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Credito: settembre vivace per i prestiti al settore privato
Crescita ancora sostenuta per i finanziamenti concessi al settore privato: a settembre sono aumentati complessivamente dell’1,7 per cento e quelli alle famiglie del 3,6 per cento. Nel mese i depositi sono aumentati del 7,4 per cento, mentre i tassi sui mutui sono calati all’1,74 per cento.
Attività sempre vivace sul mercato del credito in settembre, anche se in lieve rallentamento rispetto a quanto registrato in agosto. Nel mese, secondo i dati diffusi da Banca d’Italia con il tradizionale rapporto mensile ‘Banche e moneta: serie nazionali’, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti complessivamente dell’1,7 per cento sui dodici mesi a fronte del +1,8 per cento del mese precedente. Nel dettaglio, i prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,6 per cento sui dodici mesi (+3,7% nel mese precedente) e quelli alle società non finanziarie dello 0,7% (+1,2% in agosto).
+7,4% i depositi
Il lieve colpo di freno riflette la combinazione di tre fattori: un effetto fisiologico, considerato il ritmo dei finanziamenti sostenuto nei mesi precedenti, la tipica ‘staticità’ che caratterizza in settembre famiglie e imprese in vista del varo di nuovi progetti e il ritorno dei timori (con l’approssimarsi della stagione invernale) circa la dinamica della pandemia. Nel periodo i depositi del settore privato sono cresciuti del 7,4% sui dodici mesi (+8,1%), mentre la raccolta obbligazionaria è scesa del 6,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-6,1%). Le sofferenze sono scese del 22,5% (-19,5%), variazione – precisa Palazzo Koch – che può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
Tassi sui mutui in calo all’1,74%
Brillante il momento attraversato dal mercato immobiliare, che continua a beneficiare di un quadro tassi molto conveniente. Nonostante la ritrovata dinamicità delle compravendite e l’aumento delle quotazioni degli immobili i saggi applicati sui mutui rimangono bassi: addirittura in settembre hanno di nuovo puntato al ribasso. Secondo i dati resi noti da banca d’Italia, infatti, nel mese i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni - comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) - si sono collocati all’1,74 per cento, in calo rispetto all’1,85 per cento segnato in agosto. In discesa anche quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,03% dall’8,05% nel mese precedente.
Aumentano all’1,15% i tassi alle società
Per quanto riguarda i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie, questi sono risultati pari all’1,15 per cento (1,07% in agosto), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,73 per cento, e i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,8 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,31% (invariato rispetto ad agosto).
In calo i Btp nei portafogli delle banche
Al fine di evitare informazioni di natura confidenziale (degli istituti di credito) che potrebbero emergere dalla combinazione dei dati pubblicati dalla Bce e da Banca d’Italia, non è possibile aggiornare i dati relativi ai fondi monetari. Dall’ultimo rapporto ‘Banche e Moneta’ tuttavia emerge che, in settembre, nei portafogli delle banche il peso dei Btp è sceso a 301,09 miliardi dai 306,09 miliardi di agosto, mentre quello dei Cct è aumentato a 80,36 miliardi dai 78,93 miliardi del mese precedente.