio amministrato, la raccolta netta sugli strumenti finanziari amministrati continua a interessare soprattutto i titoli di Stato, seppure con volumi molto inferiori rispetto al mese precedente (461 milioni). Positivo il bilancio anche sui bond corporate (155 milioni), sugli exchange traded product (210 milioni) e sui certificate (231 milioni).