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Schroders: puntare sulla sostenibilità per un income costante
La questione ambientale non scomparirà nel dopo Covid. Secondo Schroders, le imprese, per guardare al futuro, devono diventare sostenibili. In questo ambito gli investitori possono dare una mano importante, con la certezza che mettere nel portafoglio asset eco friendly non sia una scommessa.
Le imprese, per guardare al futuro, devono diventare sostenibili. In questo ambito gli investitori possono dare una mano importante, con la certezza che mettere nel portafoglio asset ‘eco-friendly’ non sia una scommessa, ma una strategia che può regalare interessanti margini di redditività. La raccolta dei capitali sul mercato può, infatti, influenzare molto le scelte di un’azienda a favore – per esempio - del riutilizzo dei materiali e degli scarti di produzione, dell’estensione della vita di un prodotto, della condivisione delle risorse, del risparmio di energia. Insomma, possono spingere un’azienda a investire maggiormente su ricerca&sviuluppo, senza per questo compromettere il capitale.
Più redditività sul lungo termine per imprese e investitori
E la redditività non sarebbe a senso unico. Anzi. Secondo Eleanor Lambert, multi-asset strategist Schroders, “non solo è possibile combinare l’approccio ‘income’ con la sostenibilità, ma riteniamo che investire in modo sostenibile possa addirittura rendere il reddito finanziario più resiliente e affidabile”. Nel mondo post-Covid, sostiene, “molte cose sono cambiate per i risparmiatori, ma le necessità di chi ricerca ‘income’ dai propri investimenti sono rimaste invariate”, ovvero “ottenere un reddito elevato, stabile e al sicuro da tagli ai dividendi o da rendimenti costantemente bassi. Siamo convinti – insiste - che l’income dovrebbe essere sostenibile in entrambi i sensi, sia a livello di orizzonte temporale, che a livello ambientale, sociale e di governance”.
Le società ‘sostenibili’ meno inclini a tagliare i dividendi
Naturalmente la pandemia da coronavirus ha significativamente cambiato il contesto in cui gli investitori stanno operando, così come sono mutati gli strumenti utilizzati. Per valutare la stabilità dei flussi di reddito futuri è necessario, afferma Lambert, “guardare al di là delle metriche strettamente finanziarie. Con la prospettiva di una riduzione dell’income in tutte le asset class, è dimostrato che un approccio sostenibile possa contribuire a mitigare questo rischio. A fine maggio il 12,5% delle società a livello globale aveva tagliato o sospeso i propri dividendi e ci aspettiamo che questo trend continui”. Per contro, ha sottolineato, “le società più attente sul fronte ESG sono state meno inclini a tagliare i dividendi, rispetto alle aziende con bassi punteggi in termini di sostenibilità”.
Obiettivi di crescita più solidi ed equilibrati
Tale divergenza, spiega ancora la strategist di Schroders, “mette in evidenza l’importanza delle pratiche sostenibili a livello aziendale. Le società sostenibili tendono ad avere politiche più conservative sul pagamento dei dividendi, a operare con minori livelli di leva finanziaria e ad avere come obiettivo una crescita più solida e di lungo termine, che sia di beneficio per tutti gli stakeholder, compresi Governi, clienti, dipendenti, ambiente e comunità”.
La questione ‘sostenibilità’ non scomparirà nel dopo-Covid
Nessuno può dire fino a quando dureranno gli effetti (emotivi e non) della pandemia da coronavirus ma, ammette Eleanor Lambert, “sappiamo che la questione della sostenibilità non scomparirà. Riteniamo che, per definizione, le società in-sostenibili difficilmente generano un ‘income’ costante e affidabile, o buoni risultati per la società nel complesso”. E anche per gli investitori più scettici riguardo alla questione ESG, “riteniamo – conclude - che, per un portafoglio ‘income’, investire in modo sostenibile sia necessario se si mira a un flusso costante di reddito”.